Chi è l’uomo fuoriuscito dal Sessantotto? Contemplato da un punto di vista filosofico, è l’uomo che afferma se stesso, non però come uomo ma come il “superuomo” di nietzschiana memoria.

Nonostante l’oblio a cui furono condannati dalla classe intellettuale illuministico-giacobina, gli scritti del conte de Maistre possono stare tra i classici del pensiero di tutti i tempi e meritano d’essere riportati alla luce.

Nel 1912 alcuni scienziati diedero il clamoroso annuncio della scoperta dell’“uomo di Piltdown”. Ciò che da tutti fu subito salutato come l’ultimo sigillo sulla teoria evoluzionista di Darwin, si dimostrò invece non solo un colossale sbaglio, ma un vero e proprio imbroglio...

Secondo la descrizione letteraria che ne dà Vladimir S. Solovev, l’Anticristo sarà pacifista, ecologista, ecumenista e dotto esegeta. Riscopriamo con il card. Biffi l’attualità profetica dell’ammonimento che lo Scrittore russo ha consegnato ai posteri nella sua ultima opera.

Un decreto provvidenziale colloca la Nascita di Gesù Cristo a ridosso del solstizio d’inverno. Con l’evento fisico della “rinascita” del Sole, anche l’ordine della creazione pare celebrare ed esprimere il Natale di Cristo: la nascita della vera Luce e la sua vittoria sulle tenebre.

A metà Ottocento Søren Kierkegaard, avendo subito una persecuzione giornalistica, poté scorgere nitidamente il ruolo eversivo della stampa e formulare una critica dell’opinione pubblica che a tutt’oggi non ha perso nulla della sua validità.

Nonostante la nomea di nazione cattolica, le Filippine sono oggi un paese dai molti volti e in rapido cambiamento, in cui la Fede cattolica non si può più dare per scontata. Molti i pericoli da cui guardarsi: la pluralità dell’offerta religiosa; l’evoluzione della cultura in senso edonista; la crescente confusione interna al cattolicesimo locale.

Uno degli errori più gravi della storiografia moderna è quello di fare la storia come se Dio non esistesse o come se Egli non ne fosse il vero Padrone. Una pagina della storia della Polonia – nel centenario del riacquisto dell’indipendenza – ci può premunire contro questo errore.

Se ne “Il Padrone del mondo” Benson vede e descrive con straordinario occhio profetico un mondo futuro ostile al Cristianesimo, ne “L’alba di tutto”, romanzo speculare al primo, immagina invece una società in cui Cristo e la sua Chiesa sono trionfanti.

La “carestia di miracoli” dei tempi moderni riflette la carenza di fede dell’uomo d’oggi, il quale del resto, proprio perché più consapevole delle leggi naturali, ha più responsabilità morale di fronte al miracolo.