I FIORETTI
Una “scarpata” da Pietrelcina a San Giovanni?
dal Numero 30 del 26 luglio 2015

Spesso per la questua passavo da zio Nicola La Banca, compagno d’infanzia di Padre Pio. Un giorno, trovai a casa la moglie Filomena e, quando il discorso cadde su Padre Pio, mi disse che una notte, a suo marito, facevano molto male i denti. Egli si lamentava continuamente senza riuscire a prender sonno.
Poiché alla parete della stanza avevano un quadro con la fotografia di Padre Pio, zia Filomena disse a zi’ Nicola: «Senti, Nico’, non ti agitare. Invoca il tuo amico d’infanzia Padre Pio e vedrai che starai meglio».
Quest’esortazione provocò in zio Nicola una peggiore reazione. Infatti esclamò: «Lo devo pure invocare?!». Prese da terra una scarpa e, con un’imprecazione, la scagliò contro il quadro di Padre Pio.
Passarono degli anni e i due coniugi, con altri amici, si recarono a San Giovanni Rotondo.
Zio Nicola, come tutti, si confessò da Padre Pio. Dopo l’accusa dei peccati, il Padre gli disse: «Che altro?». E zio Nicola: «Padre, non ne ho più di peccati». «Ricorda bene», tuonò Padre Pio.
«Padre, ti ho detto che non ne ho più», insistette zio Nicola.
Padre Pio, alzando ancora il tono della voce, incalzò: «Nico’, e quando mi hai menato la scarpa in faccia? Che, credevi di colpirmi da Pietrelcina a san Giovanni Rotondo?».
Il povero zio Nicola impallidì, constatando come il Padre riuscisse a sapere anche ciò che era avvenuto a distanza di chilometri, e tentò di giustificarsi: «Ma mi facevano male i denti...».
E Padre Pio: «Ti facevano male i denti e te la volevi prendere con me!...».

Fra Modestino da Pietrelcina,
Io... testimone del Padre, pp. 45-46

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