I FIORETTI
Il potere salvifico della benedizione
dal Numero 46 del 29 novembre 2020

Diverse foto ci mostrano padre Pio benedicente: benedice persone, oggetti sacri, automobili, ecc... È nota, tra le tante, la benedizione che egli diede ad una ragazza indemoniata, provocandone la reazione violenta, la vendetta diabolica, ma infine la liberazione. La ragazza era stata già sottoposta agli esorcismi di padre Placido, esorcista cappuccino a San Severo, che avevano provocato reazioni spaventose tali da spingere i frati a demandare il caso a padre Pio.

Quando la ragazza, portata a San Giovanni Rotondo, vide padre Pio, reagì con violenza, parolacce e bestemmie. Il Santo si limitò a dargli una benedizione, perché essendo esausto non ebbe in quel momento la forza di fare altro. La notte successiva, però, il demonio si vendicò per quella benedizione che lo aveva infastidito molto: padre Pio fu assalito dallo spirito maligno che con un forte colpo lo scaraventò con la faccia a terra, procurandogli un occhio nero e tumefazioni nel volto. La mattina seguente non fu in grado di celebrare la Messa, ma ancor prima che il superiore lo annunciasse, il demonio aveva già dato la notizia alle persone raccolte in chiesa, gridando per bocca dell’ossessa che il “vecchio” non sarebbe sceso per la Messa perché era stato “conciato” per bene.

Un altro gruppo di frati, intanto, aveva tentato di liberare la ragazza con degli esorcismi in comune che non ebbero, però, nessun effetto, anzi procurarono l’irrisione del demonio il quale si burlava di loro affermando che essi volevano cacciarlo “con la pancia piena”, cioè dopo aver mangiato e bevuto, anziché dopo aver pregato e fatto penitenza, secondo le parole di Gesù.

Avvertito anche di questo nuovo tentativo il Santo decise di offrire particolari preghiere e mortificazioni per ottenere la liberazione della ragazza, e appena poté riprese la celebrazione della Messa. Appena l’ossessa vide padre Pio uscire per la Messa lanciò un urlo terrificante e poi cadde a terra tramortita: era libera!, e poté assistere in pace alla Celebrazione eucaristica. La benedizione e la sola presenza del Santo erano valse a salvare quell’anima dalla possessione diabolica.

La benedizione di san Pio otteneva benefici senza numero; per questo i suoi figli spirituali ne erano avidi. Oltre alla benedizione finale della Messa il Santo benediceva folti gruppi di gente che si radunavano sotto la sua finestra e poi benediceva a profusione oggetti sacri come rosari e medagline e altri oggetti di uso ordinario.

Ma che cosa è una benedizione? Come esprime il termine stesso, la benedizione è un “dire bene”; essa può essere intesa innanzitutto come una lode, una esaltazione di Dio, sommo Bene, per tutto ciò che compie. La Sacra Scrittura ci mostra come non solo l’uomo benedice Dio e lo loda per le sue meraviglie, ma pure Dio, in diverse occasioni, benedice le sue creature comunicando loro grazia, vita e benefici, come ad esempio nella creazione dell’universo. Anche nel Vangelo troviamo che Gesù benedice i bambini, benedice il pane prima di moltiplicarlo, benedice il pane e il vino prima di consacrarli e benedice gli Apostoli prima di ascendere al Cielo.

San Tommaso afferma che «la benedizione di Dio sta a significare il conferimento dei suoi doni e la loro moltiplicazione». Essa è un sacramentale che conferisce la grazia, a seconda delle disposizioni di chi la dona e di chi la riceve, e può essere fatta da un diacono o un sacerdote. In una rivelazione a Teresa Neumann, mistica tedesca di cui è in corso il processo di beatificazione, Gesù stesso spiega la potenza della benedizione: «Quando il sacerdote benedice, io benedico [...]. Attraverso la mia benedizione ricevi la grazia di amore e di aiuto per l’anima e per il corpo. La mia santa benedizione contiene tutto l’aiuto che è necessario all’umanità.  Per mezzo di essa ti è data la forza e il desiderio di cercare il bene, di sfuggire il male, di godere della protezione che dono ai miei figli contro i poteri delle tenebre. È un grande privilegio quando ti è concesso di ricevere la benedizione. Non puoi capire quanta misericordia ti giunge per mezzo suo. Perciò mai ricevere la benedizione in modo distratto, ma con tutta la tua attenzione. [...]. Mi addolora che la benedizione della Chiesa sia tanto poco apprezzata e così raramente ricevuta [...]. Ho dato alla mia benedizione poteri senza confini; essa proviene dall’infinito amore del mio Sacro Cuore. Maggiore è lo zelo con il quale la benedizione viene data e ricevuta, maggiore è la sua efficacia».

Alla scuola di Gesù e di padre Pio, che è stato un dispensatore di benedizioni, impariamo a conoscere il potere salvifico contenuto nella benedizione del sacerdote e ricordiamo che attraverso di lui è Gesù che benedice, comunicandoci grazia, forza, luce, protezione, misericordia. Impegniamoci a chiedere più spesso la benedizione al sacerdote, a ricercarla come un “privilegio”, e a riceverla con fede e attenzione.

E chiediamo a san Pio che ci benedica ancora dal Cielo!  


di Suor M. Gabriella Iannelli,
in Il Settimanale di Padre Pio N. 46/2020

Casa Mariana Editrice
Sede Legale
Via dell'Immacolata, 4
83040 Frigento (AV)
Proprietario: Associazione CME Il Settimanale di Padre Pio. Tutti i diritti sono riservati. Credits