Il Medioevo “inventa” l’Enciclopedia
dal Numero 4 del 25 gennaio 2015
di Corrado Gnerre
La prima enciclopedia non è forse opera di d’Alambert e Diderot? Sbagliato. L’invenzione della grande opera è invece da ricondursi al tanto maltrattato Medioevo. In realtà questa non fu un’epoca oscura come si crede, ma dal suo teocentrismo sono derivati tanti buoni frutti.
Cartesio, il padre dell’ideologia
dal Numero 3 del 18 gennaio 2015
di Corrado Gnerre
Con il pensiero di Cartesio si ha una sorta di “battesimo dell’ideologia”, una fatale svolta nel pensiero occidentale che si volge ad un pericoloso soggettivismo: non è più l’oggetto a garantire l’esistenza del soggetto ma è quest’ultimo che garantisce l’esistenza del primo.
Il Cristianesimo o è vita di grazia o non lo è
dal Numero 2 del 11 gennaio 2015
di Corrado Gnerre
Nel Cristianesimo ha valore soprannaturale e reale solo ciò che vien fatto in unione con Cristo, ossia nella sua grazia, partecipando alla sua Vita divina. Ecco perché – si dice – ognuno sarà giudicato sull’amore, che è l’essenza della vita cristiana e dev’essere sostanza e non solo apparenza.
A proposito dei continui scandali nella politica
dal Numero 1 del 4 gennaio 2015
di Corrado Gnerre
Il problema della corruzione politica ha una duplice causa ed è da ingenui pensare che possa essere risolta con una più efficace “educazione civica”. La realtà è che per educare all’onestà bisogna risolvere principalmente e primariamente il problema fondamentale della natura dell’uomo e del suo destino.
La solita dimenticanza dell’Apologetica
dal Numero 49 del 14 dicembre 2014
di Corrado Gnerre
Non si deve e non si può fare a meno dell’Apologetica, che è la difesa razionale della Verità cattolica. Bisogna al contrario avvalersi di essa nella sua duplice funzione di annuncio della Verità e ferma condanna dell’errore.
Dilthey e lo storicismo tedesco
dal Numero 47 del 30 novembre 2014
di Corrado Gnerre
Lo storicismo tedesco cadde nell’errore di giudicare la storia non con criteri metastorici, ma interni ad essa. In tal modo anche la valutazione del bene e del male, in rapporto ai suoi eventi, viene relativizzata e quindi, alla fine, compromessa.
La vera bandiera sventola, ma rimane salda nella roccia
dal Numero 46 del 23 novembre 2014
di Corrado Gnerre
La lettera di Don Giovanni scritta dal fronte alla sua mamma, c’insegna in tre espressioni gli ideali più importanti per un sacerdote e per ciascun cristiano. Ideali per cui battersi e morire.
L’errore di selezionare le verità rivelate
dal Numero 44 del 9 novembre 2014
di Corrado Gnerre
Quando si ha a che fare con la Verità rivelata, non è possibile comportarsi come con le verità umane. I compromessi in materia di Fede non esistono, poiché “la Fede o si professa intera o non la si professa”.
L’immutabilità del Dogma
dal Numero 43 del 2 novembre 2014
di Corrado Gnerre
La cultura cattolica si basa sulla convinzione dell’immutabilità del fondamento dell’essere e sull’unicità e immutabilità della Verità. Anche le formule dogmatiche sono immutabili in quanto all’essenza; ciò che è possibile lungo il tempo è un maggior approfondimento di esse.
Il riduzionismo biologista delle neuroscienze
dal Numero 41 del 19 ottobre 2014
di Corrado Gnerre
Quella moderna potrebbe essere chiamata “Rivoluzione chimica”: l’uomo non sarebbe altro che i suoi meccanismi celebrali; ed anche “Rivoluzione tecnocratica”, dove l’uomo, incapace di giudicare la realtà, diviene una macchina strumentalizzabile.