Perché le Messe per i defunti si pagano?
dal Numero 42 del 13 novembre 2022
Gent.mi Padri, da poco è morta mia moglie, in modo tanto veloce quanto inaspettato. Stiamo provvedendo a far celebrare regolarmente delle Messe, così come si usa. Mi è stata molto raccomandata la Messa gregoriana, che, se ho ben capito, è una serie di 30 Messe celebrate per l’anima. Mi è stato detto che è molto potente, ma c’è da considerare anche che “costa” parecchio. Ecco, questa è una cosa che non riesco proprio a capire. Perché le Messe si pagano? È possibile che il defunto di persone che possono permettersi di sborsare tanti soldi abbia la speranza di scontare più presto il suo purgatorio, mentre i parenti defunti di povera gente sono destinati a restare in purgatorio solo perché non ci si può permettere di pagare tutti questi soldi? Io credo che le Messe per i defunti dovrebbero essere gratuite. Potreste sciogliermi questo dilemma? Ringrazio sentitamente. (Mauro)
Le Preghiere del mattino e della sera sono ancora importanti?
dal Numero 5 del 31 gennaio 2021
Mi è capitato di sentire un predicatore che esortava a non trascurare le classiche preghiere del mattino e della sera. Mi sono meravigliato perché pensavo che ormai fossero cose di altri tempi e valesse di più una preghiera spontanea fatta lungo il giorno quando se ne sente il desiderio o il bisogno, o magari una preghiera più impegnativa. Ho ricordato la mia infanzia, quando mia madre mi faceva recitare le preghierine di un piccolo libricino, ma sinceramente a dei cristiani adulti non credo che sia il caso di raccomandare ancora queste preghiere. Forse mi sbaglio? E poi, anche volendo, non saprei quando dirle perché appena suona la sveglia inizia la corsa per raggiungere il posto di lavoro (figli da portare a scuola, traffico... in genere faccio colazione già in ufficio perché prima mi manca il tempo!) [...]. (Michele C.)
Giovani youtuber si chiedono: Adamo ed Eva sono mito o realtà?
dal Numero 3 del 17 gennaio 2021
Salve, mi sono imbattuto (per caso) in una trasmissione YouTube in cui un famoso rapper e un giovane youtuber intervistano un ospite (diverso per ogni puntata). Nel video in questione era la volta di un giovane sacerdote, [...], che nello scorso tempo di lockdown è divenuto a sua volta e senza volerlo un famoso youtuber perché alcuni brevi video-catechesi che aveva messo online per i ragazzi del suo oratorio sono divenuti, come si dice, “virali” e hanno avuto oltre 100.000 visualizzazioni, facendo di lui un fenomeno dei nostri giorni. Premetto che il sacerdote mi sta simpatico (anche se a volte il suo linguaggio mi sembra inadeguato), si vede che è convinto della sua vocazione e penso possa fare del bene ai ragazzi. Sorvolo sul fatto che dalle domande del rapper e del giovane compagno trapela totale ignoranza e anche una certa irriverenza in materia religiosa. E vengo al dunque. In un passaggio dell’intervista, il sacerdote sostiene con convinzione una cosa che mi ha sorpreso, oltre ad aver sconvolto i due giovani intervistatori che lo hanno guardato con occhi sbarrati. La domanda era: «Se dovessi recensirci la Bibbia, cosa diresti?». Risposta: «La Bibbia è una grande storia. Una storia composta da tante storie: la storia mai accaduta (Adamo ed Eva, Caino e Abele, il Diluvio universale), la storia accaduta in epoche specifiche, altre storie che sono metaforiche (il racconto di Giobbe, di Giuditta) che partono da eventi che sono magari sì accaduti però interpretati da altri uomini...». Alla reazione: «In che senso Adamo ed Eva, Caino e Abele non sono mai accaduti??! Quindi sono delle allegorie?», ha risposto: «È metastoria. Secondo gli studi, i testi dei primi capitoli della Genesi corrispondono a un genere letterario particolare che si chiama “eziologia metastorica”, cioè cerca di studiare le cause di alcune cose che vivono gli uomini (l’origine del male, il rapporto tra fratelli, il rapporto con l’altro sesso...) collocandoli al di fuori della storia: “in principio”. Quand’è “in principio”? Boh, però, quello che valeva in principio vale sempre, anche oggi, quindi Adamo ed Eva si può leggere in modo molto attualizzato...».
Chiaritemi vi prego le idee... Adamo ed Eva è un racconto reale oppure è un’allegoria? [...].
Marco S.
C’è pure il mio sangue!
dal Numero 40 del 18 ottobre 2020
Sono un giovane sacerdote, devoto di san Pio sin dall’infanzia (mia nonna era una sua figlia spirituale). Dopo la mia Ordinazione ho cercato di approfondire il rapporto di padre Pio con i sacerdoti, ma non ho trovato molto. Nelle mie ricerche su internet mi sono imbattuto nella vostra rivista, che ormai ricevo e leggo con piacere e profitto da mesi! Vi ringrazio perché leggerla mi fa sentire vicino a padre Pio... Vorrei porvi una domanda: quando san Pio negava l’assoluzione (lui poteva farlo con sicurezza perché leggeva nella coscienza) non si rendeva conto del dolore, spesso atroce, che causava a quelle anime? Come poteva sopportarlo, lui che era così sensibile? [...]. (Don Roberto M.)
L’uomo sul creato, un dominio assoluto?
dal Numero 38 del 4 ottobre 2020
Salve, vorrei porre una domanda a proposito di un tema oggi di grande interesse. Se il dominio che l’uomo ha ricevuto da Dio su tutto il creato non è sottoposto a nessun limite, è un dominio assoluto. Allora, perché la manipolazione genetica e l’intervento sulla vita stessa dell’uomo non è sempre moralmente accettabile? (Edoardo F.)
Sant’Antonio e i matrimoni in crisi. Una storia vera
dal Numero 27 del 5 luglio 2020
Spett.le Redazione, ho letto con interesse l’articolo che avete pubblicato sul N. 23 intitolato: Pregare sant’Antonio di Padova... per salvare il proprio Matrimonio. Sapevo che questo Santo è invocato un po’ per tutto, ma non immaginavo che fosse “a titolo ufficiale” un potente intercessore per gli sposi. Siccome purtroppo anche il mio Matrimonio non va esente da difficoltà e sofferenze, la cosa mi ha colpito e, cercando di saperne di più su internet, mi sono imbattuta nella splendida testimonianza di questi due sposi che lo conferma in pieno! Vorrei condividerla con Voi (è tratta dal sito cantualeantonianum.com) e chissà che non vogliate pubblicarla sulla rivista. Vi ringrazio per quello che fate e vi chiedo una preghiera a sant’Antonio per me e mio marito. Io ormai lo prego ogni giorno con la bella preghiera che avete pubblicato. Un caro saluto. (Anna T.)
Un’espressione che non mi convince
dal Numero 20 del 17 maggio 2020
Spettabile Redazione, sono abbonata al Settimanale di Padre Pio e ho pensato di scrivervi per avere un parere su una questione teologica. Frequento un gruppo di catechesi per adulti e, nell’ultimo incontro, la signora che guida le riflessioni (peraltro bravissima), ha letto un documento della Chiesa sul dogma dell’Immacolata concezione che terminava affermando che “Maria è la prima redenta”. Questa frase non mi convince. Potreste chiarirmi le idee? Essendo senza peccato originale, da cosa doveva essere redenta? La suddetta signora ci ha anche detto che Giovanni Paolo II riteneva che la Madonna non si fosse addormentata ma avesse voluto morire per partecipare alla sofferenza del figlio Gesù. Anche questo concetto non l’avevo mai sentito. È vero oppure no? Ringrazio sentitamente per la vostra risposta e invio molti cordiali saluti. (Anna R.)
Se Dio possa punire i peccati già su questa terra
dal Numero 10 del 8 marzo 2020
Spett.le Redazione, scrivo in seguito ad un vivace scambio di idee con una mia collega catechista. La questione è la seguente: in situazioni incresciose di peccato può Dio intervenire nella storia dell’uomo e dare un giudizio e, allo stesso tempo, un ammonimento attraverso avvenimenti di castigo? Personalmente ho sempre creduto di sì. Senza andare a fatti recenti (Coronavirus...) o meno recenti (tsunami asiatici), faccio un esempio di un fatto che mi rimase impresso: certo ricorderete nel 2005 il tremendo disastro causato in Louisiana dall’uragano Katrina, con danni particolarmente gravi proprio in quella città di New Orleans dove alcuni giorni dopo si sarebbe dovuta tenere una grande festa scandalosa di omossessuali e dove, al tempo, erano attive ben cinque cliniche abortiste... La mia domanda è: si può mettere in relazione le cose? Per la mia amica questa sarebbe una bestemmia, ma cosa ne possiamo pensare alla luce della Fede? Grazie in anticipo. (Sabina F.)
Se il culto delle reliquie non sia idolatria
dal Numero 8 del 23 febbraio 2020
Come spiegare il culto delle reliquie da parte della Chiesa? Razionalmente parlando, trattandosi di cose materiali, non potrebbe sembrare una sorta di idolatria? (Giovanni F.)
Quando si è duri di cuore
dal Numero 47 del 1 dicembre 2019
[...] Mi è capitata tra le mani una pagina di meditazione fatta dal papa alcuni anni fa, in cui diceva che Gesù spesso parla nel vangelo della durezza del cuore, del popolo “dalla dura cervice”, mettendo in guardia anche noi cristiani da questo male. Vorrei capire meglio che cosa significa avere il cuore indurito. Significa semplicemente avere un cuore “cattivo”, dedito al peccato? Grazie. (Laura G.)