I FIORETTI
San Pio: Messa e Confessione assistito da Maria
dal Numero 27 del 17 luglio 2022

La presenza di Maria in tutta la vita sacerdotale di san Pio da Pietrelcina è stata intensa e penetrante, come abbiamo visto nell’articolo precedente; tale presenza mariana è stata particolarmente rilevante nei due principali ministeri esercitati dal Santo: la celebrazione della Messa e il sacramento della Penitenza, che hanno trovato in san Pio la massima espressione di amore a Cristo, di partecipazione al suo Sacrificio redentore, nonché di zelo e di paterna accoglienza e misericordia per le anime. 

Riguardo alla presenza di Maria Santissima durante la Messa di padre Pio è il Santo stesso a darne testimonianza nella lettera del 1° maggio 1912: «Povera mammina, quanto bene mi vuole. L’ho constatato di bel nuovo allo spuntare di questo bel mese. Con quanta cura mi ha essa accompagnato all’altare questa mattina! Mi è sembrato che ella non avesse altro a pensare se non a me solo col riempirmi di cuore tutto di santi affetti. Un fuoco misterioso sentivo dalla parte del cuore, che non ho potuto capire» (Epistolario I, p. 276). Si evince da queste righe innanzitutto il singolare dono di vedersi accompagnato all’altare dalla Vergine Maria, e si intuisce dalle espressioni del Santo che non è la prima né l’unica volta. Inoltre il Santo sottolinea la particolare cura della Mamma Celeste verso la sua anima, che ha come effetto quello di riempirgli il cuore di amore ardente per il Signore fino a sperimentare l’ardore di un fuoco consumante. 

Una figlia spirituale una volta chiese al Santo se la Madonna era presente durante la celebrazione della sua Santa Messa. Padre Pio rispose con semplicità e naturalezza: «E non vedete la Madonna sempre vicino all’altare?». In effetti, se la Madre era presente e partecipò al Sacrificio del Figlio divino sul Calvario, non può non essere presente presso ogni altare dove tale Sacrificio si perpetua. A tal riguardo san Pio disse ancora ad un figlio spirituale che la Madonna assiste a tutte le Sante Messe che si celebrano nel mondo (cf. Padre Alberto d’Apolito, Padre Pio da PietrelcinaRicordi, p. 168). 

Dalle testimonianze di padre Pellegrino Funicelli rileviamo che il Santo percepiva la presenza della Madonna anche nella Comunione eucaristica: «Quando ci avviciniamo alla mensa eucaristica – diceva il Santo – diciamo che Gesù scende nel nostro cuore. E non c’è altro posto per questo pane disceso dal cielo, perché è il pane che ci è stato preparato dalla Mamma Celeste […]. E poi che meraviglia se, quando ci siamo fatti deporre Gesù nel cuore dalla mamma, che meraviglia dico, se la Madonna ci considera suoi figli? Col deporre Gesù nel nostro cuore Lei stessa ci dà il diritto di essere suoi figli, tali e quali come Gesù». 

È la Madonna che ci prepara il Pane eucaristico! E Lei che ha plasmato Gesù nell’Incarnazione, è Lei che plasma l’Eucaristia, traendola dalla sua sostanza: Caro Christi, caro Mariae! (La carne di Cristo è la carne di Maria). L’Eucaristia è davvero «il pane che ci è stato preparato dalla Mamma Celeste». Poi è ancora la Madonna a deporlo nel nostro cuore in ogni celebrazione dell’Eucaristia; intuizioni ed esperienza mistiche di un Santo che viveva la celebrazione della Messa in stretta unione con Maria Santissima. 

Egli ci ha rivelato, attraverso le confidenze e gli insegnamenti impartiti a padre Pellegrino, che si vedeva accompagnato e assistito costantemente dalla Madonna anche nell’esercizio del suo ministero di confessore, che ha costituito il fulcro di tutta la sua grandiosa e ampia attività pastorale a favore di persone che giungevano da ogni luogo, per inginocchiarsi nel confessionale del Santo e ricevere da lui l’assoluzione. 

A colloquio con padre Pellegrino egli afferma: «Lei mi accompagna nel confessionale, per mettermi a disposizione dei fratelli e mi mostra, sempre coperte dal velo della sua pietà, le anime innumerevoli in attesa di un’assoluzione distruttrice di ogni male e creatrice di ogni bene» (Marcellino IasenzaNiro, Padre Pio parla della Madonna, p. 211). Era dunque la Vergine Maria a suscitare nel cuore del Santo il desiderio e lo zelo di mettersi a disposizione dei fratelli, per ore e ore, attraverso il sacramento della Penitenza, dandogli la chiara consapevolezza delle innumerevoli anime bisognose di un’assoluzione che distruggesse il peccato e donasse loro la vita nuova della grazia.

La Madonna accompagnava san Pio al confessionale, ma era anche Lei ad accompagnare le anime da padre Pio, come egli ancora confida: «Se non sono sicuro che i penitenti me li manda il folle amore della Madre Santissima, e mo’ li confesso!» (ivi, p. 91). Ella non solo accompagna i penitenti, ma è anche Lei a guidare, come uno strumento nelle sue mani, il carismatico confessore che scrutava le coscienze leggendovi come in un libro, che dava l’assoluzione immergendo l’anima in una indicibile gioia, oppure spesso la negava: «Se nel momento di dare l’assoluzione io non avessi dinanzi agli occhi la Madonna, seduta come soltanto una madre sa sedere in tribunale, nella poltrona di presidente di questo tribunale, io l’assoluzione non la darei mai a nessuno, e non tanto per la indegnità dei penitenti, quanto perché assolvere mi sembrerebbe un furto, un inganno».

Il Santo agiva dunque sotto l’influsso materno di Maria; dagli occhi e dallo sguardo della Madre sempre accanto a lui egli attingeva tutta la luce e quasi l’autorizzazione per dare l’assoluzione oppure per negarla; ciò svela il “mistero” delle mancate assoluzioni per molti penitenti e nello stesso tempo ci dà una idea di quanto la sua azione sacerdotale sia stata segnata dalla presenza di Maria Santissima. «Io la prego sempre – afferma ancora – di venire vicino a me, di suggerirmi quanto devo dire e la prego di suggerire anche ai miei figli spirituali quello che devono dirmi. E sono sicuro di essere ascoltato da Lei» (ivi, p. 212). Qui c’è un particolare in più: padre Pio oltre a pregare la Madonna di stargli sempre vicino e di suggerirgli ciò che deve dire nel confessare, prega che sia vicina anche ai suoi figli spirituali e suggerisca pure a loro ciò che devono dire in confessione, facendo una conveniente e sincera accusa dei propri peccati. 

Alla luce di tutto ciò si può capire ancora meglio perché nel confessionale del Santo migliaia di anime ritrovavano la grazia, la luce e si rimettevano sulla strada giusta per vivere una autentica vita cristiana. I sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza vissuti con padre Pio riversavano sui fedeli fiumi di grazie: per la profonda unione che il Santo aveva con la Vergine Maria essi entravano nella corrente di grazia del Cuore della Mediatrice di tutte le grazie. 

 

di Suor M. Gabriella Iannelli, FI, Il Settimanale di Padre Pio, N. 27/2022

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