ATTUALITÀ
Covid: bugie e libertà negate
dal Numero 42 del 13 novembre 2022
di Lazzaro M. Celli

I vaccini non sono stati testati sull’efficacia di prevenire la trasmissione del contagio: questa in sintesi la scioccante dichiarazione della responsabile dei mercati internazionali di Pfizer, Janine Small. Ora c’è bisogno di chiarezza e di giustizia.

Si sarebbe dovuto presentare davanti alla commissione d’inchiesta del parlamento europeo l’amministratore delegato della Pfizer Albert Bourla, ma dopo la sua indisponibilità, è stato sostituito da Janine Small, responsabile di mercato della stessa azienda farmaceutica. La Commissione attendeva chiarimenti su alcune questioni riguardanti la gestione della politica vaccinale; quando l’eurodeputato olandese Rob Roos [1] ha chiesto se prima di essere diffuso su larga scala fosse stata verificata l’efficienza preventiva del vaccino rispetto alla diffusione dell’infezione da Sars-cov-2, la Small ha dichiarato che i vaccini non sono stati testati sull’efficacia di prevenire la trasmissione del contagio [2]. 
L’asserzione, gravissima, avrebbe dovuto provocare una risonanza mediatica non comune, ma invece pochissimi hanno affrontato l’argomento. Naturalmente non restiamo sorpresi per l’indifferenza della grande stampa; il suo silenzio, eloquente, ci offre ulteriori spunti di approfondimento sulla questione. 
Le più alte cariche dello Stato hanno diffuso notizie antiscientifiche, dunque non scientificamente provate, e la rilevanza del loro ruolo ha come garantito la verità delle dichiarazioni rese ufficialmente. Il presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, aveva dichiarato che i vaccinati non sarebbero stati contagiosi [3]; il capo di Stato, Sergio Mattarella, in un discorso all’Università di Pavia, aveva affermato che la libertà non poteva essere invocata per sottrarsi alla vaccinazione mettendo in pericolo la vita altrui [4]. Finanche la Chiesa ha diffuso l’informazione che il vaccinarsi sarebbe stato un atto d’amore verso il prossimo. La realtà dei fatti ha categoricamente smentito quanto pubblicamente asserito, e ciò ha indebolito la credibilità delle istituzioni civili e religiose, divaricando la forbice della fiducia tra cittadini e cariche dello Stato, tra il popolo dei fedeli e la gerarchia ecclesiale.
Tante persone sono state costrette a vaccinarsi per provvedere alla sussistenza familiare, sotto la minaccia della sospensione dello stipendio, pur se, per recarsi a lavoro, si sottoponevano al test rapido che accertava l’assenza di sintomi da Covid che, quindi, garantiva da ogni possibile rischio di contagio più di quanto potessero fare i vaccinati. Tanti hanno avuto effetti avversi e oggi sono completamente abbandonati dallo Stato. Varie associazioni in Italia si occupano di raccogliere le loro testimonianze per offrire loro un supporto anche psicologico, dopo che sono stati trattati da malati immaginari. 
Chi, sulla base di competenze scientifiche, cercava di dimostrare le contraddizioni di una campagna vaccinale di massa poco convincente, chi osava osservare alcunché sulle modalità di commercializzazione dei vaccini, è stato sottoposto alla gogna mediatica. 
Dopo tutto questo, oggi la cosa più logica che si possa invocare per un senso di giustizia è quella di istruire una seria commissione d’inchiesta che faccia chiarezza e punisca i responsabili che hanno trasformato cittadini liberi in cavie per legge.  

Note

1) I “fact-checker” dell’Associated Press ammettono che Pfizer non ha mai fornito prove che i vaccini anti-Covid interrompano la trasmissione (lifesitenews.com).

2) Vaccini, Pfizer ammette: «Nessun test per stop a contagi»; «Nessuno ce lo ha chiesto» (ilsussidiario.net).

3) Draghi, green pass garanzia di non contagio (bing.com).

4) Coronavirus, Mattarella: «Non si invochi la libertà per non vaccinarsi» (YouTube).

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