Nessun santo ha recitato così tanti Rosari come san Pio, che arrivò a dire anche 150 corone al giorno! Questa preghiera accompagnava ogni momento della sua giornata. Chiediamo anche noi a questo Santo la grazia di recitare bene il Rosario e portare tante anime in Paradiso.
«Amate la Madonna e fatela amare, recitate sempre il santo Rosario». Questo è stato uno degli ultimi insegnamenti che padre Pio da Pietrelcina disse ai suoi figli spirituali.
Senza dubbio san Pio è il santo del Rosario e, fino ad oggi, in tutta l’agiografia, è il santo che si è contraddistinto per l’alto numero di corone da lui recitate nell’arco di un giorno. Fin da ragazzo amava recitare questa preghiera-tesoro tutto mariano e, più avanzava sulla via della perfezione, più aumentava le corone giornaliere da recitare. Il Santo arrivò a desiderare che le giornate non fossero più composte da ventiquattro ore ma da quarantotto, per duplicare il numero di corone del Rosario. Padre Pio aveva sempre con sé due segni che lo configuravano uno a Cristo e uno a Maria Santissima. Questi due segni erano le stimmate e la corona del Rosario. In corridoio, sulle scale, in giardino, in cella e in coro si poteva incontrare padre Pio assorto in preghiera con in mano la corona del Rosario. Era solito ogni mattina alzarsi molto presto per pregare il Rosario in preparazione alla celebrazione del Sacrificio eucaristico. Tutta la sua vita soprannaturale di bilocazioni, estasi e altri carismi di cui era ricco, era sostenuta dal Rosario, il quale veniva definito da san Pio stesso la preghiera mariana voluta da Maria per salvare le anime e chiederle grazie.
San Pio aveva attuato nella sua vita le parole di Gesù per chi vuole seguirlo, ovvero “pregate sempre” (cf Lc 18,1). La media di Rosari interi recitati dal santo frate era di 40/50 e, facendo il calcolo, risulta che le corone recitate erano circa 120/150. Questa cifra può portare allo scoraggiamento, ma rispondiamo con le stesse parole del suo direttore spirituale, padre Agostino di San Marco in Lamis, ad un sacerdote ospite a San Giovanni Rotondo: «Tu vuoi sapere come fa padre Pio a recitare così tanti Rosari? Spiegami prima chi è un mistico e poi ti risponderò come fa a dirne così tanti». Nulla è impossibile a Dio e il mistico ha una vita totalmente unita a Dio che va oltre le leggi dello spazio e del tempo. Padre Tarcisio da Cervinova, uno dei cappuccini più intimi di padre Pio, racconta cosa il Santo gli confidò un giorno: «Io posso fare tre cose insieme: pregare, confessare e andare in giro per il mondo». Di conseguenza, quando padre Pio confessava, era anche in preghiera con la corona del Rosario e anche in bilocazione in luoghi diversi. Che opere meravigliose sono i santi di Dio! La cosa straordinaria è che tutti siamo chiamati alla santità di vita perché è volontà di Dio. Da quando era ragazzo, padre Pio sentiva questo «anelito ardente» alla santità per cui si propose di farsi santo tramite l’abbandono completo alla Madonna, recitando la corona del Rosario che mamma Peppa gli aveva consegnato il giorno stesso della sua entrata in convento. Ogni giorno, recitando le sue corone, saliva sempre più nelle virtù poiché, come disse sant’Angela da Foligno, una delle mistiche più sublimi in tutta la storia della Chiesa, «la preghiera più meritoria è quella violenta e non quella che viene per sentimento». Proprio così, infatti, padre Pio si santificò, con lo sforzo continuo nell’amare la dolce Mamma celeste tramite le sue corone del Rosario. Padre Pio disse che la radice di tutto è Lei, Maria. Era sempre unito a Lei con la corona tra le mani, definita da lui stesso come un’arma per trionfare sul demonio e per impetrare dalla celeste Madre le grazie per lui e i suoi figli spirituali.
In conclusione, padre Pio, con la sua vita, ci ha insegnato la via per raggiungere la Patria beata, ovvero la preghiera assidua del Rosario, come anche la Madonna ci ha ricordato nelle apparizioni di Fatima e di Lourdes. Preghiamo molto questo “santo del Rosario” e chiediamogli lo stesso amore e fervore con cui egli amò la Madonna. n