Il Padre amava tanto Dio che non riusciva ad ammettere e tollerare la minima mancanza di riguardo nei Suoi confronti.
Una famiglia di Milano attraversava un periodo molto difficile. La malattia era di casa e la mamma spesso si lamentava, dicendo che Dio era troppo severo con loro e non si mostrava Padre.
Della situazione dolorosa ne parlai a P. Pio, per chiedere l’aiuto della sua preghiera, ma egli si mostrò chiaramente dispiaciuto di quell’atteggiamento di mancanza di sottomissione a quanto Dio può permettere per la santificazione dei propri figli, ed esclamò: «Eh sì, adesso ci hanno ragione loro!». E non aggiunse altro.
Ricordo che una volta, mentre egli si ritirava in cella dopo le confessioni delle donne, un sacerdote gli disse: «Padre, perché il Signore non ci dà più grazia, affinché possiamo non rimanere sempre nella mediocrità?».
Ed il Santo, come contrariato: «Ah sì, allora è colpa di Dio!? Perché non dici che noi ci mettiamo tutta la nostra volontà e tutte le nostre forze?».
Padre Marcellino IasenzaNiro,
“Il Padre”. San Pio da Pietrelcina.
La missione di salvare anime, p. 205.