I FIORETTI
Il Colloquio con il Crocifisso
dal Numero 36 del 20 settembre 2020

Gli atti della prima inchiesta del Santo Uffizio condotta da mons. Rossi sulle stimmate di Padre Pio, raccolgono dalle sue labbra una confessione: l’impressione delle piaghe di Gesù avvenne al termine di un colloquio. è questa la fonte autobiografica in assoluto più chiara e importante per capire l’origine e il senso soprannaturale delle stimmate di Padre Pio.

Nel pomeriggio del 17 giugno [1921], la Visita Apostolica vive il suo momento più drammatico. L’inchiesta è già a buon punto. Sono passati tre giorni, mons. Rossi ha interrogato molti testimoni e, per tre volte, anche padre Pio. Nel suo primo interrogatorio il Cappuccino gli ha parlato delle stimmate e gli ha rivelato dei fatti che lo hanno lasciato di sasso.

Un aspetto originale del racconto della stimmatizzazione di padre Pio contenuto nella deposizione [del primo interrogatorio di mons. Rossi a padre Pio] riguarda il colloquio avuto con Gesù Crocifisso.

Anche su questo punto, la situazione era tutt’altro che chiara. Nella relazione summenzionata, Ottaviano Schmucki citò una testimonianza di don Giuseppe Orlando secondo il quale il Frate avrebbe escluso di aver ricevuto durante la stimmatizzazione «una comunicazione orale del misterioso personaggio [autore delle stimmate]».

In realtà su questo argomento era stata pubblicata, nel 1986, un’altra testimonianza: quella di padre  Raffaele D’Addario. D’Addario, ricordando il colloquio avuto con padre Pio nel 1967, aveva scritto: «Gli ho poi domandato se ci fosse stato un colloquio con Gesù, ed ha risposto ingenuamente e con semplicità: “E sì che ci è stato, perché proprio nel colloquio le ho ricevute”».

Sino ad oggi, dunque, per la contraddizione delle fonti non era possibile sapere con certezza se vi fosse stato o meno un colloquio con «Nostro Signore».

Una soluzione del contrasto viene offerta dalla deposizione di padre Pio. Continuando nella narrazione della stimmatizzazione, il Frate cappuccino accenna al colloquio e al suo contenuto. Ecco il testo a cui mi riferisco: «Non mi ha colpito se avesse la Croce, lamentandosi della mala corrispondenza degli uomini, specie di coloro consacrati a Lui e più da Lui favoriti. Di qui si manifestava che Lui soffriva e che desiderava di associare delle anime alla sua Passione. M’invitava a compenetrarmi dei suoi dolori e a meditarli: nello stesso tempo occuparmi per la salute dei fratelli. In seguito a questo mi sentii pieno di compassione per i dolori del Signore e chiedevo a Lui che cosa potevo fare. Udii questa voce: “Ti associo alla mia Passione”. E in seguito a questo, scomparsa la visione, sono entrato in me, mi son dato ragione e ho visto questi segni qui, dai quali gocciolava il sangue. Prima nulla avevo».

Dalla deposizione di padre Pio, dunque, apprendiamo due nuovi importanti elementi. In primo luogo padre Pio sapeva con chiarezza l’identità del «misterioso personaggio», autore delle stimmate: «Nostro Signore in atteggiamento di chi sta in croce». In secondo luogo la stimmatizzazione avvenne al termine di un colloquio.

Dal colloquio, però, emergono altri elementi meritevoli di attenzione. Padre Pio rivela che la stimmatizzazione non fu il risultato di una sua richiesta personale ma di un invito di «Nostro Signore» che «m’invitava a compenetrarmi dei suoi dolori». Gesù Crocifisso, infatti, lamentava l’ingratitudine degli uomini e in modo particolare quella dei consacrati. In seguito a queste premesse, invitato a unirsi alle sofferenze del Crocifisso, padre Pio non chiese di essere stimmatizzato ma semplicemente «che cosa potesse fare» per il Signore e per la salvezza dei fratelli. La stimmatizzazione, dunque, giunse al termine di una preparazione interiore e mistica in cui il Cappuccino non ebbe il ruolo di promotore ma quello di destinatario di un invito e di una missione.

Quale è stata la missione affidata a padre Pio? In merito a questo interrogativo il documento in esame è chiaro: padre Pio è un socio della Passione di Nostro Signore per riparare alla cattiva corrispondenza degli uomini. Ecco allora il senso e l’indole della sua missione di stimmatizzato: partecipare alla Passione di Cristo a favore della salvezza dei fratelli.

da Francesco Castelli,
Padre Pio sotto inchiesta.
L’«autobiografia» segret
a, pp. 67-69

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