RELIGIONE
L’economia della salvezza La pastorale nella Sacra Scrittura /1
dal Numero 41 del 29 ottobre 2023
di Padre Bernardino M. Abate

Vi è una tematica di fondo nell’intera Sacra Scrittura: la volontà di Dio che vuole tutti salvi in Cristo. Nell’Antico Testamento emerge in particolare la figura di Dio Pastore che prepara l’uomo ad accogliere la salvezza.

Per intendere la Scrittura è necessario un filo conduttore. Dio stesso ce lo dona ed è la sua volontà di salvezza di tutta l’umanità: ciò viene detto «disegno o economia della salute».
Il Cristianesimo è l’economia divina della salute eterna dell’uomo: non è solo un insegnamento di verità, ma anche trasmissione di vita, secondo il disegno di Dio. La partecipazione della verità e della vita divina, fatta dapprima nella Parola di Dio rivelatore, si completa nell’Incarnazione per la quale il Verbo, fatto Uomo per la salvezza dell’uomo, si pone al centro della storia, donando ad essa il senso e l’orientamento definitivo, che sarà pienamente visibile e completo nell’eternità. Di qui appare che in concreto l’economia di Dio è mistero ? come si esprime san Paolo ? ed è storia: mistero che si sviluppa nella storia, storia che si snoda nel mistero.
Il dono di Dio ? la salvezza ? è preparato, è dato, è consumato in un divenire temporale, attraverso epoche storiche, che sono le tappe dell’economia divina. Dio dunque parla nella storia. La Bibbia descrive lo sviluppo dell’economia della salute nella storia.
La Bibbia abbraccia una decina di secoli, ma ha sorgenti e radici, orali o scritte, più antiche e più profonde. La Bibbia rappresenta così una testimonianza scritta della comunità umana credente in Dio e nell’economia della salvezza, formata dalla sinagoga d’Israele, prima, e dalla Chiesa del Nuovo Testamento, poi. Ed allora, per la conoscenza del fatto storico soprannaturale, non basta lo studio delle fonti scritte né basta conoscere lo sviluppo del pensiero ebraico o del pensiero cristiano del Nuovo Testamento, ma bisogna ancora procedere alla conoscenza sviluppata e progredita dell’economia della salvezza nei secoli cristiani ? attraverso lo studio dei Padri e dei teologi ?, così da possedere la testimonianza unitaria del mistero, dataci dalla Chiesa. Essa nell’insegnamento della verità e nella comunicazione liturgica della vita divina, testimonia ? ieri, oggi, domani ? il disegno di Dio che vuole tutti salvi.
Il filo conduttore, che ci guida nella lettura della Bibbia, studiata nella luce della Tradizione e del magistero, è la volontà di Dio che vuole tutti salvi in Cristo. Il Dio vivente, il «Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe» parla e opera nella storia in epoche e fasi che possono essere definite in rapporto a Cristo, la Parola di Dio fatta carne, la quale illumina e unifica tutte le altre parole che Dio disse nel tempo prima di Cristo. La venuta di Cristo, l’età dopo Cristo e della Chiesa, l’ultima venuta di Cristo nei tempi novissimi coi quali si apre l’era eterna: queste sono le tappe miliari sul cammino della storia della Parola di Dio. Così attraverso la Bibbia emerge la figura di Dio Pastore dell’umanità che vuole condurre alla salvezza.
Questa missione e quest’azione è iniziata nella storia religiosa dell’Antico Testamento in cui Dio annuncia e prepara il Cristo, Pastore eterno inviato per la salvezza degli uomini. Christus Pastor è al centro della storia dell’economia della salvezza, di quell’avvenimento misterioso che si svolge in un’azione grandiosa della Chiesa, che può dirsi pastorazione, o adduzione dell’uomo decaduto e rielevato verso la salvezza eterna.
Nel seguire il filo secondo il quale Dio realizza il suo fine, i Padri sottolineano una meravigliosa pedagogia. L’Antico Testamento è preparazione 
? figura, preannuncio, pedagogia ? del Nuovo. San Paolo incide la profonda fisionomia della Legge antica chiamandola «pedagogo» (Gal 3,24) della Legge nuova. Secondo sant’Ireneo (Adversus Hereses, IV, 3, 2) l’Antico Testamento rappresenta una lenta e progressiva educazione con cui Dio porta l’uomo alla salvezza nel Cristo. Perciò nella Bibbia appare la linea del progresso, ossia dello sviluppo da imperfetto a perfetto: «Divenuto uomo ? scrive san Paolo ? ho lasciato cadere ciò che era dell’infanzia» (1Cor 13,11).
Una tale pedagogia, che unisce le realtà dell’Antico Testamento come prefigurazione a quelle del Nuovo Testamento, costituisce una fonte luminosissima per l’intelligenza biblica: così l’anima è preparata a intendere, ad esempio, la Maternità verginale di Maria, preannunciata da Isaia e prefigurata dalle maternità miracolose di Sara e di Anna: così la parola e la vita di Cristo, poste nella loro sequenza storica (storicamente inquadrate, diremmo oggi), sono rese più accessibili al cuore dei fedeli.  

Casa Mariana Editrice
Sede Legale
Via dell'Immacolata, 4
83040 Frigento (AV)
Proprietario: Associazione CME Il Settimanale di Padre Pio. Tutti i diritti sono riservati. Credits