MARIA SS.
Chiamata alla consolazione
dal Numero 12 del 17 marzo 2024
di Padre Philomeno M. James Gylfoile

Il mistero della Corredenzione mariana ci chiama ad amare le anime mediante il sacrificio di noi stessi, portando con pazienza e amore le nostre piccole o grandi croci. Se ci faremo “mediatori con la Mediatrice” le saremo di consolazione in quell’immenso dolore che provò ai piedi della Croce.

«Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé» (Gv 19,25-27).


Maria diventa nostra Madre ai piedi della Croce. È in quel luogo sacro che Ella dà alla luce le nostre anime nel suo sposalizio mistico con Gesù. È lì che, grazie alla sua perfetta unione con Cristo, nostro Salvatore Crocifisso, Ella diventa la Corredentrice del genere umano e apre le porte della salvezza ai peccatori. È lì, in quel luogo il più solitario e terrificante, che Ella ha maggiormente bisogno del nostro amore, della nostra consolazione. Per comprendere il bisogno di consolazione di Maria Santissima, dobbiamo provare a penetrare, quanto a noi è più possibile, la sofferenza di Maria come Corredentrice. La Madonna è sempre stata unita a Cristo nell’anima, è una cosa sola con Lui, Lui è la vita dell’anima di Lei, Lei è la vita dell’anima di Lui.


L’Eterno Padre ha preparato l’anima di Maria da tutta l’eternità per essere la Corredentrice. La Corredenzione è il frutto della sua Immacolata Concezione. Non avrebbe potuto soffrire tutto ciò che Cristo ha sofferto, se non fosse stata anch’Essa, come Lui, senza peccato. Perciò ha desiderato per tutta la vita quel momento ai piedi della Croce, ma lo ha anche temuto, perché quello è il luogo più doloroso. “Ai piedi della Croce” è un paradosso vivente: è il luogo di tutto il nostro odio per Dio, del nostro peccato, ma è anche il luogo dell’amore più grande, l’amore di Maria per Gesù, l’amore di Gesù per Maria, del loro amore per le nostre anime peccatrici. Maria, durante la Passione del Figlio suo, è stata colpita, flagellata, coronata di spine e inchiodata alla Croce. Con la sua silenziosa presenza ai piedi della Croce ha patito tutte le sofferenze di Cristo, in maniera nascosta.


Viviamo in un mondo così abbruttito dal peccato e così disordinato, ma nonostante ciò dobbiamo avere in noi la pace, perché questo è il “tempo della Corredentrice”. Ella ha sete di guarirci e di riformare le nostre anime in suo Figlio. Tutte le vicende, buone o cattive, della nostra vita riposano nel Cuore dell’Immacolata Corredentrice. Ella conosce tutte le nostre ferite e desidera guarirle con il suo dolce e consolante amore di Corredentrice, un amore così dolce, così puro, così forte, così comprensivo che non può trovarsi l’eguale. La Corredentrice ci conosce infinitamente più di quanto noi conosciamo noi stessi, Ella è nostra Madre! Come era ai piedi della Croce di Gesù, così Ella è ai piedi di tutte le nostre croci. Questa sia la nostra consolazione, perché non siamo mai soli nel cammino della nostra esistenza. 


Da parte nostra dobbiamo voler stare con Maria ai piedi della Croce, dobbiamo chiederle di accompagnarci ai piedi delle nostre croci, perché ci guarisca e ci insegni a portarle. Come possiamo stare con Maria ai piedi delle nostre croci? La Corredentrice è presente nel Santo Sacrificio della Messa in un modo tutto particolare, quindi partecipare alla Santa Messa con raccoglimento e devozione è stare ai piedi della Croce. Dobbiamo chiedere alla Corredentrice di venire nelle nostre anime durante la Messa per illuminarci sulle nostre ferite. In quel momento dobbiamo confidarle le nostre sofferenze, proprio come fa un bambino con la sua mamma. Lei ci aspetta, sempre lì, così mite e amorevole, con il cuore sempre aperto ad accogliere e soccorrere i suoi figli docili.


Ella ci aiuterà a portare le nostre croci se noi l’aiuteremo a portare le sue. Quando Maria lenisce le nostre ferite, noi cresciamo in sapienza e carità per aiutare gli altri a guarire anch’essi, con il “silenzioso e compassionevole amore mariano” che Ella ci ha trasmesso. Il “punto cruciale” della Corredenzione è imparare ad amare le anime come la Madonna le ama e così esserle di aiuto nell’opera della salvezza e quindi di consolazione. L’amore nel mondo odierno è frainteso, abusato, è un amore disordinato, ma amando le anime come Maria, possiamo riformare il mondo.


Come possiamo amare le anime come le ama Maria? Come possiamo diventare le sue vittime di consolazione quando noi peccatori abbiamo cuori così piccoli e fragili? Come possiamo imitare il suo amore perfettissimo e generoso per le anime? Come possiamo amare Gesù di un amore puro come quello di Maria? Prendiamo la risoluzione di portare le nostre croci in silenzio e con pazienza per amore della Corredentrice, a partire dalle più piccole sofferenze di ogni giorno. Facciamo di noi stessi delle offerte vive a Lei, ponendo tutte le situazioni, le delusioni, gli inconvenienti, le incomprensioni e le umiliazioni nelle sue mani di Corredentrice. Dobbiamo abbracciare la volontà di Dio, vivere nella divina volontà, fedeli ai doveri del nostro stato di vita e amando le anime poste sul nostro cammino. Così facendo consoleremo la Madre Corredentrice.


Maria, nonostante tutte le sofferenze del Calvario, è rimasta in piedi, sopportando dignitosamente il suo immane dolore. Pensiamo a quanto ha dovuto sopportare per i nostri peccati che crocifiggevano il suo Figlio adorato, alla sua anima che era come un vasto oceano di dolore, e pensiamo a come, tuttavia, sia rimasta in silenzio e piena di coraggio. Anche noi dobbiamo imparare a stare in piedi e in silenzio, fermi e miti, confidando, in tutte le situazioni della nostra vita, nell’intervento di Dio che arriverà nel tempo opportuno. I nostri cuori e le nostre anime maturano quando soffriamo in silenzio e con amore. Questo è il messaggio della Corredenzione. Dobbiamo essere disposti a soffrire e a sacrificarci per le anime lontane da Dio, dobbiamo amare le anime in Maria, con carità e pazienza, sostenendole con la preghiera e la verità. Preghiamo la Corredentrice per le anime, per i sacerdoti, per la Chiesa. 


La sapienza cresce con la carità. Contempliamo la saggezza della Madonna, la Mediatrice di tutte le grazie, che fa scaturire dal suo cuore amante esattamente ciò di cui abbiamo bisogno in ogni momento. Supplichiamo Maria, la Madre Corredentrice, che conceda anche a noi la sua saggezza e la sua carità, in modo da poter amare le anime come Lei le ama. Imploriamo la grazia di vedere le anime come le vede Maria. Cerchiamo di essere i “mediatori della Mediatrice” per le anime, per la sua consolazione. Questa profondità di unione con la Madonna può essere raggiunta solo attraverso una vita intensa di preghiera da realizzare attraverso l’amore al santo Rosario, la meditazione, il silenzio. Una vita, insomma, di solida virtù mariana.


Compiamo tutte le azioni per amore di Lei, consoliamola con la nostra carità verso le anime. Consoliamo le anime nella loro sofferenza e nella loro povertà, manifestando silenziosamente l’amore di Maria per loro. Spesso non sappiamo come amare, non sappiamo come consolare: il silenzio è il modo più bello di amare qualcuno, poiché con il silenzio diventiamo presenza silenziosa dell’amore di Maria per le anime. 


Supplichiamo il Cielo, dunque, perché si giunga presto alla proclamazione della verità della Corredenzione come dogma. Imploriamo dall’Immacolata la grazia di incominciare a vivere questa verità prima di tutto nei nostri cuori e nelle nostre anime. Allora la Vergine Santissima “trionferà” anzitutto nei nostri cuori. Quindi coraggio, anime mariane! Aiutiamo la Madonna a essere Madre delle anime, facciamo in modo di essere veri figli della Corredentrice, la sua consolazione! Amen.   

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