Com’era la vita all’interno della Sacra Famiglia? Intessuta di armonia, essa era una vita di sacrificio e di amore reciproco, in cui ogni membro cercava solo il compimento della divina volontà. Ogni famiglia è chiamata a prenderla come modello.

“A questa Casa si addice la santità”: queste parole erano incise sulle porte della casa di Nazareth dove abitava Gesù, Dio fatto uomo per la nostra salvezza, Maria Santissima, Madre di Gesù, e San Giuseppe, padre putativo di Gesù. La piccola casetta di Nazareth era la casa dei genitori della Madonna, è il luogo dove Ella ritornò a 14 anni dopo essere stata tra le vergini del Tempio, è il luogo dove è avvenuta l’Annunciazione e il concepimento verginale di Gesù, è stata poi stabile dimora della Sacra Famiglia per trent’anni.
Dopo la nascita di Gesù, in assoluta povertà nell’umile grotta di Betlemme, perché non poteva essere accolto in un albergo, la Sacra Famiglia si trovò costretta a fuggire in Egitto a causa della crudele persecuzione di Erode. Il Re dell’universo nasce avvolto in fasce privo di ogni conforto, solo i dolci abbracci di Maria e San Giuseppe lo confortavano, solo quello scambio di sguardi profondi lo rasserenavano. Appena nato fu costretto a fuggire, ora tra le braccia di San Giuseppe, ora tra le braccia della Madre: inizia già l’opera di Redenzione dell’umanità da parte del Messia atteso, della Madre che si unisce alle sofferenze quale Corredentrice, del padre San Giuseppe che custodisce la Sacra Famiglia in tutti i travagli.
La Sacra Famiglia è irradiazione di una moltitudine di virtù: ci parla della vita di unione tra la Madonna, San Giuseppe e Gesù uomo-Dio, dell’armonia del Cuore Immacolato di Maria e del cuore castissimo di San Giuseppe nel Sacro Cuore di Gesù, centro della famiglia. Infiammata da un’ardente carità, dallo spirito di povertà e umiltà, eccelso esempio di vita verginale, la Sacra Famiglia è maestra sublime della vita di sacrificio, è modello di dolcezza e letizia, ed è sempre ornata da un’intensa vita di preghiera.
La presenza di Maria, Regina della famiglia, ricolmava tutto con la sua dolcezza angelica, bontà e soavità, nonostante i momenti di dolore sempre presenti, ma vissuti nell’offerta continua e nella pazienza. Padre Stefano M. Manelli, nel suo libro Settembre. Il mese dell’Addolorata, narra questo episodio carico di tenerezza e di amore effuso da Maria Santissima al suo divin Figliolo Gesù: «La Vergine [Maria], di ritorno dalla fonte, gettò uno sguardo nella bottega di san Giuseppe e vide Gesù che, fattosi una croce di legno, vi si andava adagiando. A quella vista la Madre dà un grido, corre verso il suo Gesù, se lo stringe al cuore come per difenderlo...».
Maria è modello di Madre perfetta, Maria è modello di Sposa perfetta. San Giuseppe fu lo sposo di Maria, scelto come custode della Sacra Famiglia. Il padre passionista Giacomo Pesce descrive le ragioni di questo Sposalizio: 1) per salvare l’onore pubblico di Maria e di Gesù Cristo, difatti Ella doveva diventare la Madre del Salvatore e tra il popolo sarebbe apparsa adultera se non si fosse sposata, mentre Gesù era il Messia atteso delle genti e perciò non poteva apparire dinanzi al popolo ebraico come figlio illegittimo; 2) per nascondere al demonio il mistero della Redenzione, della divinità di Cristo e della Verginità perpetua di Maria; 3) perché San Giuseppe avrebbe partecipato al mistero della Redenzione custodendo la Sacra Famiglia nelle difficoltà; 4) per onorare tutti i tre stati di vita (verginale, matrimoniale e vedovile); 5) per santificare la famiglia cristiana.
La Sacra Famiglia è il modello più eccelso e perfetto per tutte le famiglie perché è una famiglia divina, avente un ordine di ruoli familiari gerarchici secondo Dio; infatti il padre San Giuseppe, capo della famiglia, aveva autorità sulla Madre Maria e sul Figlio Gesù, mentre Maria aveva autorità naturale su Gesù, il quale, pur essendo soggetto a entrambi i genitori, al contempo era il Dio incarnato e permetteva che tutto ciò concorresse al compimento della volontà divina. Il canonico Pierre Feige, in merito alla uniformità di Maria Santissima alla volontà di Dio, scrive che «era la volontà divina che la regolava in tutto. Che le sue occupazioni fossero comuni o distinte, ella trovava egualmente di che glorificare Dio e di che riconoscere le operazioni dell’Onnipotente. Il suo spirito, rapito in gioia, riguardava tutto ciò che aveva da fare o da soffrire, ad ogni istante, come un dono di Colui che riempie i cuori di coloro che si nutrono di Lui».
Le famiglie per essere vere e autentiche, non soggette a deviazioni “contro-natura”, devono essere secondo Dio, crescere santamente per edificare il Regno di Cristo nel mondo. Ogni surrogato di famiglia è un albero secco che non porta frutti di vita, ma è “frutto” dello spirito di ribellione dell’uomo ferito dal peccato originale, dall’azione del demonio sul mondo «posto tutto sotto il potere delle tenebre» (1Gv 5,19). Non vedere l’azione devastatrice del demonio nel mondo è grave, ma ancora peggio è rifiutare Dio e aderire volontariamente a satana: tutto ciò è stoltezza della mente, perversione del cuore, oscurità dell’anima.
Speriamo e preghiamo che le famiglie di oggi tornino ad essere autenticamente cristiane per essere vera luce nel mondo. «O Famiglia benedetta, benché poveri peccatori, ti lodiamo e ti glorifichiamo e, umilmente prostrati ai tuoi piedi, imploriamo la tua protezione ed il tuo aiuto. Vi preghiamo di benedirci e concederci le vostre grazie. Spargetele anche sulle nostre famiglie e nelle nostre case, affinché ciascuna di esse sia copia fedele della pace, dell’unione e dell’esatto compimento della legge di Dio. E poiché il Padre celeste ha posto nelle vostre mani tutti i tesori del cielo e della terra, vi preghiamo [...] affinché siano allontanati dalla terra gli errori, le superstizioni, i vizi che la cattiveria e l’astuzia del diavolo cercano di introdurre, in modo che tutti possiamo giungere alla conoscenza della vera fede e alla pratica delle virtù, e voi possiate pacificamente regnare nei nostri cuori e farci conseguire la vita eterna. Amen» (Beato Josè Manyanet).