SPECIALE IMMACOLATA
10 dicembre 1925: un centenario da non dimenticare
dal Numero 45 del 30 novembre 2025
di Suor Ostia del Cuore Immacolato
Quest’anno ricorre il centenario della “grande promessa” della Madonna di Fatima. Un’occasione per rispolverarne la memoria e accogliere il messaggio di riparazione e salvezza che ci porta.
Quest’anno ricorre il centenario di un’apparizione mariana che nel messaggio di Fatima detiene una rilevanza decisiva. Era il 10 dicembre 1925 e suor Lucia di Fatima da pochi anni aveva iniziato la sua vita religiosa tra le Suore Dorotee. Lucia si trovava nella sua stanza quando le apparve la Madonna con il Bambino Gesù in braccio. Così racconta suor Lucia: «La Madonna, come per farmi coraggio, mi posò dolcemente la mano materna sulla spalla destra, mostrandomi al tempo stesso il suo Cuore Immacolato che teneva nell’altra mano, circondato di spine, e il Bambino Gesù disse: “Abbi pena del Cuore della tua Santissima Madre, ricoperto di spine conficcate in continuazione dagli uomini ingrati, senza che nessuno faccia un atto di riparazione per estrarle”. Poi la Madonna disse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine, che gli uomini ingrati mi conficcano in continuazione attraverso la bestemmia e l’ingratitudine. Almeno tu prova a consolarmi e di’ a tutti che per cinque mesi, ogni primo sabato, si confessino e si comunichino recitando un rosario e mi tengano compagnia per un quarto d’ora meditando sui misteri del rosario allo scopo di alleviare il peso che porto. In cambio prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza delle loro anime». Sono passati cento anni dalla “grande promessa” della Madonna per la devozione dei “Primi cinque sabati del mese”, e lo ricordiamo perché quando Nostra Signora di Fatima fece tale dono-richiesta attraverso Lucia sapeva bene i tempi difficili e di grande perdita della fede che stiamo vivendo. Sapeva bene che quelle spine impresse dai nostri peccati nel suo Cuore Immacolato e Addolorato sarebbero diventate veramente numerose e bisognose di riparazione. Con questa apparizione, inoltre, la Madonna si presenta come Corredentrice e chiede a noi un contributo concreto per partecipare alla grande economia della distribuzione delle grazie della Redenzione; ci chiede, sostanzialmente, di avvicinarci a Lei, di consolarla e creare un vero rapporto di intimità con Lei, attraverso la meditazione del santo Rosario. Questa apparizione, apparentemente di seconda importanza rispetto a quelle ufficiali che avvennero alla Cova da Iria nel 1917, è invece così rilevante che pochi mesi dopo, il 15 febbraio 1926, Gesù Bambino si manifestò di nuovo alla veggente di Fatima, sollecitandole la diffusione di tale richiesta. Suor Lucia, allora, spiegò tutte le sue difficoltà – del resto, ben conosciute dal Bambino divino... – e disse che il suo confessore le aveva scritto che tale devozione era già presente nel mondo. A questo punto Gesù rispose precisando alcuni particolari decisamente importanti anche per noi; disse, infatti: «È vero, figlia mia, molte anime la incominciano, ma poche la portano a termine, e quelle che lo fanno è per ricevere le grazie promesse, e a me sono più gradite quelle che fanno i cinque sabati con fervore per alleviare il Cuore della tua Madre celeste, piuttosto che le anime che di sabati ne fanno quindici, ma tiepide e indifferenti». Gesù Bambino, con la sua autorità divina, ci sprona, quindi, a diffondere sempre più questa semplice devozione al Cuore della sua Mamma e ci suggerisce di non lasciarci prendere dalla superficialità e dallo spirito di abitudine, ma di impegnarci seriamente nel far bene i cinque sabati, con devozione e amore sempre crescenti. Il segreto per fare bene i cinque sabati, pertanto, sta nel fermarci a meditare accuratamente i misteri del Rosario e nel chiedere direttamente al Cuore Immacolato di Maria di infonderci quell’amore e quel desiderio di amarla sempre più, così da diventare suoi strumenti di grazia. I cinque sabati sono quindi una promessa di salvezza ma anche di santità personale; in sé rappresentano una semplice devozione e, come “è nello stile della Madonna”, è un qualcosa di molto umile ma che nasconde una portata di grazia enorme, per tutti i nostri cari e per il mondo intero. La Ven. Lucia di Fatima, dopo la sua lunga vita dedicata alla diffusione del culto al Cuore Immacolato di Maria, temeva di non aver fatto abbastanza, proprio lei che era stata la “prediletta” di tale messaggio. Diventiamo anche noi “prediletti” del Cuore Immacolato di Maria, così che ci venga spontaneo e decisamente “necessario” levare le spine dei peccati dal dolce Cuore della nostra Mamma Immacolata. Questo centenario rappresenta una buona occasione per intraprendere questa santa missione, con l’intenzione di affrettare il tanto atteso Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
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