SPECIALE IMMACOLATA
Giglio tra le spine L’Ufficio dell’Immacolata Concezione
dal Numero 45 del 30 novembre 2025
di Angelo De Paternis
Tra le varie devozioni atte ad onorare la Tutta Santa, vi è un Ufficio, composto dal Beato Bernardino de’ Bustis, che contiene inni, orazioni e lodi all’Immacolata. La Madonna stessa ha raccomandato la recita di questa bella preghiera liturgica.
La devozione alla Madonna è, come affermano molti Santi, necessaria alla nostra salvezza e non dobbiamo avere paura di affermarlo, perché un bambino non ha paura di dire che ha bisogno della mamma per vivere! San Luigi M. Grignion da Montfort a tale riguardo asserisce che «non si deve dunque confondere la devozione a Maria con le devozioni agli altri Santi, come se non fosse più necessaria di quelle e fosse soltanto di soprappiù». E continua: «Il dotto e pio Suarez, della Compagnia di Gesù, il sapiente e devoto Giusto Lipsio, dottore di Lovanio, e parecchi altri, hanno dimostrato con prove irrefutabili attinte dai Padri – come Agostino, Efrem diacono di Edessa, Cirillo di Gerusalemme, Germano di Costantinopoli, Giovanni Damasceno, Anselmo, Bernardo, Bernardino, Tommaso e Bonaventura – che la devozione a Maria è necessaria per salvarsi». È ovvio che la grandezza di Maria Santissima, però, è intrinseca al suo rapporto subordinato, ma elevatissimo, con Cristo, un rapporto ben diverso dal nostro, dal momento che Ella è l’Immacolata. Tuttavia, il nostro intento non è quello di dimostrare la verità dell’Immacolata, già ampiamente riconosciuta, ma di parlare della devozione all’Immacolata, ovvero dell’amore che tutti i fedeli di ogni tempo nutrono per Lei e che spesso si manifesta attraverso pratiche esteriori di devozione. Queste ultime sono certamente importanti e non possono essere escluse dal patrimonio prezioso della Chiesa, in quanto in esse sono espresse le verità di fede che i teologi hanno a lungo discusso e studiato. Le pratiche di devozione all’Immacolata, sviluppatesi nel corso dei secoli, sono davvero numerose. Tra queste, una delle più importanti è l’Ufficio dell’Immacolata Concezione. La sua importanza è data principalmente dal fatto che si tratta di una preghiera liturgica che, come è noto, costituisce la preghiera ufficiale della Chiesa Cattolica. Parliamo innanzitutto dell’autore di questo ufficio, il Beato Bernardino de’ Bustis, francescano milanese nato nel 1450. Bernardino entrò nell’Ordine Francescano nel 1475 e si distinse per il suo amore alla Madonna. Fu anche un fedelissimo discepolo e difensore della dottrina del Beato Giovanni Duns Scoto, soprannominato “il Dottore sottile e mariano”, uno dei più grandi sostenitori della dottrina dell’Immacolata Concezione. In opposizione all’opinione comune tra gli scolastici del suo tempo, Duns Scoto dimostrò teologicamente sia la “possibilità” che la molteplice somma “convenienza” della totale esenzione di Maria Santissima dal peccato originale, ossia della sua Immacolata Concezione, in previsione dei meriti redentivi di Gesù. Seguendo le orme di Duns Scoto, il Beato Bernardino divenne anch’egli un grande difensore dell’Immacolata. Tuttavia, mentre Scoto si concentrò sulla dimostrazione teologica della dottrina dell’Immacolata tra gli studiosi, il de’ Bustis si impegnò soprattutto a diffondere questa verità attraverso la composizione di un Ufficio che ne parlasse e, ancor meglio, la declamasse con passione. Un’inventiva certamente da apprezzare, dal momento che in questo modo contribuì a diffondere questa verità anche tra i confratelli laici e le persone semplici che non avevano accesso alle dispute che si svolgevano intorno ad essa. L’Ufficio dell’Immacolata Concezione è strutturato secondo la forma classica, ossia: Ufficio delle letture, Lodi, Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespri e Compieta. Tuttavia, è costituito solo da inni, versetti di risposta e orazioni, pertanto è molto più breve dell’Ufficio ordinario. Tutto l’Ufficio è una continua lode alla Madonna e, in particolare, alla sua Immacolata Concezione. Tra i Santi che hanno amato questo Ufficio, oltre al Beato Bernardino de’ Bustis, troviamo Sant’Alfonso Rodriguez (1533-1617) e il Beato Guillaume-Joseph Chaminade (1761-1850), Fondatore delle Figlie di Maria Immacolata e della Società di Maria, Santa Caterina Labouré (1806-1876) e la Serva di Dio Madre Mariana de Jesús Torres (1582-1634), solo per citarne alcuni. Che questo Ufficio sia gradito alla Vergine Immacolata è fuori da ogni dubbio, come dimostrano le varie approvazioni da parte dei Sommi Pontefici nel corso dei secoli. Con un Breve di consegna sotto il sigillo dell’anello piscatorio, il 31 marzo 1876, Papa Pio IX non solo approvò l’Ufficio dell’Immacolata, ma concesse anche l’indulgenza di 300 giorni per ogni recita intera del Piccolo Ufficio dell’Immacolata Concezione. Ad oggi, la recita ne comporta l’indulgenza parziale. L’Immacolata stessa più di una volta rivelò quanto questo Ufficio le sia gradito. Alla Serva di Dio Madre Mariana de Jesús Torres, veggente delle apparizioni di Quito (Ecuador), un giorno la Madonna disse: «[Le monache] elevino la recita mattutina del Piccolo Ufficio dell’Immacolata che tanto mi rallegra». Sant’Alfonso Rodriguez (1533-1617) fu un grande propagatore dell’Ufficio dell’Immacolata Concezione: lo recitava ogni giorno e la Madonna gli apparve per ringraziarlo e chiedergli di diffonderlo. Egli lo fece con grande successo, felice di diffondere la verità dell’Immacolata Concezione fra i fedeli con questo mezzo. Concludiamo con la speranza che questo breve articolo possa suscitare nei cuori il desiderio di onorare l’Immacolata, in particolare pregando l’Ufficio dell’Immacolata che, all’Ora Terza, fa pregare così:
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