Chi è stata la vera evangelizzatrice dell’America? La Madonna, “Colei che schiaccia il serpente”, come Ella stessa si definì nelle apparizioni di Guadalupe; il suo patrocinio non cessa di manifestarsi a tutto questo vasto continente.

L’Immacolata Concezione è la patrona di diversi paesi latinoamericani, ma la patrona di tutta l’America Latina è Nostra Signora di Guadalupe, la cui festa si celebra il 12 dicembre. In quelle terre, la Vergine Maria è invocata soprattutto con il titolo di Immacolata. In effetti, l’opera di evangelizzazione dei primi missionari, nel XVI secolo, è stata segnata da luminose figure francescane e gesuite che hanno difeso e propagato con ardore la dottrina e la devozione all’Immacolata Concezione.
Per fare qualche esempio: il Brasile, il più grande paese dell’America del Sud, vanta la seconda basilica più grande del mondo, che è dedicata proprio all’Immacolata Concezione, comunemente conosciuta come Nostra Signora della Concezione Aparecida. La basilica, di dimensioni enormi, è dotata di un campanile alto 100 m, una cupola dal diametro di 70 m e una navata a forma di croce greca lunga 173 m e larga 168, per un totale di 18.000 m2 di superficie e una capacità di ospitare fino a 46.000 fedeli.
Anche l’Argentina possiede un importante santuario dedicato a Nostra Signora di Luján, la cui devozione è collegata a quella della Madonna sotto il titolo di Immacolata. Nel 1630, infatti, un portoghese, di nome Antonio Farias, residente a Sumampa, nell’attuale provincia di Santiago del Estero, decise di costruire una cappella dedicata all’Immacolata Concezione. Chiese, pertanto, a un suo amico, fra Agostinho de Jesus, residente in Brasile, di scolpire una statua della Vergine Maria. La statua, alta solo 58 cm, raffigura l’Immacolata Concezione. La Madonna di Luján è la patrona dell’Argentina e la piccola cappella fatta costruire da Antonio Farias divenne poi un grande santuario che è oggi meta di milioni di pellegrini ogni anno, soprattutto l’8 dicembre, in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione.
Inoltre, l’Immacolata Concezione è la patrona del Guatemala e dell’America centrale (Nicaragua, Belize, Costa Rica, El Salvador, Honduras e Panama) e il suo patrocinio si estende anche agli Stati Uniti. Anche Bogotà, capitale della Colombia, nutre un amore speciale per l’Immacolata, di cui è patrona.
Questi pochi dati storici sono sufficienti a farci comprendere quanto questo titolo sia amato dai fedeli in America Latina. Tuttavia, le apparizioni della Madonna di Guadalupe – avvenute in Messico sulla collina del Tepeyac tra il 9 e il 12 dicembre 1531 a Juan Diego Cuauhtlatoatzin, un azteco convertitosi al Cristianesimo – sono senz’altro le più importanti, tanto che, come detto in precedenza, Ella è la patrona di tutta l’America Latina.
A seguito delle apparizioni, infatti, le conversioni furono così numerose che non è possibile stimare con precisione il numero. Il santuario, infatti, è meta di pellegrinaggi da parte di un numero elevatissimo di fedeli, tanto da essere il santuario più visitato al mondo. Per questo motivo la Vergine Maria è considerata la vera evangelizzatrice dell’America Latina.
Il legame tra i popoli latinoamericani e l’Immacolata si riscontra anche nel nome stesso della Madonna di “Guadalupe”. La Vergine Maria si presenta a Juan Diego parlando nella sua lingua nativa, il náhuatl; per presentarsi Ella usa il termine coatlaxopeuh, che si pronuncia “quatlasupe” che foneticamente è molto vicino alla parola spagnola “Guadalupe”. Coa significa serpente, tla è l’articolo “la”, mentre xopeuh significa “schiacciare”. Dunque, la Madonna deve essersi riferita a se stessa come “Colei che schiaccia il serpente”. A Lourdes la Madonna si presenterà a Santa Bernadette dicendo: «Io sono l’Immacolata Concezione». In Messico, invece, si presenterà come “Colei che schiaccia il serpente”; niente di strano, dato che l’Immacolata, proprio perché tale, schiaccia e schiaccerà sempre il serpente infernale.
Nonostante l’etimologia del termine sia da sempre oggetto di molte controversie, rimane il fatto che il messaggio più importante è quello che ci ha lasciato la Madonna mediante la tilma di Juan Diego, che è ancora lì, come prova miracolosa sotto diversi aspetti, come ad esempio la sua conservazione intatta per quasi cinquecento anni e l’assenza di tracce di pennellate o pigmenti sulla superficie, il che rende impossibile attribuirla ad un artista umano.
Ci sarebbe davvero tanto da dire e da approfondire sull’amore che i fedeli di tutto il mondo hanno sempre nutrito per l’Immacolata. Tuttavia, dobbiamo pur concludere, perciò l’augurio che vorremmo fare ai lettori è che l’Immacolata, l’“Imperatrice” dell’America Latina, regni anche nei nostri cuori e nelle nostre famiglie e che ogni cristiano possa davvero essere un “folle dell’Immacolata” come lo fu San Massimiliano M. Kolbe.