MARIA SS.
Il Purgatorio e Maria Santissima
dal Numero 41 del 2 novembre 2025
di Padre Stefano M. Pio Manelli
La Madonna non abbandona le anime che soffrono in Purgatorio, ma frequentemente le visita per confortarle e sostenerle. Le grazie concesse a queste anime nelle festività mariane sono numerose e gli esempi dei Santi lo dimostrano.
La Madonna è la nostra Madre Corredentrice che ci generò sul Calvario, unita a Gesù, il Redentore. Per questo Ella è la Madre di tutte le anime e possiamo giustamente credere che sia Madre soprattutto di quelle anime che più stanno soffrendo e hanno bisogno di chi sappia compatirle, aiutarle e confortarle nei loro patimenti: tali sono, appunto, in modo speciale, tutte le povere anime che si trovano in Purgatorio per prepararsi ad entrare in Paradiso purificate da ogni ombra di macchia. Sono molti, infatti, i Santi e le Sante che parlano anche delle frequenti “visite” della Ma­­donna in Purgatorio, per confortare e sostenere i suoi figli più devoti e bisognosi, effondendo Ella grazie e benedizioni con il suo Cuore materno, così che durante il tempo delle sue visite vengono sospese le sofferenze delle anime purganti. Ciò conferma bene la verità secondo cui la Madonna non trascura né abbandona mai i suoi figli devoti, sia sulla terra che in Purgatorio. San Bonaventura Il “Dottore Serafico” fa parlare la Madonna stessa dell’aiuto che Ella dona personalmente alle anime purganti, facendole pronunciare queste precise parole: «Io ho penetrato il profondo dell’abisso del Purgatorio per sollevare con la mia presenza quelle anime sante». Santa Veronica Giuliani Scrive la Santa nel suo Diario: «Il mio Angelo custode fece parlare con me un’anima purgante. Questa mi disse: “Abbi compassione di me. Non vi è essere vi­­vente che possa capire quanto siano atroci queste pene. Abbi compassione di me”. La raccomandai alla Madonna e mi sembrò di vedere la felicità di quest’anima quando mi disse: “Ora so che presto uscirò di qui grazie alla tua carità”. Dopo un po’ di tempo la vidi liberata dalle pene, tutta bella e gloriosa, avvolta in un immenso splendore. Sembrava un nuovo sole, anzi posta vicino al nostro sole sarebbe stata più luminosa del sole». Indimenticabili sono le parole che San Pio da Pietrelcina disse la sera del 15 luglio 1959 dalla sua celletta, dove si trovava ammalato, e che trasmise ai figli spirituali, radunati in chiesa, attraverso un altoparlante: «Ricordiamoci che domani è la festa della Madonna del Carmine, protettrice in modo speciale delle anime del Purgatorio. Perciò ricordiamo a questa Madre le anime sante del Purgatorio. Chi di noi non ha delle persone care e chi lo sa quanti ne sono dei nostri cari ancora a soffrire nel Purgatorio e forse e senza forse anche per colpa nostra!... Quindi ricordiamo a questa Mamma che venga loro in aiuto a refrigerare le loro pene e il fuoco che le tormenta. Se noi useremo questa carità, a nostra volta, Dio non voglia, che se ci capiterà di scendere anche noi nel Purgatorio, il Signore farà sorgere anche altre anime che ci verranno in aiuto». Non meno importanti, inoltre, sono le grazie concesse dalla divina Madre alle anime purganti nei giorni delle solennità e feste mariane o delle cosiddette “Perdonanze”. In queste occasioni, la tradizione della pietà mariana fa sapere che la divina Madre e Regina del Purgatorio dispensa molto più largamente i suoi favori e i suoi doni, e schiere intere di anime purganti possono lasciare il Purgatorio ed entrare gloriose nella beatitudine del Paradiso. Più importante di tutte è la solennità dell’Assunzione di Maria Santissima in anima e corpo alla gloria del Cielo: sembra che per questa solennità ogni anno si rinnova, in qualche mo­­do, l’entrata gloriosissima di Maria Santissima al Cielo, accompagnata da schiere e schiere di nuove anime purganti che glorificano la divina Madre e Regina dell’universo. San Pier Damiani Questo santo Dottore della Chiesa racconta nei suoi scritti l’abitudine degli abitanti di Roma di visitare le chiese con le candele accese la notte della vigilia dell’Assunzione. Un anno avvenne che una nobile signora, mentre pregava nella basilica di Maria in Aracœli, vide davanti a sé una dama che lei ben conosceva e che era morta da un anno: si chiamava Marozia ed era la sua madrina di Battesimo. Le disse che al momento era immersa nel Purgatorio a causa dei peccati di vanità commessi in gioventù e che il giorno seguente sarebbe stata liberata con molte migliaia di anime in occasione della solennità dell’Assunzione. Ella, inoltre, rivelò: «Ogni anno la Vergine Maria rinnova questo miracolo di misericordia e libera un numero tanto grande quanto la popolazione di Roma (a quel tempo erano 200.000 abitanti). Noi, anime purganti, in questa notte ci avviciniamo a questi santuari a Lei consacrati. Se tu potessi vedere, vedresti una grande moltitudine insieme a me. A riprova della verità di quanto ti dico, ti annuncio che morirai fra un anno proprio in questa festa». San Pier Damiani riferisce che davvero questa pia donna morì l’anno dopo e che si era ben preparata per salire al Cielo nel giorno della festa di Maria Santissima assunta in Paradiso. Il Santo Rosario è la preghiera mariana per eccellenza, efficacissima per ottenere tutte le grazie e soprattutto per confortare e sostenere le anime purganti. San Pio da Pietrelcina Dopo la Santa Messa, la preghiera che più di ogni altra padre Pio adoperava e raccomandava per suffragare le anime del Purgatorio era il Santo Rosario. Ai suoi figli spirituali diceva: «Le anime purganti si suffragano con il Rosario e con le opere di carità. Ricorriamo alla Madonna affinché venga in aiuto refrigerando le loro pene ed il fuoco che le tormenta». E ad un’altra anima, donandole una corona del Rosario, disse: «Ti affido un tesoro: sappi tesoreggiare. Vuotiamo un angolo del Purgatorio». Animiamoci, dunque, di santa furbizia e mandiamo tante anime in Paradiso con i nostri Rosari: così piaceremo alla Mamma nostra celeste e guadagneremo tanti fratelli che peroreranno la nostra causa quando non saremo più in questa vita.
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