MARIA SS.
La Madre di tutta la Chiesa
dal Numero 25 del 29 giugno 2025
di Bernardo Martinelli
Il titolo mariano “Maria, Madre della Chiesa” è uno dei più belli e significativi, in cui si evidenzia il ruolo materno della Madonna verso tutto il popolo di Dio, sia i fedeli che i Sacerdoti. La sua Maternità ha radici ben profonde, come pure dei risvolti così attraenti che ognuno di noi è chiamato a scoprirli e a farli suoi.
Una delle glorie più grandi della Madonna è la sua Maternità, che si estende a tutta l’umanità ma in particolare a coloro che fanno parte del Corpo mistico di Cristo, la Santa Chiesa. Il titolo di Maria “Madre della Chiesa” è presente già negli scritti di Sant’Agostino e di San Leone Magno e poi lungo i secoli. Ma solo durante il Concilio Vaticano II esso è stato proclamato ufficialmente, quando il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, Papa Paolo VI in una allocuzione dichiarò la Vergine Maria “Madre della Chiesa” con le seguenti parole: «A gloria dunque della Vergine e a nostro conforto, Noi proclamiamo Maria Santissima Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo di Dio, tanto dei fedeli come dei Pastori, che la chiamano Madre amorosissima; e vogliamo che con tale titolo soavissimo d’ora innanzi la Vergine venga ancor più onorata ed invocata da tutto il popolo cristiano». Questa dichiarazione ufficiale riconobbe formalmente il ruolo fondamentale di Maria Santissima nella Chiesa, confermando la sua Maternità spirituale su tutti i fedeli. Questo titolo, sebbene fosse già presente nella devozione popolare e nella Teologia, ottenne così una solenne approvazione ecclesiastica. Interessante sapere che a Montichiari (Brescia) esiste un santuario diocesano dedicato a Maria “Rosa Mistica-Madre della Chiesa”. Esso sorge nel luogo delle apparizioni della Madonna alla veggente Pierina Gilli, avvenute tra il 1947 e il 1966. Nei suoi messaggi, tra l’altro, la Vergine chiese «preghiera, sacrificio e penitenza» per la Chiesa, in particolare per i Sacerdoti e i Consacrati. In seguito Ella stessa si identificò come “Madre della Chiesa”, incoraggiando così sia i fedeli che i pastori ad invocare la sua Maternità spirituale. La Santa Sede ne ha ultimamente approvato il culto. Nel 1980, per volere di Papa Giovanni Paolo II, il titolo mariano venne inserito nelle Litanie lauretane. Infine, l’11 febbraio 2018, in concomitanza con il 160° anniversario della prima apparizione della Vergine a Lourdes, la Chiesa ha disposto l’iscrizione della Memoria obbligatoria della “Beata Vergine Maria Madre della Chiesa” nel Calendario Romano generale: così tutta la Chiesa, di rito romano e ambrosiano, celebra la memoria di Maria Madre della Chiesa il lunedì dopo Pentecoste. Nel giorno della sua Memoria, la Chiesa applica a Maria Madre della Chiesa le parole del Salmo 87:«Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! Si dirà di Sion: “L’uno e l’altra in essa sono nati e lui, l’Altissimo, la mantiene salda”. E danzando canteranno: “Sono in te tutte le mie sorgenti”» (vv. 3.5.7). Lei è la “sorgente” della Chiesa, da cui tutto è nato. Senza di Lei, senza il suo sì, infatti, non ci sarebbe stata la Chiesa, perché non ci sarebbe stato Cristo, Capo della Chiesa, né le membra del suo Corpo mistico. Senza la continua presenza di Lei, senza la sua materna intercessione, il Popolo di Dio sarebbe un popolo triste ed afflitto perché orfano di Madre. Con la sua presenza materna e vigile, Ella fa sì che la grazia misericordiosa non si esaurisca mai nella Chiesa, perché, come a Cana di Galilea, è Lei che intercede continuamente per noi. San Massimiliano M. Kolbe diceva: «Chi non vorrà avere Maria Immacolata per Madre, non avrà neppure Cristo Signore per fratello, Dio Padre non gli invierà il Figlio, il Figlio non scenderà nella sua anima, lo Spirito Santo non formerà con le proprie grazie il Corpo mistico sul modello di Cristo, poiché tutto ciò avviene in Maria Immacolata, piena di grazia, e unicamente in Maria». Quando la Madonna è diventata Madre della Chiesa? Sin dall’Incarnazione di Cristo, nostro Primogenito. Ma in particolar modo sotto la Croce, come leggiamo nel Vangelo: «Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa» (Gv 19, 25-27). “Donna, ecco il tuo figlio!”, questo il mandato che Maria Santissima ricevette da Gesù morente. Nel momento in cui Cristo rigenerava nel suo Sangue l’umanità peccatrice, la Vergine diventava, nelle lacrime del suo Cuore ferito, Madre di tutti gli uomini. Quando poi il Signore, nel giorno di Pentecoste, ha mandato lo Spirito Santo sugli Apostoli e sui discepoli riuniti nel Cenacolo, la Madonna è diventata Madre di quella Chiesa gerarchicamente costituita ed indefettibilmente confermata nella verità. Da allora Ella ha continuato a svolgere il suo compito di Madre consigliando e confortando gli Apostoli nell’ardua e importante missione di diffondere il Vangelo. La Maternità della Vergine Maria si è perpetuata anche dopo la sua Assunzione in Cielo, come la Chiesa ci insegna nel documento conciliare Lumen gentium: «Anche dopo la sua assunzione in cielo non ha interrotto questa funzione salvifica, ma con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci i doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna. Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata» (n. 62). In Maria Santissima la Chiesa ha dunque il suo modello, il suo sostegno, la sua guida, in una parola: la sua Madre. Ognuno di noi è chiamato a riscoprire ogni giorno il valore e la bellezza di questa Maternità spirituale, facendola entrare nella propria vita sempre di più, come San Giovanni che “la prese nella sua casa”. Preghiamo affinché tutti i membri della Chiesa, in particolare i Sacerdoti, riconoscano sempre più la necessità di avere l’Immacolata Maria per Madre.
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