Il beato Gabriele Allegra nutriva uno speciale amore al Cuore Immacolato e ai dolori dell’Addolorata, tanto da voler diventare l’Angelo del Cuore Addolorato di Maria per incendiare tutte le anime di fuoco d’amore verso Maria Santissima.

Il 26 gennaio 1976, ad Hong Kong, moriva il padre francescano Gabriele Allegra. Oggi la Chiesa lo venera come beato e soprattutto come un grande intercessore in Cielo presso il Cuore Immacolato di Maria. Il beato Allegra, infatti, oltre ad essere stato un grande missionario, biblista, esegeta, letterato, poliglotta e teologo di grande valore, è stato un grande innamorato di Maria Santissima. Nei suoi anni di maturità, l’amore per la Madonna si è concentrato soprattutto verso il mistero del Cuore Immacolato di Maria, quale compendio di tutti i suoi misteri. La semplicità “tutta francescana” di questo Beato lo portò a comprendere da vicino il messaggio di Fatima e a saperlo leggere in rapporto alla nostra storia, anche quella che stiamo vivendo oggi. Il Cuore Immacolato di Maria, così come si è rivelato ai tre Pastorelli, è quel rifugio che ci preserva dall’aggressione ingannevole del nemico, un Cuore di misericordia ma anche di vittoria assicurata contro il serpente. Il suo biografo principale ha saputo specificare come per il padre Allegra l’amore al Cuore Immacolato «non si tratta di una semplice devozione ma, come egli riteneva, dell’affermazione di una verità teologica, cioè dell’opera di Maria nella centralità dell’Incarnazione. La crisi, che nel dopo Concilio investì anche i compiti di Maria nel mistero della nostra Redenzione, ancor di più lo convinse che nella Chiesa – ch’è la famiglia di Dio nella quale c’è una Madre, Maria, rivelazione meravigliosa e tenera effusione della misericordia del Padre –, col Suo Cuore Immacolato di Madre, [Ella] continuava la Sua missione di Mediatrice e di Corredentrice».
Il Beato mise in pratica tale convinzione confrontandosi con teologi e protestanti attraverso la Bibbia, ma senza mai sminuire il mistero dell’azione materna di Maria nella Chiesa. In tali occasioni egli non aveva paura di indicare il Cuore di una Madre, la Madre di ogni anima, la Madre della Chiesa, l’unica Madre della vera unità. Con la sua santità personale, quale docile strumento del Cuore Immacolato, riuscì a convertire alcuni pastori protestanti e creare una grande stima e rispetto in tutti coloro che lo avvicinavano, perfino nei nemici più agguerriti della fede. Avrebbe voluto morire martire ma forse il suo angelico sorriso rivelava una bontà troppo disarmante... Fa pensare, inoltre, come il padre Gabriele sia arrivato ad “entrare” nel mistero del Cuore Immacolato proprio passando per i dolori di Maria Santissima.
Nelle Memorie leggiamo: «Sino al 1941 fui attratto specialmente dai dolori della Madonna e poi dall’Immacolata e poi mi pare di aver trovato nel Cuore Immacolato di Maria tutte le grandezze, perfezioni, la missione, il mistero anzi tutti i misteri di Maria». Da questa confidenza comprendiamo che anche per coloro che sono ripieni di cultura e doni naturali come il beato Allegra, la devozione ai dolori dell’Addolorata sia una sorta di “porta” per entrare nelle profondità del suo Cuore Immacolato e Addolorato. Con il nome “Gabriele” egli voleva infatti diventare l’Angelo del Cuore Addolorato di Maria, «essere l’Angelo del tuo Cuore trafitto. L’Angelo del tuo Cuore Addolorato. Vorrei parlare con parole di fuoco dei tuoi dolori, vorrei piangerli ogni giorno, vorrei additarli alle anime come pegno della nostra salvezza, come riflesso palpitante dei dolori del Crocifisso, come strada luminosa e sicura per l’intelligenza del mistero di Cristo». Questo desiderio ardente del padre Gabriele fa sicuramente parte della sua vocazione attuale che svolge dal Paradiso, direttamente dal Cuore Immacolato e Addolorato della Madonna. Amava citare Dante dicendo: «Qual è quell’angel che con tanto gioco guarda ne gli occhi la nostra Regina, innamorato sì che par di foco?» ; e lui stesso voleva essere proprio quel serafino dei suoi dolori, tutto fuoco da incendiare i cuori col fuoco dell’amore del Cuore trafitto di Maria. Ora che il padre Allegra contempla gli occhi della nostra Regina, egli può intercedere anche per noi, così da trasformarci in angeli di fuoco del suo Cuore Immacolato e Addolorato, in un coro angelico che la Madonna vuole formare come corona eterna del suo dolcissimo e addolorato Cuore.