SPIRITUALITÀ
Chi può andare in Paradiso?
dal Numero 45 del 26 novembre 2023
di Padre Stefano M. Manelli

«Questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione» (1Ts 4,3). Tutti possiamo diventare santi perché questa è la volontà di Dio, ma dobbiamo volerlo impegnandoci a eliminare il peccato dalla nostra vita.

Tutti vorrebbero andare in Paradiso, è ovvio e vero. Ma, di fatto, chi sono i cristiani che possono e vogliono davvero meritare di andare in Paradiso?
Sono tutti quei cristiani che sulla terra diventano santi, perché il Paradiso è il Cielo di Dio con i suoi angeli e santi; e Dio stesso vuole che tutti gli uomini vadano in Paradiso, diventando santi secondo la sua esplicita volontà divina: «Questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione» (1Ts 4,3).
Se diventare santi è volontà di Dio, significa che chiunque voglia fare e fa la volontà di Dio è impossibile che non diventi santo, poiché Dio stesso aiuta chiunque voglia fare la sua volontà, e lo aiuta perciò a diventare santo.
Come mai, allora, per avere un santo si aspettano anni e anni, pur sapendo che i cattolici sulla terra sono circa un miliardo di persone? Come mai non abbiamo santi nuovi ogni anno? Non dovremmo, invece, avere parecchi nuovi santi ogni anno nella Santa Chiesa? E come mai, invece, abbiamo dovuto aspettare anni e anni per avere, pochi anni fa, un santo giovane (quindicenne) come Carlo Acutis?
La risposta a questo interrogativo – così “importante” e così “triste” – ci viene da san Giovanni della Croce, che è considerato, giustamente, un venerando padre della vita mistica, il quale affermava, fra le lacrime, che i santi dovrebbero e potrebbero essere “molti”, e invece sono “pochissimi”, perché, pur sapendo, noi, che Dio vuole farci diventare santi, e ci aiuterebbe a diventarlo, noi invece non diventiamo santi perché realmente non vogliamo diventare santi, ma vogliamo vivere come a noi piace!
Questa è la pura verità, perché è certo che il cristiano (o la cristiana) impegnato davvero a diventare santo – come Dio vuole! –, lo diventerà realmente, perché Dio stesso lo fa diventare tale. Ma se si contenta di essere un buon cristiano (o una buona cristiana) “mediocre”, con le virtù cristiane “mezze buone e mezze scadenti”, senza imitare le virtù eroiche dei santi e delle sante, alla sua morte se ne andrà in Purgatorio a espiare i peccati fatti e non espiati nel tempo vissuto sulla terra. Alla fine del dolorosissimo Purgatorio, poi 
– che può durare anche... cento anni! –, finalmente entrerà nel Paradiso di Dio, della Madonna, degli angeli e dei santi.
Ma perché andare in Purgatorio, quando alla nostra morte, con l’amore alla Madonna, si può fare direttamente il volo dalla terra al Paradiso degli angeli e dei santi per godere la beatitudine eterna dell’amore infinito di Dio? Non dimentichiamo che in pochi anni si può diventare “santi” sulla terra!   

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