SPIRITUALITÀ
Sempre con la Mamma
dal Numero 36 del 24 settembre 2023
di Aurora De Victoria /16

Un episodio significativo accaduto a mons. Vernon Johnson ci dimostra quanto sia reale ed efficace l’intervento della Madre celeste nella nostra vita. La Madonna, da vera Mamma, ci segue ovunque...

I piccoli non possono fare a meno della mamma. Così le “anime piccole”, seguaci dell’infanzia spirituale: non possono non dipendere in tutto dalla Mamma celeste. Esse imitano Gesù Bambino e si impegnano a vivere la loro vita spirituale fra le braccia della Madre Santissima, se non addirittura nel suo grembo materno, in tutto dipendenti da Lei, avendo cura di ricorrere a Lei in ogni circostanza, per avere il suo consiglio, la sua protezione, la sua guida.

Santa Teresina amava molto la Madonna. Da piccola era stata prodigiosamente guarita dalla Vergine la cui immagine raffigurata su un quadro le aveva sorriso. Quel sorriso non lo dimenticò più ed ella stessa rivelò che niente su questa terra le era parso più attraente di quel sorriso, né prima di allora né in seguito. Quel sorriso penetrò profondamente la sua anima, la quale ne ricevette quasi un’impronta indelebile di delicatezza, tenerezza e maternità che caratterizzarono sempre il suo spirito.

Santa Teresina ha percorso la sua via di santificazione sempre in compagnia della Madonna, da Lei guidata e istruita, prendendola come modello sicuro ed efficace di santità. Questa “compagnia” era per lei come uno specchio nel quale si rifletteva il suo ideale, la sua meta, ed ella si impegnò con costanza e fedeltà ad imitarlo. Ed è questa, in effetti, la sostanza della vera devozione: l’imitazione. Ciò ella fece nel silenzio e nel nascondimento del Carmelo, giungendo con successo a cogliere i frutti maturi delle sue fatiche, ossia la propria santificazione.

Sull’importanza della devozione alla Madonna c’è un episodio molto bello e interessante, collegato alla nostra Santa, che vogliamo condividere con i Lettori. Ha per protagonista un convertito dalla Chiesa anglicana, diventato in seguito sacerdote: mons. Vernon Johnson, fervente apostolo della spiritualità di santa Teresina.

Al principio della sua conversione al Cattolicesimo, Vernon Johnson si recò a Roma per affrontare gli studi propedeutici al sacerdozio, che desiderava con tutto il cuore abbracciare. Scrisse persino un libro dal titolo Un Signore, una fede. La sua fede cattolica abbracciata con tanto ardore e convinzione difettava solo di una cosa: non era molto convinto dell’importanza del ruolo esercitato dalla Madonna per la nostra fede e nella vita spirituale del cristiano.

Le prime settimane a Roma trascorsero non senza difficoltà, finché una domenica decise di ricorrere al consiglio del suo direttore spirituale, il quale gli rispose che solo una cosa gli sarebbe stata di aiuto: accrescere la sua devozione alla Madonna; con Lei, tutto sarebbe andato meglio. Qualche giorno dopo, Vernon trascorse del tempo insieme ad un amico. Dopo pranzo, fecero una piacevole passeggiata nel giardino e... «Perdonami se mi permetto... – disse ad un tratto l’amico – Mi ha molto interessato la tua conversione e ho pregato molto per te; e nella preghiera mi è sembrato che il Signore volesse dirmi che è molto importante che tu apprenda di più sulla Madonna, che accresca la tua devozione verso di Lei. Non sarai mai al sicuro finché non diventi un vero figlio di Maria. Ho notato che non hai fatto alcuna menzione di Lei nel tuo libro Un Signore, una fede».

Vernon ascoltava attento... poteva essere una coincidenza quel discorso inatteso, che sembrava fare il paio con la raccomandazione del direttore spirituale?

L’amico riprese: «Non puoi acquistare questa devozione semplicemente leggendo su di Lei o pregandola. Devi visitare i santuari in cui sono avvenute le apparizioni mariane riconosciute e dove Ella ha operato miracoli; allora sarai costretto a concludere che o tutti questi luoghi sono frutto di una menzogna, il che è assurdo, oppure Maria opera in modo prodigioso nella vita degli uomini, come nessuno è in grado di fare, eccettuato il suo divin Figlio». Cominciò allora a parlargli di alcuni santuari mariani, soprattutto quello di Genazzano, qui in Italia, e quello di Lourdes in Francia.

Perplesso e forse un po’ disorientato, Vernon acconsentì e concluse che avrebbe provato... avrebbe fatto il possibile per seguire il consiglio.

Qualche giorno dopo partirono insieme con un gruppetto, diretti a Genazzano, al santuario della Madonna del Buon Consiglio.

Volle giustamente conoscere la storia di quel santuario, ma quando seppe che il quadro raffigurante la Madonna era stato lì trasportato per via prodigiosa attraverso il mare, gli parve assurdo credere a una storia del genere. Tuttavia, giunti al santuario, i due amici si inginocchiarono di fronte al quadro. Vernon si rivolse alla Madonna e le disse silenziosamente: «Non so ancora perché mi hai condotto qui, ma so che questo santuario è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica come un luogo di devozione e io sono qui a chiederti di illuminarmi». Dopo un certo tempo trascorso in preghiera, tutti uscirono diretti presso il negozietto per comprare souvenir. Vernon non si mostrava interessato a queste compere, ma il suo amico lo invitò a infilare la mano in una scatola piena di medaglie della Madonna del Buon Consiglio e ad estrarne una. Lo fece, il docile Vernon, e... cosa accadde? Meraviglia: estrasse da quella scatola non una medaglia della Madonna, ma una medaglia raffigurante santa Teresa di Gesù Bambino, della quale era sommamente devoto e alla quale doveva la sua conversione! Com’era possibile? Prese dunque la scatola e si mise a guardare tutte quelle medaglie: non ce n’era un’altra uguale a quella pescata, tutte erano medaglie della Madonna... incredibile.

Cominciò a percepire una sensazione così forte, simile a quella provata alla sua prima visita a Lisieux: la sensazione che una persona stesse agendo sulla sua anima, e questa era santa Teresina. Comprese che la Santa era in qualche modo collegata alla sua visita a Genazzano, che voleva fargli comprendere qualcosa, ossia che avrebbe dovuto ascoltare i consigli di quell’amico. Cominciò a riflettere su tutto quello che aveva letto di e su santa Teresina, e comprese anche il senso della sua devozione alla Madonna, che fino ad allora egli aveva ignorato. Si ricordò di come quel sorriso della Madonna, da piccola, l’aveva incantata e avrebbe segnato profondamente la vita spirituale della Santa.

Dopo questa esperienza decise di fare un pellegrinaggio a Lourdes, intenzionato a presentare ai piedi della Vergine due problemi in particolare che lo affliggevano. Giunto a Lourdes pregò a lungo alla Grotta, ma... la Vergine sembrava non avergli dato alcuna risposta.

Fu con delusione che egli lasciò Lourdes e decise di recarsi a Lisieux, per la sua visita annuale di ringraziamento alla piccola Teresa. Si inginocchiò ancora una volta nella stanza in cui santa Teresina, da bambina, nel periodo della malattia tanto grave che l’aveva colpita passava le sue giornate; quella stessa stanza in cui era stata prodigiosamente guarita dalla Madonna che le aveva sorriso... Improvvisamente gli balzò alla mente che in quella stessa stanza, in cui era rimasto spiritualmente toccato alla prima visita, proprio lì dove la Madonna aveva sorriso a Teresa, egli aveva ricevuto la grazia della conversione alla vera e unica Chiesa di Cristo.

«In altre parole – afferma Vernon – ho ricevuto la mia conversione da Nostro Signore, ma attraverso le mani della Madonna e di santa Teresina. Come questo fatto così significativo fosse rimasto velato ai miei occhi fino a quel giorno, non me lo so spiegare. Come non so spiegarmi l’essere rimasto così a lungo cieco sull’importanza del sorriso miracoloso della Vergine nella vita di santa Teresa e sulla profondità della devozione della Santa alla Madonna; non so proprio come ci abbia messo così tanto a realizzare che proprio lì avevo ricevuto la mia conversione.

Era necessario che andassi in Italia al santuario di Genazzano per comprendere questi fatti così semplici. È per comprendere questi segni che sono stato guidato al santuario della Madonna del Buon Consiglio. Il significato della mia visita a Genazzano e della medaglia di santa Teresina che avevo pescato mi appariva ormai più che mai luminoso».

Santa Teresina si “scomoda” ancora dal Cielo per insegnarci ad amare la Madonna... come dev’essere importante, dunque, amarla ed esserle devoti! Come disse a Vernon il suo padre spirituale, la vera devozione alla Mamma del Cielo sarà il più valido aiuto alla soluzione di tanti nostri problemi.

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