I FIORETTI
Invisibilità: un rimedio per pochi! Come Padre Pio schivava i disonesti
dal Numero 11 del 17 marzo 2013

    L’8 maggio 1926, dodici bolognesi si trovavano nel corridoio del convento di San Giovanni Rotondo in attesa del Padre. Erano giunti da Monte Sant’Angelo, ove si erano recati a visitare il magnifico Santuario, insieme con un centinaio di pellegrini. Altri fedeli della loro comitiva si trovavano in Chiesa a pregare. È bene notare che allora non esisteva la porta della sacrestia che immette nel Convento direttamente, quindi il Padre che era entrato dalla porta di clausura, di là doveva nuovamente passare se voleva andare in Chiesa. Attesero inutilmente molto tempo, desiderando essere i primi a potergli parlare. Un altro padre, con meraviglia dei presenti, disse loro che Padre Pio era da parecchio tempo in chiesa a confessare. [...] Andarono in chiesa, e trovarono realmente Padre Pio, che era al confessionale delle donne. Chieste informazioni alle persone che erano in chiesa, da che parte fosse passato, risposero: “Come al solito”. I dodici bolognesi compresero che solo spiritualmente aveva potuto passare di là, poiché essi da oltre un’ora stavano ad attenderlo.
    [...] Su questo tema, voglio riportare un altro fatto simile avvenuto ad un noto artista di teatro. Mi fu raccontato a San Giovanni Rotondo, nel febbraio 1931. Un giorno questo signore arrivò in automobile da Foggia con alcune artiste della sua compagnia teatrale. Il contegno suo e delle signore stupì i buoni sangiovannari, poiché appena sceso dalla macchina questi disse: «Dov’è Padre Pio? Voglio che mi converta, voglio vederlo», e mentre le signore in sua compagnia facevano dei sorrisini canzonatori, entrò in chiesa. Alcuni figli spirituali del Padre, ai quali si era rivolto, gli risposero che era in sacrestia, ove lo avevano lasciato in quel momento. Andato in sacrestia non lo trovò. Fu cercato da ogni parte, in Convento, nella sua cella, nell’orto, nelle camerate dei fratini, ma non fu possibile trovarlo da nessuna parte. Finalmente, stanco di aspettare, disse: «Se non c’è, io me ne riparto. Volevo essere convertito da lui», ma dicendo queste parole rideva sarcasticamente. Risalì in macchina e si diresse verso il paese. Aveva fatto appena duecento metri, che tutti i presenti si trovarono di fronte Padre Pio. «Padre, dove eravate, che vi abbiamo cercato per mare e per terra?», gli chiesero. «Qui presente, vi sono passato dinanzi due o tre volte, e né voi, né lui ve ne siete accorti». I buoni sangiovannari compresero e nulla dissero.
    Sulla invisibilità dei Santi, si narra che san Luciano quando percorreva le strade della sua città, si rendeva invisibile a chi non voleva farsi vedere. San Francesco di Paola si rese invisibile a sessanta soldati inviati dal re di Napoli per arrestarlo; questi gli passarono vicino, ma non videro che pregava il Signore di soccorrerlo.

Alberto Del Fante,
Per la storia. Padre Pio da Pietrelcina.
Il primo Sacerdote stigmatizzato, pp. 480-481

Casa Mariana Editrice
Sede Legale
Via dell'Immacolata, 4
83040 Frigento (AV)
Proprietario: Associazione CME Il Settimanale di Padre Pio. Tutti i diritti sono riservati. Credits