I FIORETTI
«Lì ci sta Gesù...»
dal Numero 24 del 14 giugno 2020

Era così grande la tenerezza di padre Pio verso Gesù Sacramentato da aver lasciata impressa nell’insegnante Giuseppe Pompilio l’immagine di quando prendeva la pisside, l’ostensorio e l’Ostia «con estrema delicatezza e rispetto, come una mamma verso il suo bambino».

Il 25 agosto 1965, padre Marcellino IasenzaNiro notò che mancava l’energia elettrica, cosicché padre Pio non poteva usare l’ascensore per andare come di consueto sul matroneo della chiesa. Per evitargli la dura rampa di scale che conduceva al posto dove si soffermava solitamente, gli disse: «Padre, perché non va a pregare nella cappellina?». E lui rispose commosso, indicando la chiesa: «Ma lì ci sta Gesù».

Padre Pio desiderava che il suo amore verso la Liturgia eucaristica fosse condiviso anche dai suoi figli spirituali, ai quali spiegava che «assistiamo alla Santa Messa perché è il Calvario stesso in cui Gesù compì la redenzione nostra dinanzi al Padre suo, né scendiamo da questo monte, cioè quando è finita la Messa, quasi spensierati, come se avessimo assistito a uno spettacolo qualsiasi... Imitiamo le pie donne, com’è scritto nel Vangelo, che, dopo spirato Gesù, scendevano dal monte percuotendosi il petto. Ma sia questa una vera compunzione di spirito, di dolore per i nostri peccati e, nel tempo stesso, di confidenza della divina giustizia, placata dal Figlio suo».

Su questa traccia padre Alessandro da Ripabottoni, curatore dell’Epistolario di padre Pio, ha delineato la “regola” che il Frate suggeriva alle sue figlie spirituali riguardo alle cose da praticare in chiesa e nell’uscire da essa:
1. Entra in chiesa in silenzio e con gran rispetto, tenendoti e reputandoti indegna di comparire davanti alla maestà del Signore.
2. Prendi poi l’acqua benedetta e fa’ bene e con lentezza il segno della nostra redenzione.
3. Trovato il posto, inginocchiati e rendi a Gesù Sacramentato il tributo della tua preghiera e della tua adorazione.
4. Assistendo alla Santa Messa e alle sacre funzioni, compi ogni atto religioso con la più grande devozione.
5. Se preghi in comune, pronunzia distintamente le parole della preghiera; fa’ bene le pause e non affrettarti mai.
6. Nell’uscire di chiesa abbi un contegno raccolto e calmo. Saluta per primo Gesù Sacramentato, domandagli perdono delle mancanze commesse alla sua presenza e non partire da Lui se prima non gli hai chiesto e da Lui non hai ottenuto la paterna benedizione.
7. Uscita che sei di chiesa, mostrati quale ogni seguace del Nazareno dovrebbe essere; soprattutto serba una gran modestia in ogni cosa, perché la modestia è la virtù che meglio di ogni altra palesa le affezioni del cuore.

Saverio Gaeta,
Padre Pio. Sulla soglia del Paradiso,
pp. 81-82

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