I FIORETTI
Santo tutto francescano
dal Numero 41 del 20 ottobre 2019

La relazione che si stabilisce tra i due Santi, padre Pio e san Francesco, è caratterizzata da quella tenera comunione che può legare un figlio affettuoso ad un premuroso padre. [...]. Quando per disegno di Dio a causa di una misteriosa malattia – che si aggrava stando egli in convento – il giovane padre Pio è costretto a vivere per ben sette anni in famiglia e si teme che debba lasciare il chiostro, san Francesco gli appare e gli fa capire che la prova avrebbe avuto termine.
Ogni mattina san Francesco è accanto a questo figlio sull’altare, durante la Santa Messa, mentre insieme alla Vittima divina, Gesù, sale sulla croce. E, dopo l’avvenuta immolazione, lo accoglie sulle sue ginocchia, come fece Maria con il Figlio sul Calvario. [...]. Intanto per vivere da vero frate minore guarda al Serafico Padre come a modello da imitare: nella povertà, riducendo al minimo l’uso dei beni indispensabili per la vita e addolorandosi quando i superiori gli impongono dei conforti che egli reputa non confacenti ad un francescano; nell’umiltà, mutuando e vivendo atteggiamenti ed espressioni come: «Io sono il più grande peccatore della terra»; nell’obbedienza e sottomissione alla Chiesa, anche quando le disposizioni, che egli riceve dalle autorità ecclesiastiche, possono apparire lesive alla dignità della sua persona.
Ai superiori padre Pio disse chiaramente che non avrebbe voluto alcun segno di particolarità per la sua tomba; e, quando si accorse delle loro intenzioni di costruire la cripta, si oppose con tutti i suoi mezzi: «Sono un povero frate cappuccino – diceva – e mi dovete mettere sottoterra». Ma dovette, come sempre, ubbidire.
Il nome del Padre Serafico ricorreva spesso sulle sue labbra per spronare all’imitazione. Citiamo solo un esempio. «3 settembre 1965. Questa mattina abbiamo presentato un gruppo di chierici cappuccini dello studio liceale di Terlizzi (Bari) al Padre, che ha rivolto ad essi queste parole: “Ricordatevi di ciò che avete promesso nella professione religiosa e non vi macchiate dello spirito moderno, come uso di macchine ed altro... altrimenti san Francesco in punto di morte ve ne chiederà conto”. Interviene, quasi scherzando, padre Silvano da Cerignola: “Il Serafico Padre si presenterà col bastone”. Padre Pio ribatte: “Non col bastone, ma ci caccerà del tutto dal Paradiso!”.
Padre Alfonso Scaramuzzi da Montefusco, che ha assistito al colloquio, subito dopo, presentando al Santo il vice comandante dell’aeroporto di Campino, dice: “Padre, questi altro che macchine usano, viaggiano in aereo”. E padre  Pio secco: “Sì, ma essi non sono francescani”».

Padre Marcellino IasenzaNiro,
Padre Pio parla della Madonna,
pp. 311-313

Casa Mariana Editrice
Sede Legale
Via dell'Immacolata, 4
83040 Frigento (AV)
Proprietario: Associazione CME Il Settimanale di Padre Pio. Tutti i diritti sono riservati. Credits