I FIORETTI
“Vedo due mamme”
dal Numero 48 del 11 dicembre 2016

La Madonna fu vicina [a Padre Pio] anche nel momento della morte. Me lo ha confermato Padre Pellegrino da Sant’Elia a Pianisi. Aveva l’incarico di trascorrere le notti accanto al letto di Padre Pio per assisterlo in caso di necessità. E gli fu vicino anche la notte del trapasso.
«A un certo momento – mi raccontò Padre Pellegrino – mi accorsi che Padre Pio guardava fisso verso la parete. Il suo volto, sofferente e pallido, divenne luminoso. Mi avvicinai. Lui se ne accorse e disse indicando la parete: “Ma lì, chi c’è?”.
“Le foto dei suoi cari, quelle della mamma, del papà e quelle di alcuni ammalati” risposi.
Lui disse: “Io vedo due mamme”.
Pensai che la vista gli si fosse indebolita. Mi avvicinai alla parete e indicando il quadretto dissi: “Questa è la sua mamma”.
Padre Pio mi fissò e mi disse: “Non preoccuparti, ci vedo benissimo. Ma lì ci sono due mamme”.
Allora capii che forse “l’altra mamma” era la Madonna.
Si sapeva che Padre Pio vedeva spesso la Madonna. Io stesso ero stato testimone di quelle straordinarie esperienze. Quando pregava, a volte lo spiavo di nascosto. Spesso sentivo che parlava con qualcuno, intrattenendo una conversazione. In quei momenti il volto del Padre emanava una luce meravigliosa. Quella notte, davanti a me, non si mise a conversare con “le due mamme”, ma l’espressione rapita del suo viso faceva capire che vedeva qualcuno».
Padre Pio riceveva visite non solo da Gesù, dalla Madonna, dai Santi, ma anche da trapassati che chiedevano preghiere o volevano semplicemente lasciare messaggi. Molti testimoni mi hanno riferito che spesso lo si vedeva parlare da solo. Ma poi si veniva a sapere che conversava con qualche persona morta da tempo.
Angelo Battisti, l’amministratore di Casa Sollievo della Sofferenza, un giorno era in colloquio con il Padre, nella sua cella. Improvvisamente lo sentì parlare con qualcuno che non vedeva.
«Gli stavo leggendo una lettera importante – mi raccontò Battisti – e mentre io leggevo, il Padre gesticolava e parlava guardando da un’altra parte. Si capiva benissimo che stava dialogando con una persona che i miei occhi non potevano vedere. Rimasi impressionato e mi fermai nella lettura. Lui se ne accorse e mi disse: “Guagliò, tu quando vieni a parlare con me non devi badare a quello che faccio, perché io faccio quattro, cinque cose contemporaneamente: non ho tempo di farle una per volta, hai capito?”. Gli risposi: “Padre, ho capito e stia tranquillo che così farò”. Dovevo pur saperlo».

Renzo Allegri,
I miracoli di Padre Pio, pp. 74-75

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