MARIA SS.
Maria è mia Madre
dal Numero 05 del 2 febbraio 2025
di Diego Giuliani /2
Per la crescita della nostra vita spirituale, un ruolo fondamentale è ricoperto da Maria Santissima. La grazia divina, infatti, aumenta in noi attraverso la fedeltà ai sacramenti, la purificazione del cuore e la dipendenza dalla Madonna con la recita del santo Rosario.
La Maternità della Madonna nei nostri confronti è una realtà che, come abbiamo già visto, è viva e operante sin dal giorno del nostro Battesimo. È importante ora conoscere come la Madonna operi alla nostra santificazione, e perché lo faccia con tanto amore e tanta dedizione nei nostri confronti per la sua singolarissima Maternità. Continua ancora il padre Schryvers nel suo libro La Madre mia: «Noi diveniamo fratelli di Gesù e figli di Maria soltanto perché il suo cuore materno l’ha desiderato, voluto, chiesto [...]. Le sue relazioni di maternità con te non sono relazioni astratte, vaghe e generali; sono concrete, precise, individuali [...]. Ella ha preparato nel suo Cuore materno la nostra culla [...], su di te Maria ha vegliato, ha allontanato da te i pericoli, è entrata nei più minuti particolari per darti la felicità di nascere e, dopo di essere generato nelle acque del battesimo. Oh! Con quale tenerezza e con quale intima gioia ha infuso in quel momento, in te, la vita del Figlio suo, ti ha stretto al suo Cuore materno» (p. 27). Volendo quindi continuare il discorso intrapreso sulla meravigliosa Maternità spirituale che la divina Madre ha nei nostri confronti, dobbiamo tenere conto che questi “vincoli misteriosi” di cui parla il padre Schryvers sono diversi e molto importanti; infatti il padre insegna: «L’unico scopo della vita è di sviluppare il germe d’amor di Dio che ti è stato infuso [nel Battesimo], ossia di far crescere in te Gesù, di farlo arrivare all’età perfetta», bisogna quindi esercitarsi con umiltà e amore nel metterli in pratica, ponendo ogni imperfezione nelle mani di Colei che sola, nella sua pienezza di grazia, può aiutarci efficacemente, perché è Madre di ogni anima, così come Dio vuole. Come già indicato, la fedeltà e frequenza ai sacramenti sono il primo passo per cominciare la vita spirituale, ossia la grazia divina che riceviamo attraverso i sacramenti è il vincolo più profondo che l’anima ha con Dio attraverso la mediazione della Madre Immacolata. C’è un secondo mezzo importantissimo da tenere in conto per la nostra crescita in grazia per arrivare a Dio con l’aiuto della celeste Madre: è la purificazione del cuore. Infatti il padre Schryvers insegna: «La madre cristiana si affligge vedendo spuntare nel suo figliuolo [...] inclinazioni viziose e si sforza di correggerle. Quanto più si rattrista la Madre dell’anima nostra, la quale vede distintamente tutti i difetti che riempiono il nostro cuore [...] perciò ci stimola sempre alla lotta» (p. 67). Tutto il lavoro di depurazione si basa su tre principi secondo il padre Schryvers: «Devi affidare incessantemente a Maria la tua risoluzione di vivere senza peccato pienamente volontario; nella lotta devi volgerti sempre verso tua Madre, e chieder soccorso; devi vivere abitualmente in uno spirito di compunzione vicino a Maria, pregandola di purificarti incessantemente e di ottenerti il perdono di Gesù». Per incoraggiaci in questo lavoro talvolta non facile dobbiamo ricordare che la Madre nostra «non ha conosciuto le conseguenze del Fiat che pronunciava ma le ha accettate realmente, volontariamente con tutto l’ardore del suo Cuore materno per liberarci dall’inferno» (p. 19). Esprimiamole la nostra riconoscenza con le parole del medesimo Autore: «O Madre cara! quante lacrime ti sono costato! Ma in cambio , ti amo immensamente. Voglio rimanere sempre vicino a te» (p. 21). Il terzo mezzo così importante per aumentare questi “vincoli misteriosi” è la dipendenza che l’anima volontariamente stabilisce con la sua Madre celeste, essendo infatti questa dipendenza un effetto della fede e della conoscenza che l’anima ha di Lei. Padre Schryvers così lo spiega: «La creatura, nell’ordine soprannaturale, dipende interamente e senza interruzione dal suo Creatore, sino al punto che la conservazione degli esseri è chiamata una continua creazione. Ancora più assoluta è la dipendenza dell’anima nell’ordine soprannaturale rispetto allo Spirito Santo e a Colei che Egli si è associata come Sposa. Se l’anima cessa di aderire all’anima di Lei, cessa di vivere». Bisogna dunque stringere questi “vincoli” con la celeste Madre e il mezzo indicato dal padre Schryvers, è la preghiera: «Avendo a disposizione un mezzo tanto facile per divenire un gran santo, potresti tu trascurarlo? Ti basta rimanere unito alla SS. Vergine con una preghiera continua, con il desiderio incessante di ricevere in te la vita di Gesù [...] ma questa preghiera, questa supplica incessante deve essere umile. Riconosci con semplicità la tua miseria e la tua dipendenza assoluta dalla Madre tua [...]. Che la tua preghiera sia fiduciosa. Che cosa hai da temere, povero bambino, nell’anima della migliore delle Madri? [...] Chiedi incessantemente, prega senza interruzione e sii sicuro di ricevere tutto, e farai al suo cuore materno un piacere indicibile» (pp. 51-53). «Infine che la tua preghiera sia un atto di amor filiale. È tua Madre. Puoi amarla finché vuoi, senza timore di eccedere, perché amandola ami Gesù che ella forma in te». Sull’esempio dei santi, infatti, impariamo che la nostra perseveranza nella vita spirituale non si basa sulle capacità umane o sulla capacità che Dio potrebbe dare di far miracoli, ma essa si basa sulla grazia di Dio che noi possiamo acquistare con la preghiera. Infatti il grande sant’Alfonso Maria De’ Liguori, arrivato alla fine della sua lunga e intensa vita, al confratello che lo assisteva disse questa frase: «Fratello, non sai che dal Rosario dipende la mia salvezza eterna?». Sforziamoci anche noi di non omettere mai la recita del Rosario, nonostante le varie occupazioni. Esso è un vincolo efficacissimo per tenerci uniti alla nostra Madre celeste, e la Chiesa con la sua autorità e con il suo esempio ha sempre confermato la grande importanza di questa preghiera. Ma le pratiche di preghiera sono varie e adattabili ad ogni circostanza, e quindi la nostra preghiera può diventare continua, incessante: offrire ad esempio le primizie di ogni giorno, la meditazione e riflessione sulla vita della Madonna o le piccole giaculatorie mariane recitate guardando e baciando le sue immagini, stringendo fra le mani il Rosario. La Vergine Santa è sempre in contatto con la nostra anima, esprimiamole dunque il nostro amore sforzandoci di stare sempre vicino a Lei.
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