Molto consolante è il messaggio che Dio volle dare al mondo, macchiato da tante colpe, attraverso Santa Maria Faustina Kowalska: quello della sua infinita misericordia. Ancor più consolante è sapere cdi avere al nostro fianco la “Madre della misericordia”, attraverso cui otteniamo grazia, redenzione e pace.

Quando sentiamo il nome della mistica Santa Maria Faustina Kowalska la nostra mente collega subito il pensiero alla divina Misericordia. Gesù, infatti, nelle sue esperienze mistiche, la definisce: «Segretaria della mia Misericordia».
E di quanta misericordia ha bisogno questo nostro mondo? Guerre, attentati, odio che divampa nei social, divisioni sociali e anarchia morale minano la pace dei singoli e dei popoli interi; perciò abbiamo bisogno di confidare in Colui per il quale nulla è impossibile.
La Sacra Scrittura profetizza: «Per il dilagare dell’iniquità si raffredderà il cuore di molti»
(Mt 24,12); il peccato rende l’uomo insensibile ed egoista, come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1885: «Il peccato mortale distrugge la carità nel cuore dell’uomo a causa di una violazione grave della Legge di Dio; distoglie l’uomo da Dio, che è il suo fine ultimo e la sua beatitudine, preferendo a lui un bene inferiore». Quindi un’anima che si trova in questo stato non può non trovare conforto nel leggere nel Diario della Santa le parole che Gesù le rivela: «L’anima debole, peccatrice, non abbia timore di accostarsi a Me, ed anche se avesse più peccati di quanti granelli di sabbia ci sono sulla terra, tutto sprofonderà nell’abisso della Mia Misericordia». Ecco perché il mondo ha bisogno di confidare nella Misericordia divina.
L’antitesi all’odio che cova nel cuore dell’uomo è la pietà, ma la pietà la si può conoscere soltanto incontrando la misericordia del Signore, perché solo allora si capisce che il tarlo che consuma l’anima rinchiusa nei suoi pensieri malevoli è solo una fiammella rispetto alla brace ardente del Cuore misericordioso di Dio. Infatti, il male che l’uomo si fa contorcendosi nei suoi pensieri viene spazzato via dalla conoscenza della bontà divina, perché in essa egli trova la speranza che illumina le menti e che fa vedere la stoltezza di quella ossessione in cui, quale peccatore, era incappato. La bontà divina non solo riempie il cuore di dolcezza ma apre l’orizzonte della mente permettendo all’uomo di entrare nell’ottica divina. Si comprende, così, come la sete di vendetta che inaridisce il cuore del peccatore viene spenta dal fiume della misericordia che sgorga dal Sacro Cuore di Gesù.
Nel suo viaggio di ascesi Santa Maria Faustina non è sola nell’esplorare le profondità di questo mistero divino: ella è accompagnata da Colei che invochiamo quale “Madre di misericordia”. La Vergine appare alla religiosa, spesso con il Bambino Gesù in braccio, durante la Santa Messa al momento della transustanziazione per porgergli il divin Pargoletto, per darle dei consigli, per insegnarle ad essere una degna sposa per il Figlio e, in quanto Madre del Figlio, tratta con lei come con una figlia.
«Più imito la Madre di Dio, più profondamente conosco Dio», scrive la nostra Santa nel suo Diario, e ancora: «Maria è la mia Maestra, che m’insegna sempre come vivere per Iddio. O Maria, il mio spirito s’illumina nella Tua mitezza e umiltà». Infatti il giorno della festa dell’Immacolata Concezione del 1937 la Madonna le dice: «Figlia mia, per raccomandazione di Dio debbo esserti Madre in modo esclusivo e speciale, ma desidero che anche tu Mi sia figlia in modo particolare. Desidero, figlia Mia carissima, che ti eserciti in tre virtù, che per Me sono le più care e a Dio le più gradite. La prima è l’umiltà, l’umiltà, e ancora l’umiltà. La seconda virtù è la purezza. La terza virtù è l’amore per Iddio. In qualità di figlia Mia devi risplendere in modo particolare per queste virtù».
Il fatto che la Madonna sia Madre di misericordia la rende nostra Avvocata e quindi anche Mediatrice di grazia. Stiamo vivendo in Europa tempi incerti di guerra ed è interessante questa apparizione dove, in tempi simili, nel 1936, la Santa prega per la sua patria: «Settembre. Primo venerdì. Verso sera vidi la Madonna col petto scoperto, trafitto da una spada, che piangeva a calde lacrime e ci metteva al riparo da un tremendo castigo di Dio. Iddio voleva colpirci con un terribile castigo, ma non poté perché la Madonna ci protesse. Una paura tremenda attraversò la mia anima. Prego incessantemente per la mia Polonia, per la mia cara Polonia, che è così poco riconoscente alla Madonna. Se non ci fosse stata la Madonna, a ben poco sarebbero serviti i nostri sforzi. Moltiplicai il mio impegno nelle preghiere e nei sacrifici per la mia cara Patria, ma vidi che ero una goccia di fronte all’ondata del male. Come può una goccia trattenere un’ondata? Oh sì! Una goccia da sola è nulla, ma con Te, o Gesù, posso affrontare coraggiosamente tutta l’ondata del male e perfino l’inferno intero. La tua onnipotenza può tutto».
I Santi e la Madonna ci insegnano questo: che da soli non possiamo nulla ma che la preghiera è una potente arma con la quale possiamo essere uniti a Dio e sfidare i pericoli del nostro tempo moderno senza timore. Gli uomini, i politici, i diplomatici non riescono a fermare le guerre – che stanno minacciando di allargarsi – con le loro sole forze. Non possiamo aspettarci che semplici uomini possano risolvere i problemi del pianeta, bisogna che i popoli ricorrano a Lei, alla sua intercessione, per ottenere da Dio: grazia, redenzione e pace.
Eppure, nonostante tutto, stiamo vivendo in un tempo di grazia, nel tempo della misericordia, così leggiamo in un’apparizione dove la Madonna incoraggia Santa Maria Faustina nella sua missione: «Ad un tratto vidi la Madonna che mi disse: “Oh, quanto è cara a Dio l’anima che segue fedelmente l’ispirazione della Sua grazia! Io ho dato al mondo il Salvatore e tu devi parlare al mondo della Sua grande Misericordia e preparare il mondo alla Sua seconda venuta. Egli verrà non come Salvatore misericordioso, ma come Giudice Giusto. Oh, quel giorno sarà tremendo! È stato stabilito il giorno della giustizia (cfr. At 17, 31), il giorno dell’ira di Dio davanti al quale tremano gli angeli. Parla alle anime di questa grande Misericordia, fino a quando dura il tempo della pietà. Se tu ora taci, in quel giorno tremendo dovrai rispondere di un gran numero di anime. Non aver paura di nulla; sii fedele fino in fondo. Io ti accompagno con la mia tenerezza”».
In questo ultimo mese, a causa di un attentato in America, si è molto discusso della violenza delle parole, del fatto che parole di verità possano essere violente. Anche le parole che la Madonna rivolge alla mistica nelle apparizioni trascritte poi nel suo Diario sembrano forti, dure. Eppure sono parole d’amore perché sono parole di avvertimento. La Madonna ci invita ad accostarci alla misericordia del Figlio, a non tardare, ad essere sempre pronti perché la morte giungerà come un ladro, quando meno ce lo aspettiamo, non sappiamo né il giorno, né l’ora (cf Mt 24, 42-44). Quindi lottiamo, non arrendiamoci alle sfide dei nostri tempi, ma teniamoci sempre pronti affidandoci come Santa Maria Faustina Kowalska all’intercessione della nostra Madre del Cielo, riparandoci sotto il suo manto ed invocando la Misericordia divina: «In espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero».