I FIORETTI
Il sacerdozio di Padre Pio: il ruolo della Madonna
dal Numero 26 del 10 luglio 2022

Il papa Benedetto XVI parlando del nesso che c’è tra la Madonna e il sacerdozio afferma che «è un nesso profondamente radicato nel mistero dell’Incarnazione [...]. Maria è realmente e profondamente coinvolta nel mistero dell’Incarnazione, della nostra salvezza. E l’Incarnazione, il farsi uomo del Figlio, era dall’inizio finalizzata al dono di sé; al donarsi con molto amore nella Croce, per farsi pane per la vita del mondo. Così sacrificio, sacerdozio e Incarnazione vanno insieme e Maria sta al centro di questo mistero» (1).

Maria Santissima, quale Madre di Dio, ha concepito, generato, nutrito, presentato al Padre Cristo Sacerdote e sofferto con Lui (2), e per questo il Sacerdozio di Cristo è inseparabile dalla Maternità divina di Maria. Non solo è inseparabile, ma – afferma il Papa – «Maria è al centro» del mistero dell’Incarnazione e del Sacrificio sacerdotale di Cristo, ne è parte integrante, non accidentale.

Il Sacerdozio di Cristo è partecipato, attraverso il sacramento dell’Ordine sacro, a tutti i sacerdoti cosicché l’unione che c’è tra Cristo e la Madre Santissima viene anch’essa partecipata ai sacerdoti, in virtù del fatto che il sacerdozio in sé, ontologicamente ed intrinsecamente, è inseparabile dalla Vergine Madre. 

Questa unione tra Maria Santissima e i sacerdoti fu stabilita da Cristo stesso sulla croce quando affidò la Madre a Giovanni, discepolo prediletto e primizia verginale del sacerdozio. Se è vero che in tale affidamento Giovanni rappresenta tutto il genere umano, è anche vero che egli rappresenta innanzitutto i sacerdoti. Afferma infatti ancora Benedetto XVI: «Gesù, prima di morire, vede sotto la croce la Madre; e vede il figlio diletto e questo figlio diletto certamente è una persona, un individuo molto importante, ma è di più: è un esempio, una prefigurazione di tutti i discepoli amati, di tutte le persone chiamate dal Signore per essere “discepolo amato” e, di conseguenza, in modo particolare anche dei sacerdoti. [...]. Il Vangelo ci dice che san Giovanni, il figlio prediletto, prese la madre Maria “nella sua propria casa” [...]. Prendere con sé Maria significa introdurla nel dinamismo dell’intera propria esistenza – non è una cosa esteriore – e in tutto ciò che costituisce l’orizzonte del proprio apostolato» (3).

Anche san Giovanni Paolo II nel corso del suo pontificato ha parlato diverse volte di questo rapporto stretto che c’è tra Maria e ogni sacerdote, in virtù dell’unione profonda che Ella ebbe con il Figlio di Dio e il suo Sacerdozio redentivo. Egli ricorda a tutti i sacerdoti: «C’è nel nostro sacerdozio ministeriale la dimensione stupenda e penetrante della vicinanza alla Madre di Cristo. Cerchiamo dunque di vivere questa dimensione» (4).

San Pio da Pietrelcina, sacerdote stimmatizzato perfettamente configurato a Cristo, ha vissuto in pienezza anche la dimensione mariana del Sacerdozio di Cristo, ritrovandosi in Lei e con Lei nell’offerta del Sacrificio del Calvario e nella condivisione profonda dell’immolazione di Cristo (5). 

La Madonna è stata presente innanzitutto nell’interiorità del Santo, ma è stata parte integrante anche della sua missione sacerdotale a favore delle anime. Davvero egli ha accolto Maria nella “sua propria casa”, introducendola “nel dinamismo dell’intera propria esistenza e in tutto ciò che costituiva l’orizzonte del proprio apostolato. Egli stesso afferma, parlando a padre Pellegrino Funicelli: «Sappi che nelle mie azioni e nei miei movimenti non ho avuto mai alcun riferimento minimamente terreno. [...] Nella mia azione sacerdotale io ho avuto un solo esemplare, un solo punto di riferimento: la Madonna» (6). E sempre a padre Pellegrino che gli chiedeva come potesse conciliare tanto raccoglimento nella preghiera con la sua incessante attività in confessionale e in tutte le opere di misericordia sia spirituale che corporale, padre Pio rispondeva: «Io mi sento e credo di essere, pure nella mia indegnità, il figlio della Madonna. E ti ho già detto tante volte che la Mamma Celeste è l’anello di congiunzione tra Dio e l’umanità. È Lei che crea il mio campo d’azione e l’atmosfera, è Lei che mi dà l’ossigeno, è Lei che con i suoi profumi mi esalta quasi, e mi fa apparire un maggiorato nello spirito. Io mi sento come una barchetta a vela, spinto dal respiro della Mamma Celeste. Anche se sperduto in alto mare, io sono tranquillo. Non so come comincio, né so dire come finisco nelle varie imprese, ma non mi sento incerto perché sono diretto spiritualmente da Lei» (7).

In queste preziose testimonianze che dobbiamo all’audacia e alla penna del Funicelli risulta evidente quanta parte avesse la Madonna nell’attività vertiginosa di san Pio a favore delle anime e quanto egli dipendesse e si sentisse in tutto guidato e fortificato da Maria Santissima. C’è affinità tra san Pio da Pietrelcina e san Massimiliano Kolbe, il santo martire polacco che ha fatto della devozione e consacrazione a Maria il centro del suo percorso di sacerdote francescano, dando vita alle città dell’Immacolata e alla Milizia dell’Immacolata; è evidente che, anche se san Pio non ha scritto e parlato sistematicamente della consacrazione all’Immacolata, ne ha vissuto lo spirito in totalità, sia interiormente sia nel suo ministero sacerdotale.

Un giorno padre Pellegrino gli chiese: «“Ma donde le viene tanta forza?”. Ed egli mi rispose con semplicità: “Dalla Madonna: è Lei che mi dà una bevanda speciale, che mi fa sentire sempre forte e sempre pronto [...]. Io ho l’impressione che sia Lei che si mette a far tutto al mio posto. Il suo sorriso materno mi incoraggia a rimanere sempre in servizio in questo mondo, da cui vorrei uscire. Rimango, e mi auguro sempre attivo, per la forza che attingo da Lei”» (8).   

 

Note

1) Benedetto XVI, Udienza generale del 12 agosto 2009.

2) Cf. Lumen gentium, n. 61.

3) Benedetto XVI, Udienza generale del 12 agosto 2009.

4) Giovanni Paolo II, Lettera per il Giovedì santo 1979.

5) Per una trattazione puntuale e originale di questo tema: Suor M. Immacolata Savanelli, FI, La connotazione mariana della spiritualità corredentiva di san Pio da Pietrelcina, EDUSC, Roma 2017, cap. II e VIII.

6) Padre Marcellino IasenzaNiro, Padre Pio parla della Madonna, San Giovanni Rotondo 2008, pp. 206-207.

7) Ivi, p. 210.

8) Ivi, pp. 212-213.

 

di Suor M. Gabriella Iannelli, FI, Il Settimanale di Padre Pio, N. 26/2022

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