ATTUALITÀ
Mc Donald’s e i panini da consumare senza fretta.
dal Numero 40 del 13 ottobre 2013
di Lazzaro M. Celli

“Un panino immortale”! È la grande scoperta del signor David Whipple, scienziato statunitense, a seguito di un lungo esperimento su di un panino del Mc Donald’s, rimasto intatto dopo ben 14 anni. Gli ingredienti di questi cibi restano per noi un mistero!

Nel noto film di Mary Poppins, il vecchio e stravagante zio Albert chiede al nipote Bert, il celebre spazzacamino: «Sai la differenza che c’è tra un serpente a sonagli e una coscia di pollo?». «No!» risponde Bert. E lo zio, di rimando: «Allora dovresti stare più attento a quello che mangi!».
Maggiore attenzione dovremmo prestare anche noi se un giorno qualcuno ci invitasse a mangiare un panino o delle patate fritte al Mc Donald’s, perché un panino con annesso hamburger può durare addirittura 14 anni. Proprio 14 anni! Intatto, completamente intatto nell’aspetto, e senza emanare cattivo odore.
È successo al signor David Whipple, degli Stati Uniti, nello Utha esattamente. Ospite di un talkshow televisivo, The Doctors, ha raccontato la sua incredibile storia. Cominciò perché voleva mostrare ai suoi amici come i panini e la carne del Mc Donald’s non fossero vero cibo. Avrebbe verificato lo stato di decomposizione solo per poche settimane. Poi accadde l’evento fortuito, quello che a volte capita ad uno scienziato intento a verificare determinati obiettivi ed invece, improvvisamente ed in modo del tutto inaspettato, approda ad una nuova scoperta che neanche aveva preventivato. Il signor Whipple dimenticò il cibo nella tasca di un cappotto, che ripose nell’armadio debitamente conservato. Da quel giorno passarono due anni e il signor Whipple decise di cambiare abbigliamento. Indossò il cappotto deposto due anni prima e... sorpresa: quando infilò la mano nella tasca ritrovò il panino con l’hamburger come se l’avesse appena comprato poche ore prima. Tutto era conservato in perfetto stato. Pare che i decompositori, questi microorganismi esistenti in natura e che consumano ogni tipo di materia organica, si rifiutino di aggredire il cibo del Mc Donald’s. Se ci chiediamo il perché del comportamento così innaturale dei microorganismi deputati a scomporre tutta la materia organica esistente, possiamo scherzosamente – ma non troppo – ipotizzare due cose. La prima presumere un improvviso cambiamento esistenziale del comportamento dei decompositori, forse per sopraggiunta stanchezza o allergia verso i prodotti alimentari della nota catena di fast food – ipotesi del tutto remota e per niente convincente –, oppure dobbiamo più verosimilmente presumere che il cibo preparato è arricchito con altre sostanze che mantengono lontana anche l’ombra della comune muffa. Così mister Whipple, incuriosito dall’insolita scoperta, ha tenuto con sé il panino con l’hamburger e lo ha monitorato ancora per ben 12 lunghi anni. Tutto è rimasto come prima. Ora è l’uomo che possiede il panino più vecchio del mondo.
Quale sarà la segreta alchimia con cui sono preparati i cibi che poi Mc Donald’s rivende a noi, poveri mortali soggetti alla decomposizione come tutti gli altri esseri viventi? Forse sono vicini alla scoperta dell’elisir dell’eterna giovinezza: la carne non si decomporrà più. Finalmente un panino immortale! L’apripista che fa sperare al genere umano la vita eterna su questa terra. Forse saranno arrivati fino a questo punto dopo aver finanziato anni e anni di studio sulle tecniche di mummificazione egiziana. Forse sperano di presentare l’Happy Meal ad una futuristica fiera di antiquariato. Forse un giorno lontano potrebbe diventare oggetto d’interesse degli archeologi del quarto millennio, in vista degli studi sulle abitudini alimentari degli uomini di questo secolo.
Data la durata e la scadenza del tutto inesistente, fare provviste di carne e patatine al Mc Donald’s, potrebbe anche essere un’idea nei casi in cui avessimo bisogno di approvvigionarci di cibo, sotto l’improvvisa minaccia di un tempo di carestia e di cataclismi.
Anche le patatine fritte svolgono diligentemente la loro parte. Mentre tutte le patatine normali, fritte nell’olio, dopo qualche giorno diventano nere, (provare per credere), quelle del Mc Donald’s, no. È come se la muffa si spaventasse di fronte a questo cibo e anziché attaccarsi sopra, se ne sta alla larga, in cerca di prodotti migliori. Certo, se ci fosse l’obbligo di contrassegnare la scadenza anche sui prodotti alimentari di consumo immediato, sui panini del colosso dei fast food, bisognerebbe apporre la scritta “a lunga, anzi a stralunghissima conservazione”.
In fondo in fondo, però, è doveroso un grazie alla Mc Donald’s. L’averci fatto comprendere, si fa per dire, i misteriosi ingredienti con cui preparano i cibi, consumati anche da numerosi bambini, ci invoglia a ritornare alle vecchie abitudini, come quando gli amici s’incontravano a casa e mangiavano insieme, un salutare ed economico piatto di pasta, preparato secondo la nostra ricca tradizione gastronomica regionale.

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