I FIORETTI
Un massone a Lourdes
dal Numero 37 del 10 ottobre 2021

È impossibile anche solo immaginare quante furono le conversioni avvenute a San Giovanni Rotondo per intervento di padre Pio.

Il “Frate con le stimmate” trascorreva la maggior parte del suo tempo nel confessionale. Egli non predicava, non teneva conferenze, non era un missionario. Ascoltava le confessioni delle persone che ricorrevano a lui per consigli spirituali. Era cioè un “medico” delle anime.

Negli anni Venti e Trenta restava nel confessionale fino a 19 ore al giorno. In seguito, a causa della malferma salute, dovette ridurre questa sua attività apostolica. Ma quando poteva era sempre là, in quel piccolo e scomodo confessionale, con una lunga fila di persone che attendevano per poter confidargli i propri drammi spirituali. E quasi sempre, quando il penitente si alzava per andarsene, aveva gli occhi pieni di lacrime, segno che un grande cambiamento era avvenuto nel suo cuore.

Ogni giorno, nel confessionale di padre Pio, si verificavano i miracoli della conversione. Miracoli portentosi, destinati però a rimanere nascosti agli occhi del mondo. Ma, a volte, quelle conversioni erano palesi, pubbliche, legate a persone molto note, e allora destavano sorpresa, meraviglia, facevano parlare la gente e i giornali, perché erano storie avvincenti, drammatiche, che rivelavano spaccati di commovente umanità e di misteriosi richiami spirituali.

Le conversioni cominciarono a verificarsi subito dopo che sul corpo di padre Pio erano comparse le stimmate. Quelle piaghe diventarono un segno catalizzatore di estrema potenza. Avvicinando il Padre, le anime restavano folgorate come era accaduto a Paolo di Tarso.

Uno dei primi casi di conversione che fece molto scalpore, riguardava l’avvocato Cesare Festa, cugino del dottor Giorgio Festa, il medico che aveva studiato le stimmate di padre Pio.

Cesare Festa, genovese, era un professionista di grido, conosciuto in tutta la Liguria. Era presidente degli ex combattenti italiani, sindaco di Arenzano e consigliere di Vittorio Emanuele III. Da giovane era entrato nella massoneria, nella quale aveva raggiunto una delle cariche più alte.

Temperamento intransigente e irriducibile, combatteva con tutte le sue forze la Chiesa Cattolica. Spesso si incontrava con il cugino, il dottor Festa, e discutevano di miracoli. Un giorno il dottor Festa gli disse: «Vai a San Giovanni Rotondo e là troverai la prova dei miracoli ai quali non credi». E l’avvocato aveva accettato quell’invito convinto di andare a smascherare un mistificatore.

Quando giunse al convento, padre Pio stava conversando con un gruppo di persone. Si staccò subito e andò incontro all’avvocato dicendogli: «Ma come? Lei è venuto qui... ma lei è massone».

«Sì» rispose sconcertato Cesare Festa.

«E qual è il suo compito nella massoneria?» continuò padre Pio.

«Quello di combattere la Chiesa» disse l’avvocato con un fil di voce.

Padre Pio lo prese per mano, gli sorrise, si allontanarono e parlarono a lungo a quattr’occhi. Un’ora dopo Cesare Festa era cambiato. Si inginocchiò chiedendo di essere confessato. «No – disse padre Pio –, è presto. Il Signore ti farà sapere quale sarà l’ora più opportuna».

Tornato a Genova, scrisse al cugino medico: «Grazie, tu mi hai aperto una via che percorrerò. Non posso dirti nulla per scritto. Ti dico solo che ritorno con una profonda dolcezza nell’anima, desideroso di silenzio, perché nulla turbi lo spirito mio».

Una settimana dopo era di nuovo a San Giovanni Rotondo. Non poteva più vivere lontano da padre Pio. Poi, su suggerimento del Padre, andò in pellegrinaggio a Lourdes.

La notizia fece scalpore. L’Avanti! pubblicò un articolo a caratteri cubitali: Un massone va a Lourdes. La Loggia, di cui Cesare Festa era presidente, entrò in crisi. Venne convocata una riunione segreta per destituirlo. L’avvocato volle parteciparvi e in quella riunione fece la sua abiura, affermando, con coraggio, di fronte a quelli che erano stati i suoi “fratelli” nella lotta alla religione, che lui aveva trovato la fede. E da quel momento il celebre avvocato Cesare Festa fu un battagliero apostolo della Fede e di padre Pio.

 

Renzo Allegri, I miracoli di Padre Pio, pp. 208-210

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