Non intendo affatto delineare la figura dell’amatissimo «Padre». Come potrei farlo io che gli sono stato vicino così poco? Voglio mettere sotto questo titolo delle espressioni, sue o di altri, che ci lasciano intravedere qualche cosa.
l) Ho raccolto dalle labbra di padre Tarcisio da Cervinara, padre Carmelo da Sessano e padre Mariano da Santa Croce di Magliano, la seguente affermazione di padre Pio: «Dicono che Napoleone faceva quattro cose insieme. Io non sono Napoleone, ma a tre ci arrivo». E questa servirebbe anche a spiegare come mai egli, fra tante occupazioni, riuscisse a recitare 33 – ed anche più – Rosari di 15 poste al giorno.
2) Mi riferiva padre Clemente da Postiglione che, un giorno, il molto reverendo padre Agostino da San Marco in Lamis, gli disse: «Se le pietre sapessero cosa vi è in padre Pio, piangerebbero di commozione!». L’affermazione ha tanto più valore, in quanto padre Agostino era fin troppo sobrio nel parlare di padre Pio. D’altra parte, adesso siamo in possesso del suo Diario che ci svela segreti meravigliosi, segreti di «un altro mondo», che ci autorizzano a commentare così ciò che egli confidò a padre Clemente: «Aveva ragione: ipse enim sciebat quid esset in “illo” homine».
3) Più d’una volta, padre Pio, a qualche suo figlio spirituale, che gli chiedeva: «Padre, quando stiamo lontano da lei, se desideriamo starle un po’ vicino, dove dobbiamo cercarla?». Ed egli: «Cercatemi innanzi a Gesù sacramentato: li mi troverete». E sappiamo tutti quanto volentieri e per quanto tempo egli si tratteneva innanzi a Gesù sacramentato.
4) Quale e quanta sublime spiritualità animava padre Pio! Una volta egli domandò alla ingegnera (non ne so il nome, ma è facile che ogni frate che sia stato di residenza a San Giovanni Rotondo lo sappia), dove abitava, e lei: «Padre, mi avete detto che siete venuto a vedermi a casa mia (in bilocazione, s’intende), ed ora mi chiedete dove abito?». E padre Pio: «Io vengo a vedere soltanto l’anima».
Padre Costantino Capobianco,
Detti e aneddoti di padre Pio,
pp. 46-49