Una testimonianza da leggere con attenzione ce la offre Rita Tortora, una figlia spirituale di padre Pio.
«Essendo angustiata per il trattamento che subivo io e la mia figlioletta da parte di estranei, il Padre mi disse: “Figlia mia, sappi che il Signore è immensamente misericordioso, ma tremendamente giusto”».
Padre Pio, dunque, in occasione di questo caso particolare, apre ad una considerazione di ordine generale che ci fa capire quanto Dio ci tenga a che i nostri rapporti con il prossimo siano improntati a rigorosa giustizia.
La stessa Rita Tortora racconta: «Una volta io e mia sorella dovemmo sostenere una causa contro un tizio che voleva appropriarsi di un terreno di nostra proprietà. Padre Pio ci incoraggiò e disse: “Fate valere i vostri diritti”».
I confratelli, che sono stati con lui, assicurano che questa era la posizione abituale, costante, che il Padre assumeva di fronte una situazione di sopruso.
Osserva padre Onorato Marcucci: «Espressioni che erano sulla sua bocca, quando gli presentavano situazioni di sofferenza, per chiare ingiustizie subite, erano queste: “Difendete i vostri diritti”. Oppure: “Fatevi fare giustizia”».
Naturalmente il Santo, nel consigliare di far valere i propri diritti, voleva che tutto fosse fatto nei termini di correttezza. Padre Anacleto Miscio asserisce: «Ho sentito dalla bocca di padre Pio: “Ti hanno rubato? Denunciali. Hanno rubato agli altri? Pensa ai fatti tuoi”. Egli univa giustizia, carità e prudenza».
Aggiunge padre Anacleto: «Per questo suo modo di parlare schietto, faceva molta impressione anche a persone altolocate, abituate ai compromessi».
Una particolare sottolineatura. Padre Pio non defletteva dalla sua linea, anche se, nel consigliare qualcuno di far valere i propri diritti, poteva essere coinvolta qualcosa che lo riguardasse. Racconta Anna Benvenuto: «Ci fu una questione di diritto di proprietà tra la signorina Benvenuto-Cianferoni e Casa Sollievo della Sofferenza. Io, amica della famiglia Benvenuto, andai da padre Pio a riferire la cosa. Il Padre disse: “Io non posso fare niente; aiutala tu”.
Egli, pur essendo il responsabile unico, non si intrometteva nella direzione dell’ospedale. Espresse però la sua opinione: “Sono d’accordo con te che la Cianferoni vada da un avvocato”».
La stessa Anna Benvenuto attesta ancora: «Proprio padre Pio mi ha spinto ad adire in tribunale contro Casa Sollievo della Sofferenza per lo sfratto che io e mio marito avevamo ricevuto dall’amministrazione.
In verità per rispetto a lui io volevo andare via spontaneamente; ma padre Pio disse: “Se te ne vai, sei una vigliacca”».
Il Padre nella sua vita è stato sempre splendidamente lineare.
Padre Marcellino IasenzaNiro,
Padre Pio, profilo di un santo, pp. 357-358