IL MEDICO
A proposito di diete vegetariane
dal Numero 10 del 10 marzo 2013

La dieta vegetariana rappresenta ormai un regime alimentare adottato da un numero sempre più ampio di persone nel mondo. Questo tipo di dieta esclude, totalmente o parzialmente, gli alimenti di origine animale e può essere più o meno rigorosa, infatti nella dieta vegetariana “classica” sono esclusi carne e pesce ma sono concessi uova e latticini, che invece sono completamente banditi nella cosiddetta dieta vegana che esclude tutti gli alimenti di derivazione animale.
Molti differenti studi hanno accertato che la dieta vegetariana rappresenta una dieta utile e salutare per prevenire le malattie cronico-degenerative. Il regime dietetico del vegetariano, però, va attentamente programmato, aggiungendo un supporto di vitamina B12, D, acidi grassi omega-3, calcio, ferro e zinco, elementi presenti negli alimenti di origine animale e quasi assenti nei vegetali. Di contro, però, la dieta vegetariana fornisce una maggiore quantità di fibre e di fitoderivati, importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nella riduzione del rischio di molte malattie legate al nostro attuale stile di vita, le cosidette “malattie del benessere”, fra cui diabete, ipertensione, obesità e qualcosa di ancor più grave, come alcune forme di cancro, come quello al colon. I fautori di queste diete affermano, inoltre, che l’eliminazione della carne e del pesce, evita l’ingestione di sostanze tossiche e inquinanti presenti nella catena alimentare o degli antibiotici e anabolizzanti usati nei mangimi animali.
Queste diete (vegetariana e vegana) hanno radici antichissime e le ragioni per cui le persone adottano questa o quella, possono essere di natura diversa (religiosa, etica, economica, ecologica, salutista). L’American Dietetic Association afferma che se sono ben equilibrate, sono compatibili con le progressive fasi della vita comprese: gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e sono adatte anche per gli atleti.
Quindi tutte e due le diete possono essere equilibrate per fornire un giusto apporto nutrizionale, ma sicuramente non sono migliori di una dieta “non vegetariana”. Pertanto, come tutti i regimi alimentari, ci sono pro e contro. Infatti, come già accennato, il regime vegetariano esclude dall’alimentazione i cibi di derivazione animale, sebbene la dieta classica, forse la più seguita, elimina ogni tipo di carne animale, compresi i pesci e i crostacei, ma consente di consumare latte e latticini, uova e miele, con il pericolo, però, di provocare carenze di proteine e ferro (con conseguenti anemie). Il povero apporto di calcio può essere corretto dal consumo di uova, mentre la mancanza di proteine animali può essere sostituita dai legumi e frutta secca. La carenza di ferro, invece, può essere corretta aggiungendo alle verdure abbondante succo di limone.
Nei Paesi occidentali, nelle persone che adottano il regime vegetariano, spesso per moda, raramente per religione, e quasi mai per la salute, spesso trascurando il parere di un nutrizionista, senza una reale competenza nel “fai da te”, si verifica frequentemente il problema carenziale. In caso di adulti, magari in sovrappeso, si può ricorrere alle supplementazioni generiche, senza grossi timori. Ma nei bambini, adolescenti, ragazze in età fertile e donne in gravidanza, bisogna accertare e correggere rigorosamente l’eventuale carenza. Tra gli esami più importanti, oltre ai periodici controlli dei parametri di laboratorio, per gli elementi a rischio di carenza bisogna controllare la mineralizzazione ossea. Infatti uno studio condotto in Polonia ha dimostrato che la dieta vegana potrebbe avere un impatto negativo sul metabolismo osseo. In sintesi, osservando un gruppo di famiglie di vegani, si è evidenziato che, mentre i livelli dei fosfati erano nei limiti della norma, il calcio e la 25-idrossivitamina D erano decisamente al di sotto dei livelli raccomandati (fondamentali per il metabolismo osseo), per cui la densità ossea nei bambini, negli adolescenti e nei genitori delle stesse famiglie di vegani risultava inferiore alla norma in tutte le età, certamente causata dai minori livelli di apporto di calcio e di vitamina D.

 

Casa Mariana Editrice
Sede Legale
Via dell'Immacolata, 4
83040 Frigento (AV)
Proprietario: Associazione CME Il Settimanale di Padre Pio. Tutti i diritti sono riservati. Credits