APOLOGETICA
Saggezza popolare | proverbio siciliano
dal Numero 23 del 19 giugno 2022
a cura di Corrado Gnerre

Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza...

Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza. 

Certo, i popoli non sono uguali; perché le culture non sono uguali. C’è chi ha conquistato il Vero. Chi lo ha atteso. Chi lo ha rifiutato. Chi se ne è allontanato. Ma al di là di questo, ciò che è di natura percepisce il senso delle cose e il mistero del vivere. E, proprio perché Dio ha fatto sì che la natura fosse predisposta all’accoglienza della grazia, non c’è buon senso popolare che non manifesta questo desiderio; al di là di ciò che la storia dei singoli popoli partorisce. Ecco perché si può capire l’unicità e la bellezza della Verità cattolica anche attraverso il buon senso di tutti i popoli.

 

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Con il gallo o senza il gallo Dio fa sorgere ugualmente il sole” (proverbio siciliano)

 

Ci sono due errori che vanno evitati: la passività e l’efficientismo. 

La passività nasce dalla convinzione, tristissima, che l’uomo non possa far nulla, che addirittura sia irrimediabilmente schiavo degli accadimenti. È una menzogna antropologica.

Ma è ugualmente una menzogna antropologica credere che l’uomo possa far tutto. Meglio: che tutto ciò che accade dipenda totalmente da lui. È la convinzione efficientista, che è altrettanto triste.

Due convinzioni tristi perché portano al fallimento della sconfitta. Sconfitta per chi deve scoprirsi totalmente impotente ed incapace. Ma sconfitta anche per chi, dopo essersi illuso di aver potuto fare chissà che, si trova con il dover constatare che è molto di più ciò che lo sovrasta.

La soluzione sta nel mezzo.

Dinanzi agli eventi l’uomo non deve rimanere passivo, ma nel medesimo tempo non può illudersi di bastare a se stesso, piuttosto deve invocare l’aiuto di chi è Signore di tutto, perché lui non può fare tutto.

Diceva sant’Ignazio di Loyola: «Agisci come se tutto dipendesse da te, ben sapendo che tutto dipende da Dio».

Questo è il Vero.

Questa è la vera vita.

Questo è il destino dell’uomo… sapere che non sarà certo il gallo della sua fattoria a far sorgere il sole del suo mattino.

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