ATTUALITÀ
A chi conviene il conflitto? Viaggio tra gli interessi nazionali e familiari di Joe Biden
dal Numero 26 del 10 luglio 2022
di Lazzaro M. Celli

 “In fondo non si afferma nulla di nuovo se si dice che, a volte, dietro la guerra ci può essere un intricato intreccio di affari di famiglia e interessi politici”

Se analizziamo il ruolo degli Stati Uniti nel conflitto russo-ucraino, ci accorgiamo che il tanto sventolato ideale del riconoscimento dell’autodeterminazione dei popoli è solo un abito elegante indossato su una maglietta sporca. 

Gli Stati Uniti hanno precisi interessi economici da perseguire. Se, infatti, si sospende la richiesta di fornitura di gas proveniente dalla Federazione russa, l’Unione Europea dovrà cercare fonti alternative di approvvigionamento e il gas liquido americano si offre, guarda caso, come una provvidenziale soluzione.

Per la verità, il sogno americano di sostituire le proprie forniture di gas all’Europa con quelle russe, parte da lontano. Sono gli stessi media americani che lo denunciano, come il New York Times (1) o testate specializzate in economia come Bloomberg, che fanno il punto sugli interessi reali USA nel Donbass (2).

Conflitto bellico ed economico procedono di pari passo, come dimostra l’affermazione della portavoce americana Victoria Jane Nuland che fece sapere a suo tempo, che se la Federazione Russa avesse invaso l’Ucraina, l’impianto di pipeline per il trasporto del gas dalla Russia alla Germania, «non sarebbe andato avanti» (3).     

Gli Stati Uniti, con la presidenza Biden, vogliono smantellare il primato della Russia per l’esportazione del gas in Europa, questo spiega perché stanno particolarmente fomentando il conflitto e il perché del tanto generoso invio di armi per la difesa del territorio ucraino. 

Oltre agli interessi economici ci sono in gioco interessi ideologici. C’è, infatti, chi vede questa guerra come un’opportunità per far avanzare il Nuovo Ordine Mondiale e il Cremlino non vuole assoggettarsi al progetto del Grande Reset, apertamente dichiarato a Davos e ribadito all’incontro internazionale di Dubai di fine marzo (4). 

Ma gli interessi degli Stati Uniti non si limitano a logiche di politica internazionale, ci sono anche cospicui interessi familiari in campo. Lo prova la vicenda della Burisma Holding, un’azienda ucraina produttrice di gas legata ai vertici politici di Washington. Infatti, quando l’America era governata da Barack Obama, Joe Biden aveva ricevuto una delega sulla politica internazionale. Il suo impegno in Ucraina fu volto soprattutto ad istigare il Governo a riconquistare le regioni del Donbass che si erano affrancate dall’Ucraina, in modo particolare la zona di Donespt, un territorio considerato ricco di giacimenti di gas scisto, sui quali la Burisma aveva concentrato il suo interesse. Bisogna ricordare che l’Azienda di cui stiamo parlando ha come presidente Igor Kolomojskij, figlio di ebrei, imprenditore, maggior azionista della Privatbank, «un Istituto di credito coinvolto nel traffico illegali di armi (anche in Israele) e nel riciclaggio di capitali mafiosi» (5). Questo sarebbe di per sé sufficiente per gettare più di un ombra sull’Azienda. Ma che cosa centra la famiglia del Presidente Biden? C’è un episodio equivoco che cade come un macigno sull’attuale Capo di Stato americano. Negli anni in cui il neo Presidente USA operava in Ucraina, il figlio Robert Hunter, riformato dalla marina militare americana perché positivo alla cocaina, fu assunto dalla Burisma Holding come consulente al modico stipendio di 50.000,00 euro mensili (6). 

Tale circostanza è stata ammessa dallo stesso Joe Biden il quale ha dichiarato di avere agito sull’ex Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko, per impedire che si svolgessero indagini sul figlio. Non solo, ma pretese pure che il magistrato che conduceva l’inchiesta fosse licenziato, altrimenti non avrebbe devoluto i finanziamenti che erano stati promessi al governo ucraino (7). 

Insomma, in fondo non affermiamo nulla di nuovo se diciamo che, a volte, dietro la guerra ci possa essere un intricato intreccio tra affari di famiglia e interessi politici.

 

Note

1) Cf. Franco Fracassi, Ucraina dal Donbass a Maidan, Franco Fracassi Editore, p. 57.

2) Ivi, p. 58.

3) https://www.agi.it/estero/news/2022-02-22/ucraina-nord-stream-due-ue-contro-mosca-15730065/

4) https://www.lifesitenews.com/blogs/globalists-have-spelled-out-their-plan-to-use-the-ukraine-conflict-to-impose-one-world-government, vedi anche https://www.aldomariavalli.it/2022/04/04/in-arrivo-epocali-cambiamenti-sistemici-parola-di-globalista/

5) Franco Fracassi, Ucraina dal Donbass a Maidan, p. 61.

6) https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/joe-biden-e-gli-affari-con-l-ucraina-una-storia-lunga-un-decennio_46527197-202202k.shtml

7) https://www.youtube.com/watch?v=UXA--dj2-CY cf. anche Opinion: Joe Biden Forced Ukraine to Fire Prosecutor for Aid Money

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