MARIA SS.
La consacrazione all’Immacolata e il nostro viaggio verso l’eternità
dal Numero 41 del 6 novembre 2022
di Padre Stefano M. Miotto

Attraverso le molte prove della vita, la consacrazione all’Immacolata ci conduce molto in alto in Paradiso, vicino alla nostra Madre celeste e ci fa appartenere a Lei in questa vita e per tutta l’eternità.

Un giorno san Luigi M. Grignion da Montfort, passeggiando da solo per un giardino, stava pregando il Rosario. Una suora l’osservava incuriosita: non lo vedeva solo, c’era una Signora che lo accompagnava lungo quel cammino. Alla fine, la suora gli chiese chi fosse stata quella Signora e solo allora il Santo, che non si era accorto di nulla, comprese tutto: pregando il Rosario, la Madonna lo accompagnava!
Così la Madonna fa con ciascuno di noi, e tutti quelli che sono a Lei consacrati godono in modo particolare di questa premura materna di Maria, la quale ci accompagna lungo il cammino della nostra vita, fino a condurci accanto a Lei, molto in alto, in Paradiso.
San Luigi insegnava che, con la consacrazione mariana, la presenza della Madonna rende agevole il nostro cammino, ma senza di Lei tutto diventa aspro e le troppe difficoltà finiscono con lo sbarrarci la strada. Così scriveva: «Certo [...] non mancano aspre lotte da sostenere e grandi difficoltà da superare, ma questa buona Madre e Padrona si fa così vicina e presente ai suoi fedeli servi per rischiararli nelle loro tenebre, per illuminarli nei loro dubbi, per rassicurarli nei loro timori, per sostenerli nei loro combattimenti e nelle loro difficoltà, tanto che davvero questa via verginale per trovare Gesù Cristo, è, paragonata ad ogni altra, una via di rose e di miele» (Trattato della vera devozione a Maria, n. 152).
La Madonna ci vuole indicare la via da seguire. Ognuno di noi ha una via particolare da percorrere, una propria vocazione da vivere fedelmente. Ebbene, la Madonna ci assiste in modo speciale nelle scelte più difficili della nostra vita. Tra queste scelte difficili si trova certamente quella riguardante lo stato di vita. 
Nella vita di san Charles de Foucauld si legge un episodio molto bello riguardante questo intervento della Madonna. Quando era ancora trappista a Cheiklé, nell’Anatolia orientale, fratel Charles era assalito da dubbi riguardo la sua vocazione, se cioè rimanere trappista o seguire le sue ispirazioni ad una vita più povera e penitente, fondando un nuovo Ordine che imitasse la vita nascosta dell’Operaio di Nazareth. Fu consigliato dal suo confessore, dom Polycarpe, di consegnarsi completamente nelle mani della Vergine, affinché Lei disponesse della sua vita per la maggior gloria del suo Figlio. Ecco cosa scrisse poi fratel Charles: «In un momento di grandi sofferenze, verso il Natale del 1893, non sapendo dove trovare rifugio, temendo di essere confuso dal diavolo, mi sono completamente consegnato nelle sue braccia [di Maria]. Mi sono ricordato del suo Cuore di Madre del Perpetuo Soccorso e mi sono consegnato nelle sue mani come un bambino, supplicando che fosse Lei a portarmi e che facesse di me non quello che io voglio, ma quel che vorrà Lei, per la maggior gloria del suo Figlio, secondo la sua volontà».
Grazie a questo suo completo abbandono nelle mani della Vergine Santa, Charles de Foucauld trovò la sua strada che lo condusse fino al cuore del Sahara, ove consumò la sua vita come eremita, interamente dedito alla preghiera e al lavoro. Lui stesso disse di voler ricopiare, quanto più era possibile, la vita nascosta di Gesù e di Maria a Nazareth.
La consacrazione all’Immacolata ci conduce, attraverso le molte prove della vita, molto in alto in Paradiso, vicino alla nostra Madre celeste e ci fa appartenere a Lei per tutta l’eternità. In Paradiso il consacrato avrà una particolare vicinanza a Colei che è stata la dolce Regina del suo cuore e avrà, presso di Lei, un particolare potere di intercessione. Ecco a proposito quanto disse, alzando gli occhi al cielo, san Giovanni Calabria, riguardo a un sacerdote che era da poco defunto, don Ferruccio Magagnotti: «Lo vedo in alto, molto in alto, con un forte potere di intercessione su Maria Santissima».
San Massimiliano M. Kolbe affermava che il consacrato all’Immacolata è un intercessore tra le anime e la Madonna, ma questa particolare missione si realizzerà soprattutto nella Vita eterna. È proprio vero che la consacrazione a Maria ci consente di operare un gran bene e di essere dei canali di grazia, non solo su questa terra, ma soprattutto in Paradiso!  

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