SPIRITUALITÀ
San Giuseppe patrono della Chiesa universale
dal Numero 17 del 30 aprile 2023
di Padre Nazzareno M. Antonelli

Maggio si apre con la memoria di san Giuseppe lavoratore. È nostro dovere onorare colui che è patrono e protettore della Chiesa, e padre di ciascun membro di essa. Dobbiamo riporre una sconfinata fiducia nella sua intercessione, come hanno sperimentato i santi e ci assicurano i papi.

Per accrescere la nostra devozione a san Giuseppe è anzitutto molto utile leggere le ragioni per le quali il papa Pio IX ha deciso di dichiarare san Giuseppe patrono della Chiesa universale: «Nello stesso modo in cui Dio aveva costituito quel Giuseppe, figlio del patriarca Giacobbe, soprintendente di tutta la terra d’Egitto, per assicurare il frumento al popolo, così, quando giunsero i tempi in cui l’Eterno stava per inviare sulla terra il suo Figlio unigenito Salvatore del mondo, scelse un altro Giuseppe, di cui quello era figura, e lo fece signore e principe della sua casa e dei suoi beni e lo elesse custode dei suoi maggiori tesori. Di fatto, egli ebbe in sposa l’Immacolata Vergine Maria, dalla quale nacque per virtù dello Spirito Santo Nostro Signore Gesù Cristo che volle agli occhi di tutti essere reputato figlio di Giuseppe, ed essergli sottomesso. [...] Giuseppe ha dimorato con Gesù e ha nutrito con zelo e sollecitudine senza eguali Colui che i fedeli avrebbero ricevuto come Pane disceso dal Cielo, per la vita eterna» (Decreto Quemadmodum Deus).
Già da quanto appena riportato si evince che san Giuseppe è patrono della Chiesa non per volontà umana ma per volontà divina. Dio ha scelto san Giuseppe come protettore della Sacra Famiglia, ossia di Gesù – che è il Capo della Chiesa – e di Maria Santissima – che è la Madre della Chiesa. Se dunque san Giuseppe è il protettore, scelto da Dio, del Capo della Chiesa e della Madre della Chiesa, non può non esserlo della stessa Chiesa Corpo mistico di Cristo, ovvero di tutti i cristiani. 
Nella sua Lettera Enciclica Quamquam pluries sulla devozione a san Giuseppe, così si esprime il papa Leone XIII: «Giuseppe fu a suo tempo legittimo e naturale custode, capo e difensore della divina Famiglia [...]. Ora la casa divina, che Giuseppe con quasi patria potestà governava, era la culla della nascente Chiesa. Ne consegue che il beatissimo Patriarca si consideri protettore, in modo speciale, della moltitudine dei cristiani di cui è formata la Chiesa, cioè di questa innumerevole famiglia sparsa in tutto il mondo sulla quale egli, come Sposo di Maria e Padre di Gesù Cristo, ha un’autorità pressoché paterna. La Vergine Santissima, in quanto Madre di Gesù Cristo, è anche Madre di tutti i cristiani, da Lei generati, in mezzo alle atrocissime pene del Redentore sul Calvario; così pure Gesù Cristo è come il primogenito dei cristiani, che gli sono fratelli per adozione e redenzione. È dunque cosa giusta e sommamente degna del beato Giuseppe che, come egli un tempo soleva tutelare santamente in ogni evento la Famiglia di Nazareth, così ora col suo celeste patrocinio protegga e difenda la Chiesa di Cristo».


Altissima dignità di san Giuseppe
«Sulla terra, l’Onnipotente Dio, preferendolo a tutti i suoi santi, lo destinò ad essere il casto e vero Sposo dell’Immacolata Vergine Maria così come il Padre putativo del suo unigenito Figlio. Egli certamente lo arricchì e lo colmò di grazie uniche e sovrabbondanti, rendendolo capace di eseguire più fedelmente i doveri di un così sublime stato [...]. Per questa sublime dignità, che Dio conferì a questo suo fedelissimo servo, la Chiesa ebbe sempre in sommo onore e lode il beatissimo Giuseppe, dopo la Vergine Madre di Dio, sua Sposa, e implorò il suo intervento nei momenti difficili» (beato Pio IX). Da queste frasi capiamo bene quale eccellente dignità spetti a san Giuseppe e quale grado di santità abbia raggiunto in questa vita. Dopo la Madonna non c’è mai stato e mai ci sarà qualcuno più santo di san Giuseppe.


Fiducia in san Giuseppe
Dio ha riposto in san Giuseppe la sua più grande fiducia poiché ha posto sotto la sua custodia i “suoi maggiori tesori”, ovvero Gesù e la Madonna.
Se Dio ha avuto questa fiducia sconfinata in san Giuseppe, quanto più noi dobbiamo ricorrere senza alcun dubbio al suo patrocinio! Dio ci ha donato Gesù e la Madonna come nostro Fratello e come nostra Madre, per cui anche noi abbiamo bisogno dell’aiuto di san Giuseppe per custodire nel miglior modo possibile i nostri due più grandi tesori.
Dobbiamo poi ricorrere all’aiuto di san Giuseppe per ogni nostra altra necessità spirituale e materiale, come faceva, ad esempio, santa Teresa d’Avila. Nella sua autobiografia la Santa carmelitana scrive: «Non mi ricordo finora di averlo mai pregato di una grazia senza averla subito ottenuta. Ed è cosa che fa meraviglia ricordare i grandi favori che il Signore mi ha fatto e i pericoli di anima e di corpo da cui mi ha liberata per l’intercessione di questo Santo benedetto. Ad altri santi sembra che Dio abbia concesso di soccorrerci in questa o in quell’altra necessità, mentre ho sperimentato che il glorioso san Giuseppe estende il suo patrocinio su tutte. Con ciò il Signore vuole darci a intendere che, a quel modo che era a lui soggetto in terra, dove egli come Padre putativo gli poteva comandare, altrettanto gli sia ora in Cielo nel fare ciò che gli chiede». Anche Leone XIII dichiara che «tutti i cristiani [...] hanno ben motivo di affidarsi e abbandonarsi all’amorosa tutela di san Giuseppe».


Protettore speciale della Chiesa nei tempi di persecuzione
Come san Giuseppe protesse la vita di Gesù Bambino, il Capo della Chiesa, dalla furia omicida di Erode, così interviene in modo particolare ogni qualvolta nella Chiesa incombono le persecuzioni. Fu proprio il motivo storico delle persecuzioni alla Chiesa ai tempi di Pio IX che indusse il papa ad accogliere le richieste pervenutegli dai vescovi di dichiarare san Giuseppe patrono della Chiesa Cattolica: «Ora, poiché in questi tempi tristissimi la stessa Chiesa, da ogni parte attaccata da nemici, è talmente oppressa dai mali più gravi, che uomini empi hanno pensato che infine le porte dell’inferno abbiano prevalso contro di lei, i venerabili eccellentissimi vescovi dell’universo orbe cattolico hanno inoltrato al Sommo Pontefice le loro suppliche e quelle dei fedeli affidati alla loro cura chiedendo che si degnasse di costituire san Giuseppe patrono della Chiesa Cattolica». 
In un altro scritto dichiara che «una mostruosa e abominevole guerra è stata dichiarata contro la Chiesa di Cristo», per cui gli giunsero svariate richieste affinché dichiarasse san Giuseppe patrono della Chiesa cosicché, «a salvaguardia dai mali che ci minacciano da ogni lato, Noi potessimo implorare più efficacemente la compassione di Dio per mezzo dei meriti e dell’intercessione di san Giuseppe». Alla fine il Papa conclude: «Mossi da tale richiesta e in accordo ad essa, e dopo aver invocato la luce divina, ritenemmo giusto che fosse accolto questo desiderio di pietà di così tante persone».


Patrono della Chiesa del nostro tempo
«Questo patrocinio deve essere invocato ed è necessario tuttora alla Chiesa non soltanto contro gli insorgenti pericoli, ma anche e soprattutto a conforto del suo rinnovato impegno di evangelizzazione del mondo e di rievangelizzazione in quei paesi e nazioni dove la religione e la vita cristiana sono messi a dura prova [...]. È certo che  la figura di Giuseppe acquista una rinnovata attualità per la Chiesa del nostro tempo, in relazione al nuovo millennio cristiano» (san Giovanni Paolo II). 
Come possiamo ben vedere, questi ultimi due secoli sono stati quelli in cui l’aiuto di san Giuseppe è stato sempre più invocato dai Sommi Pontefici in tutte le vicissitudini della Chiesa. San Giovanni Paolo II ha addirittura posto sotto lo speciale patrocinio di san Giuseppe il terzo millennio e l’intera opera evangelizzatrice. Tutto questo ci indica come la divina Provvidenza abbia riservato questi tempi al potentissimo patrocinio e all’intercessione di san Giuseppe. Questi tempi in cui viviamo sono i tempi del trionfo della Vergine Maria e del suo castissimo Sposo. La Chiesa – tutti i membri della Chiesa – debbono ricorrere all’aiuto di san Giuseppe. Soltanto così ci sarà una nuova e splendente fioritura in tutta la Chiesa e in tutto il mondo. 


Come pregare san Giuseppe
Siamo giunti alla conclusione e vorremmo consigliare a tutti i Lettori due preghiere con le quali chiedere aiuto a san Giuseppe. Sono due preghiere bellissime.
La prima preghiera è quella scritta da Leone XIII e assai elogiata anche da Giovanni Paolo II (A te, o beato Giuseppe). Leone XIII chiese a tutti i fedeli di recitarla affinché la Chiesa fosse liberata, dal suo patrono, dai pericoli e attacchi che stava subendo. Per cui questa preghiera si deve recitare per il bene e il trionfo della Chiesa universale.
La seconda preghiera, invece, serve per invocare san Giuseppe per una nostra necessità particolare: «Glorioso patriarca san Giuseppe, il cui potere sa rendere possibili le cose impossibili, vieni in mio aiuto in questi momenti di angoscia e difficoltà. Prendi sotto la tua protezione le situazioni tanto gravi e difficili che ti affido, affinché abbiano una felice soluzione. Mio amato Padre, tutta la mia fiducia è riposta in te. Che non si dica che ti abbia invocato invano, e poiché tu puoi tutto presso Gesù e Maria, mostrami che la tua bontà è grande quanto il tuo potere. Amen».  

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