I FIORETTI
La fede eroica
dal Numero 5 del 1 febbraio 2015

L’eroismo era, per Padre Pio, l’unico modo di vivere. Non riusciva a fare diversamente. Ognuno di noi, vedendolo, diceva in cuor suo: “Io non sarei capace di fare ciò che fa lui”. Era inevitabile la domanda: “Come fa quest’uomo a vivere così? Chi gli dà tanta forza a essere sempre puntuale con Dio, pregando continuamente, e con la gente, ascoltandola e rispondendo con sorprendente saggezza?”.

La fede

La sua fede è l’unica risposta. La fede, infatti, univa Padre Pio al pensiero di Dio e alla sua intelligenza infinita. Gli faceva conoscere intimamente lo spirito di Dio e in Lui ogni altra creatura. Pene­trava nella vita di Dio sino al punto da squarciare ogni velo di mistero, specialmente del Figlio di Dio, per quanto possibile all’umana intelligenza.
Per fede Padre Pio scendeva nello spirito di Cristo per conoscere in pieno le dimensioni della sua divina carità e del suo dolore salvifico. La fede grande gli donava il vivere di Cristo: conosceva per dono quello che Cristo conosce e amava quello Cristo ama; soffriva le sofferenze di Cristo, viveva la sua stessa vita e moriva della sua medesima morte.
Per la fede Padre Pio si perdeva in Cristo, perché Cristo vivesse in lui. Per la fede Dio dimorava in lui e lui in Dio: essa difatti fa vivere i giusti, muove a conversione i peccatori, sposta le montagne e dona la salvezza.
Mediante la fede l’uomo si conforma all’immagine di Cristo. Vedere Padre Pio era come vedere Cristo vivente.
Lo spirito e la vita di Dio erano in lui tanto grandi che non era difficile a noi scorgere, per così dire, anche nel suo corpo, i lineamenti di Cristo: nel guardare e nell’incedere, nel parlare e nel sorridere, nel pregare e nel piangere.
All’altare, poi, bisognava vincersi per non credere di vedere Gesù in persona, tanto gli era somigliante.
La fede in Padre Pio era principio, fondamento e radice della sua intimità divina. I pensieri, le parole e le opere di Padre Pio non erano altro che i pensieri, le parole e le opere di Gesù.
Padre Pio e Gesù erano come una cosa sola.
Un mattino, terminata la Confessione, chiesi a Padre Pio un pensierino di Gesù per me. Egli con naturalezza me lo formulò così presto, da lasciarmi in dubbio se il pensiero che mi andava dicendo fosse il suo o di Gesù.
Gli dissi: «Padre, va bene! Ciò che mi state dicendo è il vostro pensiero, ora ditemi quello di Gesù». E lui: «Figlio mio, il pensiero che ti ho detto è proprio quello di Gesù!».
Ricordo che rimasi colpito dal modo così naturale di parlare di Gesù per mezzo di Padre Pio.
Un pomeriggio gli chiesi in Confessione: «Padre, è di Gesù o del diavolo che io conosca ciò che è nel cuore di chi viene a me?». «è di Gesù – rispose –, anzi quanto più sarà grande la tua fede, nella pratica della Parola di Dio, tanto più chiaramente vedrai nel cuore dell’uomo».
      Padre Pio aveva una fede così grande da conoscere davvero il Cuore di Cristo e il cuore di ogni uomo che a lui si avvicinava. Egli stesso mi confermò di vedere, in chi si presentava, il passato, il presente e il futuro.
Proprio conoscendo, mediante la fede, il mistero di Cristo e di ogni uomo, Padre Pio ha potuto trovare gli incentivi per amare e servire Cristo Crocifisso nei fratelli crocifissori, divenendone vittima perfetta, Crocifisso stampato, Padre di tanti figli.
Noi lo vedevamo sempre sereno, visibilmente curvo sotto una croce invisibile, ma lieto nelle sofferenze.
Credevamo di aver incontrato Cristo Crocifisso: sentivamo il desiderio del Cielo, l’amore alla virtù, l’orrore al male, il disprezzo del peccato e specialmente la voglia gioiosa di soffrire. Non ci stancavamo mai di guardarlo, di pregare insieme con lui e di stargli sempre a fianco per scorgere in ogni­ suo movimento gli atteggiamenti di Gesù. Era­vamo tutti convinti che Gesù era tanto vivo, presente e operante in Padre Pio da ripresentare in lui, in modo singolare il suo volto e i suoi comportamenti più autentici.
Parole giuste e giudizi saggi, azioni edificanti e scene evangeliche erano le immagini e i fatti puntuali di ogni giorno.
La preghiera continua, la testimonianza assidua e la carità generosa scandivano i giorni di Padre Pio.

Pierino Galeone,
Padre Pio. Mio Padre,
pp. 21-24

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