I FIORETTI
Mary Pyle: folgorata da quel “frate”!
dal Numero 10 del 9 marzo 2014

Sin da ragazzo avevo avvertito i segni della vocazione religiosa e per questo motivo frequentavo il Convento di San Giovanni Rotondo e la casa di Mary Pyle, terziaria francescana e grande figlia spirituale del Padre, che accoglieva noi ragazzi che avevamo questa intenzione e anche gli altri, istruendoci tutti nella catechesi, nel canto e preparandoci alle funzioni sacre [...].
Ricca ereditiera statunitense, figlia di un grande industriale di detersivi, la giovane Mary Pyle era stata conquistata da Maria Montessori quando la famosa educatrice si era recata negli Stati Uniti per far conoscere il suo metodo. Ne era subito diventata amica e collaboratrice e l’aveva seguita in tutti i suoi viaggi, traducendone in inglese gli scritti, finché si era fermata in Italia. Era, ovviamente, di religione protestante, ma insoddisfatta e in cerca di un significato per la propria vita, significato che in quel periodo pensava di aver trovato nell’impegno filantropico e nella missione educativa montessoriani.
Una sua amica americana, protestante anche lei, ma da tempo vicina alla conversione al Cattolicesimo, la invita un giorno ad andare insieme in un paesino del Sud, da un fraticello di cui da tempo si parla come di un santo: vuole chiedergli cosa fare. Scettica, Mary le dice che è un viaggio inutile: essendo un frate cattolico, che cosa le potrà consigliare se non di farsi cattolica? Accompagna comunque l’amica in un viaggio avventuroso e disagevolissimo e quando, a San Giovanni Rotondo, si trova davanti a Padre Pio, resta folgorata. Lui la guarda e le dice, pressappoco: «Perché vuoi continuare a girare il mondo? Il tuo posto è qui: fermati!». E davvero Mary Pyle si fermò lì, lasciò il suo mondo per il mondo di Padre Pio e per lui impiegò con generosità inesauribile le sue ricchezze: abitò a Pietrelcina e a San Giovanni Rotondo e nel paese natale del Padre si occupò di salvare e restaurare le case dei Forgione dove egli era vissuto, fece costruire il Convento dei Cappuccini col Seminario e la chiesa della Sacra Famiglia [...].
L’attenzione di Mary Pyle per i «fratini» era più che materna: era contentissima di aiutare i ragazzi bisognosi e di accudire tutti con la sua presenza e le sue attenzioni e, così come si preoccupava di completare i lavori di riscaldamento nel Seminario, non dimenticava di far arrivare anche i dolciumi, specialmente nelle festività del Santo Natale e Pasqua!
Di lei ho ammirato sempre la grazia, la gioia, ma in modo particolare la serenità e l’umiltà. Mary Pyle, pur essendo ricchissima, si era con tanta semplicità spogliata dei suoi averi e aveva messo a disposizione tutto per i frati confratelli di Padre Pio.

Padre Gerardo Saldutto,
Il cammino di Padre Pio,
pp. 45-48

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