I FIORETTI
Un direttore per la gioventù Padre Pio guida e maestro
dal Numero 04 del 26 gennaio 2025
San Pio da Pietrelcina è stato un perfetto imitatore di Gesù Cristo sulle orme del Serafico Padre san Francesco. Santo stimmatizzato del XX secolo, autentico figlio di Maria, si è associato alla Passione di Gesù Redentore divenendo “corredentore” come Maria, la «nostra sì cara Corredentrice». Il suo zelo per la salvezza delle anime gli faceva dire: «La mia missione è quella di salvare le anime». Quando san Pio adoperava questa espressione la intendeva in senso categorico, riferendosi a tutta la sua attività sacerdotale: salvare le anime attraverso la preghiera, l’immolazione, la Confessione sacramentale e la direzione spirituale per accompagnare le persone nella via della perfezione cristiana. Aveva un carisma speciale per attrarre a sé le anime, tanto che un flusso ininterrotto di persone andava nel convento di San Giovanni Rotondo per assistere al Santo Sacrificio dell’altare o per ricevere il sacramento della Confessione. Tra le persone che accorrevano a lui ce ne erano alcune più fedeli e tra queste le prime a formare un gruppo organizzato furono le sue (future) figlie spirituali: Cleonice Morcaldi (18 anni), Assunta di Tommaso (22), Nina Campanile (23), Filomena Ventrella (24), Lucia Fiorentino (27), Rachelina Gisolfi (21) che era la nipote di Rachelina Russo (41). Tutte queste, insieme ad altre donne, formavano il primo “gruppo di preghiera” con un programma e un metodo ben organizzato per la conoscenza della vita spirituale, fondamentale per la propria santificazione. Nina Campanile testimonierà nel suo Diario: «[Padre Pio] ci spiegò dapprima i principali mezzi che servono per raggiungere la perfezione cristiana e cioè: la scelta di un santo e dotto direttore; la frequenza dei santi sacramenti; la meditazione; la lettura spirituale». Le meditazioni che suggeriva erano sul tema della Passione e Morte di Gesù, sul valore salvifico della sofferenza e sull’amore immenso di Dio. San Pio poteva ben dirlo, dal momento che viveva ogni giorno la Passione di Nostro Signore durante la Santa Messa e per ben 50 anni della sua vita ebbe impresse le sacre stimmate! Riguardo al tema della sofferenza insisteva sulla necessità della mortificazione, del sacrificio e della penitenza in riparazione dei peccati propri e altrui, estirpando i vizi e le passioni cattive, impegnandosi a crescere in tutte le virtù. Scrive ancora Nina Campanile: «La prova purificatrice era una mortificazione singolare che lui procurava. Per mezzo di contrasti provocati da lui stesso, sbatteva all’interno dell’anima e ne faceva venire a galla tutti i moti, tutte le passioni, buone e cattive. Le buone per esercitarle nella pratica delle virtù; le cattive per sradicarle». Nella direzione spirituale non trattava tutti allo stesso modo, ma, una volta conosciuta bene la persona da dirigere, creava la situazione adatta per farla progredire nella vita ascetica. Rachelina Gisolfi descrive il suo incontro con padre Pio: «In questi primi giorni, il Padre mi parlò di come dovevo comportarmi nella vita devota; mi spiegò la meditazione, mi esortò fortemente ad amare il Signore e a non pensare più alle cose del mondo». Diversamente parlava con Rachelina Russo circa la disciplina e il digiuno. Oltre al rinnegamento di sé e alla pratica della meditazione, insegnava alle figlie spirituali varie pratiche devozionali in onore degli angeli, in particolare dell’Angelo custode, «nostro compagno indivisibile, colui che ci è sempre vicino dalla nascita alla morte» e di san Michele Arcangelo, dei santi e di Maria Santissima, in particolare della Beata Vergine di Pompei, della Madonna del Carmine e dell’Assunta; per il mese di giugno raccomandava la recita quotidiana della coroncina al Sacro Cuore di Gesù. Cleonice Morcaldi era la più giovane del gruppo. Nacque il 22 gennaio 1904, lo stesso giorno in cui fra Pio (non era ancora sacerdote) fece la professione religiosa al termine dell’anno di noviziato. Ragazza umile e semplice, restò accanto a padre Pio come aiuto e sostegno nelle croci e nelle sofferenze. Quando si conobbero era alle prese con gli esami di stato. Cleonice gli fece leggere un compito scolastico, ma padre Pio lo gettò a terra lasciandola confusa e umiliata davanti alla gente, tanto che se ne andò in silenzio e con l’orgoglio ferito. Quando poi gli chiese se c’era bisogno di quella umiliazione, ecco il santo insegnamento del padre: «È il rimprovero fatto in pubblico che guarisce le piaghe dell’amor proprio, della vanagloria...». Cleonice dirà successivamente: «Fu la prima lezione che mi tenne padre Pio. Era il primo passo della mia anima alla scuola di padre Pio». Da quando lo conobbe, non si stancò mai di chiedere al padre chiarimenti e illuminazioni sulla via della perfezione e sulla vita ascetica. D’altra parte la responsabilità di padre Pio su di lei era grande, tanto che un giorno le disse: «La tua anima mi è stata affidata da Dio nel giorno della mia ordinazione sacerdotale». Oltre alle figlie spirituali, il suo rapporto con i giovani era speciale. Monsignor Domenico De Simio ricorda che nel 1923, quando era ragazzino, trascorse alcuni giorni nel convento di San Giovanni Rotondo. Quando si ammalò di intossicazione, padre Pio si intratteneva con lui raccontandogli battute divertenti per distrarlo e fargli sentire meno il peso della malattia. Padre Pio, però, sapeva usare anche parole forti e incisive contro ogni sovversione. Teneva molto alle vocazioni dei frati. Quando il Ministro dei conventuali si recò dal padre nel 1968 per informarlo delle nuove costituzioni, alla sua domanda del perché di queste nuove costituzioni, il Ministro gli disse: «Sapete che purtroppo coi tempi nuovi, i giovani che vengono su, i giovani frati non accettano più volentieri molte cose». Padre Pio rispose: «I giovani di oggi sono senza testa e senza cuore». Effettivamente c’è stata (ed è tutt’ora in atto) una rivoluzione che intende eliminare i valori, la morale e la dottrina cristiana. San Pio da Pietrelcina sia segno e guida anche per i giovani di oggi e per il mondo contemporaneo. di Fra Paolo M. Pio da Ancona
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