I FIORETTI
Un furto… devoto!
dal Numero 28 del 14 luglio 2013

Un giorno, dopo la Funzione vespertina, secondo la consuetudine, Padre Pio era uscito nel giardino del Convento per una boccata d’aria, seguito da alcuni medici della Casa Sollievo della Sofferenza, da Religiosi e da qualche visitatore occasionale. Tutti insieme attorniammo il Padre, che si era seduto su un sasso. Padre Pio, rivolto a Cosimo Iadanza di Pietrelcina, uomo di pietà e di preghiera, gli disse: «Cosimo, prendi la chiave della mia cella e vai a prendermi un fazzoletto per soffiarmi il naso». Cosimo in pochi minuti salì nel Convento e ritornò col fazzoletto nelle mani. Padre Pio, preso il fazzoletto, con tono scherzoso, disse: «Ora ritorna nella camera e rimetti a posto ciò che hai preso e messo in tasca». Cosimo, rosso come un peperone per la vergogna, senza proferire parola, fra la curiosità e il risolino degli astanti, ritornò nella cella di Padre Pio a riporre nel tiretto del comodino una pezzuola bagnata di sangue, presa per devozione.

Padre Alberto D’Apolito,
Padre Pio da Pietrelcina.
Ricordi, esperienze, testimonianze,
p. 135

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