I FIORETTI
Vuoi vedere Gesù? Guarda me!
dal Numero 15 del 14 aprile 2013

Anch’io spesso ho visto il volto di Padre Pio, trasfigurato nell’Ecce Homo o in Gesù Crocifisso; o luminoso e splendente di una bellezza indescrivibile. Così fu visto nel suo lungo ministero sacerdotale sull’altare o nel confessionale o nel raccoglimento della preghiera da migliaia di figli spirituali, da curiosi e da increduli.
Trovandomi in Chiesa, spesso sentivo improvvise esclamazioni, quando Padre Pio si presentava in pubblico: “Passa Cristo... È Gesù che passa fra noi... Ho visto Gesù... Padre Pio non è un uomo, è un personaggio dell’altro mondo... Padre Pio somiglia a Gesù”. Simili espressioni furono confermate dallo stesso Padre Pio ad un’anima che avrebbe voluto vedere Gesù. «Vuoi vedere Gesù? Guarda il mio volto durante la Santa Messa: vedrai Gesù». Lucietta Fiorentino scrisse nel suo diario: «Venne Gesù a confortarci nella persona del Padre...». All’apparizione di Padre Pio, le folle mute e commosse, lo guardavano, piangevano, imploravano una preghiera, una benedizione, una grazia, ritornavano pentite a Dio [...].
Un giorno fui pregato da una signora di San Severo di accompagnare suo marito, professore di scienze e di matematica, da Padre Pio. Conoscendo molto bene il professore, gentiluomo di non comune intelligenza, stimato e apprezzato nel suo ramo, ma lontano dai Sacramenti, mi meravigliai della richiesta. La signora mi assicurò che egli aveva espresso spontaneamente il desiderio di essere accompagnato da Padre Pio. Quando fummo alla sua presenza, mi accorsi che il professore era molto emozionato, per cui non riusciva a pronunziare una sola parola. Padre Pio, che già aveva intravisto nel suo animo, si mostrò paterno e buono. Intervenni io in suo aiuto, rispondendo alle domande del caro Padre. All’uscita del Convento il professore con le lacrime agli occhi disse: «Padre Pio non è un uomo, è Cristo. Ho visto Gesù Cristo». Il professore, che non si confessava da molti anni, mi pregò di accompagnarlo ancora una volta da Padre Pio per riconciliarsi con Dio.
Nell’agosto 1965 accompagnai nella cella di Padre Pio, il prof. Guerini Rocco di Roma, innamorato del Francescanesimo ed ammiratore di Padre Pio. Mentre era in ginocchio ai piedi del Padre ed io gli facevo una lusinghiera presentazione, Padre Pio, rivolgendo la parola al signor Guerini, disse: «Senti, senti quante lodi ti sta facendo; dimmi: risponde a realtà quello che dice?». Il professore: «Padre Alberto sta esagerando». Padre Pio: «Che la tua vita risponda a quanto dice padre Alberto. Continua ad essere buon cristiano e a fare del bene». Gli posò le mani sul capo e lo benedisse. All’uscita della camera, il prof. Guerini mi disse: «Padre Alberto, sono tanto felice. Ho guardato il volto di Padre Pio; mi è sembrato il volto di Gesù. Era luminoso e bellissimo con due occhi splendenti come stelle. Padre Pio non è un uomo di questo mondo».

Padre Alberto D’Apolito,
Padre Pio da Pietrelcina.
Ricordi, esperienze, testimonianze.
pp. 99-101

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