ATTUALITÀ
Marcia per la Vita 2014: un successo e una gioia!
dal Numero 20 del 18 maggio 2014
di Fabrizio Cannone

Anche quest’anno il popolo della Vita è accorso numeroso alla grande Marcia che ha visto le strade del Centro di Roma riempirsi di palloncini e slogan, ma soprattutto giovani, religiosi, famiglie e bambini, per dare la loro testimonianza contro ogni legge di morte.

Come previsto da un anno, si è svolta a Roma, domenica 4 maggio u.s., la IV edizione nazionale della Marcia per la vita. I numeri hanno ampiamente confermato l’esistenza e la tenuta di un popolo della vita, giovane e dinamico, gagliardo, pronto sia alla resistenza alla cultura della morte, sia al contrattacco.
Le premesse erano buone, nonostante alcune mancanze a livello organizzativo e alcune sterili polemiche favorite dalla superficialità e dalla liquidità della cultura del web (presenti però, ormai, in ogni evento di massa). In effetti, un centinaio circa di associazioni cattoliche, sia ecclesiali che meramente culturali e civili, avevano offerto la loro adesione ai valori della Marcia, sintetizzati a partire da quest’anno nell’efficace formula Per la Vita, senza compromessi. Non meno importante è stato il sostegno di numerosi e autorevoli vescovi e cardinali italiani, tra cui ci piace ricordare gli insigni prelati Agostino Vallini (cardinale vicario dell’Urbe), Tarcisio Bertone, Angelo Scola, Giovanni Lajolo, Velasio De Paolis, Adriano Bernardini, Luigi Negri e Vincenzo Paglia.
Come da tradizione, il 3 maggio, vigilia della Marcia, si è tenuto il grande Convegno per la vita, presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”. Durante un intero giorno si sono succeduti validi oratori suddivisi in varie sessioni: giuridica, medica, giovanile e plenaria. Tra i relatori segnaliamo la presenza di figure di prestigio del mondo pro-life come padre Gonzalo Miranda, dei Legionari di Cristo, il magistrato Alfredo Mantovano, l’avv. Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita, Riccardo Cascioli direttore della Bussola Quotidiana e Xavier Dor fondatore di Sos Tous Petits e simbolo della lotta all’aborto in terra di Francia.
Quest’anno al tradizionale convegno al “Regina Apostolorum”, giunto già alla terza edizione, si è affiancato, in un’ottica di allargamento della lotta e non di concorrenza, un convegno internazionale presso San Pietro, in cui varie sigle del mondo pro-life, si sono consultate in vista di una collaborazione a 360° per il ripristino della cultura della vita, con la conseguente a­brogazione di tutte le leggi 194 del Pianeta, senza alcuna eccezione.
La Marcia è iniziata la mattina verso le ore 9:30, dopo un breve fervorino della sua portavoce, la dottoressa Virginia Coda Nunziante. Nel suo discorso la Coda Nunziante ha giustamente ricordato il grande Mario Palmaro ottimo difensore della vita umana innocente da poco scomparso. Ha poi citato l’altro intrepido fondatore della Marcia, il professor Francesco Agnoli che fin dall’inizio si è speso con tutto se stesso per la causa della vita, in particolare attraverso numerosi articoli, saggi, libri e un’attività indefessa di conferenziere e di speaker su Radio Maria.
     Vorrei sottolinearne altresì il valore antropologico e sanamente ludico, formativo, motivante e mobilitante. Certuni, pochi per la verità, ma fastidiosissimi, credono ancora di poter restare a casa in pantofole, celandosi dietro frasi di convenienza come le seguenti: “Basta pregare”, “Dio, se vuole, cancellerà l’aborto”, “il trionfo del Cuore di Maria è prossimo”, “i santi più che manifestare facevano sacrifici”, ecc. Queste frasi prese in un certo senso sono corrette o quanto meno dense di nobile spiritualità; ma se vengono usate contro le mobilitazioni di piazza, oggi assolutamente doverose e impellenti, divengono un formidabile strumento nelle mani di satana per archiviare ogni resistenza alla dittatura del relativismo, che coincide al 100% con la monarchia del diavolo. Se dico “pregare è bene”, dico una verità; ma se dico “pregare è bene” per non andare al lavoro e restare a casa (col Rosario in mano), compio un atto sommamente blasfemo poiché mi servo dell’Evangelo per promuovere l’inattività, la pigrizia, l’ingiustizia (verso la società e i figli a carico), ecc. La Chiesa Cattolica, sempre al passo coi tempi poiché ispirata da Colui che è fuori dal tempo, ha promosso i pellegrinaggi nei primi secoli, le crociate nel Medioevo, gli esercizi spirituali nel periodo della Controriforma, mezzi modernissimi come giornali, fogli e gazzette già nel ’700 e nell’800, fino alle mobilitazioni di massa nel Novecento, e ha usato sempre tutti i mezzi leciti per il trionfo dell’ideale cristiano. Nessuno si arroghi il diritto di contestare questa logica in nome di una logica pseudo-evangelica di rifiuto della lotta, dell’apostolato e della militanza.
Nessuno infine cerchi di dividere i pro-life italiani, come si è fatto stoltamente e miseramente da parte di alcuni: costoro sono da classificare come i migliori alleati dell’abortismo.
I 40.000 della Marcia, 50.000 secondo AdnKronos, sono arrivati prima del Regina Coeli a piazza San Pietro e hanno, ancora una volta, ricevuto la pubblica approvazione del Papa. Segno che la battaglia per la difesa della vita umana innocente è quanto di più giusto e importante oggi: su questa nobile battaglia si può e si deve cercare il consenso più vasto per ricacciare nell’abisso le leggi infami del genocidio più immane della storia.

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