CATECHESI
Tutto ciò che Dio è e fa è Amore
dal Numero 46 del 27 novembre 2016
di Don Leonardo M. Pompei

Dio è amore nella sua essenza. La rivelazione dell’evangelista san Giovanni ha una portata dirompente, perché garantisce la realtà trinitaria di Dio. L’amore, infatti, per definizione presuppone una relazione di Persone... ciò che è da sempre e per sempre nell’intimo della Santissima Trinità.

Le Tre Persone della Santissima Trinità sono coeterne e coeguali e pertanto si deve venerare l’unità nella Trinità e la Trinità nell’unità, secondo l’antico adagio patristico: «Unitas in Trinitate e Trinitas in unitate». Il fatto che Dio “sia così” è immensamente significativo e già in se stesso foriero di una importantissima rivelazione. La Trinità coeterna, coeguale e necessaria (anche se, al tempo stesso, sommamente libera) rivela, infatti, l’essenza e la vita intima di Dio e rende comprensibile la definizione che san Giovanni, come abbiamo visto negli articoli precedenti, osò dare di Lui: «Dio è amore». Proprio la necessaria ed eterna compresenza delle Tre Persone rivela, infatti, che l’amore è Dio, è il cuore della sua vita intima, è tutto ciò che profondamente lo caratterizza. Se Dio fosse, infatti, soltanto Uno e non anche Trino, non potrebbe predicarsi con verità della sua essenza che è amore. L’amore, infatti, per definizione, presuppone una relazione tra “un io e un tu”, che consiste nel dare e darsi completamente all’altro. Se Dio fosse solo ciò non potrebbe dunque predicarsi di Lui. Né basterebbe pensare di ovviare al problema dicendo: sì, ma Dio ama tutte le creature che ha liberamente create. Ammesso che ciò fosse vero, in quel caso però potremmo dire che Dio ha amore per le creature, non che è amore, perché prima di creare, essendo eterno, ci sarebbe stato un lasso indefinito (e indefinibile) di tempo in cui era “solo” e quindi senza nessuno a cui dare e darsi totalmente. Ecco perché il monoteismo annunciato dal Cristianesimo è molto differente da quello che lo ha preceduto (l’ebraismo) e da quello che lo ha seguito (l’islam). Non è, infatti, un dettaglio accidentale che Dio sia Trino, oltre ad essere Uno. Certamente, anche questi altri monoteismi possono conoscere, ammettere e predicare l’amore e la misericordia di Dio, ma credere nella Santissima Trinità e quindi sapere che Dio è amore (non solo che ha amore) è rivelazione dalla portata assolutamente dirompente, perché vuol dire che tutto, ma proprio tutto, ciò che Dio è e fa, dentro di sé (nella vita trinitaria) e fuori di sé (ad extra), deve sempre essere letto attraverso la lente di ingrandimento dell’amore e la chiave di decodifica dell’amore. Qualche esempio, anche molto esistenziale, contribuirà (spero) a rendersi conto della portata di tale immensa e consolante verità di fede.
Perché Dio avrebbe creato l’Universo, piuttosto che rimanere nella sua eterna e perfetta beatitudine intratrinitaria? Per amore, cioè per rendere partecipe qualcuno al di fuori di Lui della Sua eterna beatitudine e felicità. Era obbligato Dio a creare? Certamente no, l’ha fatto liberamente e solo per amore. Perché ha dotato di libertà le creature simili a Lui, ossia gli Angeli e gli uomini? Per amore e perché all’amore libero e volontario del suo atto creativo, si può e si deve rispondere con atto altrettanto libero e volontario della creatura che accoglie l’offerta di amore divino e la ricambia (come Dio merita e come a Lui è dovuto) con il dono totale di sé e con l’obbedienza perfetta. Perché Dio non ha impedito alle creature libere di peccare? Per amore, perché l’amore lascia liberi e non tratta come schiavi da soggiogare. Perché non ha distrutto Lucifero e gli Angeli ribelli dopo il loro peccato? Sempre per amore, dato che Dio nulla disprezza di ciò che ha creato e la cattiveria delle creature non altera (né può alterare) la sua imperturbabile ed eterna bontà; ed anche perché, nella sua Onnipotenza, sapeva di poter trarre del bene anche da questo male (come da tutto il male), in modo a noi non ben comprensibile ma certamente vero. Perché ha creato l’uomo, sapendo che, sedotto da satana, avrebbe degradato e quasi completamente rovinato l’intera natura umana? Sempre per amore e pensando, ancor prima che il tutto accadesse, al rimedio per tale immane tragedia. Perché ha mandato il Figlio sulla terra? Per amore e solo per amore dell’uomo, sua creatura. Lo avrebbe mandato anche se l’uomo non avesse peccato? Certamente, e sarebbe stato un viaggio di delizie e gioie, per Lui e per noi. La Croce e il dolore che ha dovuto subire in questa terra, e i suoi eletti con Lui, è solo conseguenza della presenza del male e del peccato e, quindi, rimedio d’amore. Passando al piano personale: perché mi è accaduta quella disgrazia, sto vivendo questa situazione difficile, non ho realizzato i miei desideri, ho avuto quel lutto, quella malattia, ecc.? Sempre e solo per amore, perché nulla Dio fa o permette se non per amore, con amore e sempre per un bene maggiore. Ovviamente si potrebbe continuare con una serie indefinita di esempi. Ma penso che possa bastare.
Si capirà, ora, perché è così importante una retta comprensione del Dogma trinitario. Oltre che per doveroso riconoscimento di ciò che è vero (perché se Dio è così, noi dobbiamo crederlo, professarlo ed annunziarlo così com’è), anche per le straordinarie conseguenze di ciò che questo comporta nella retta comprensione della Fede e della Morale. Così capiremo meglio perché milioni di Martiri si sono fatti uccidere tra tormenti inauditi, ma non hanno osato negare o rinnegare la santa Fede cattolica. Ciò sia esempio, sprone e monito per tutti noi Cristiani del Terzo Millennio, che a volte sembriamo aver smarrito la santa fierezza derivante dalla coscienza dell’inestimabile grandezza della nostra Fede.

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